Luna-25: la corsa al polo sud lunare


l’11 agosto 2023 è stata una data importante per la cosmonautica: alle ore 1:00 italiane: dal cosmodromo di Vostochnij è stata lanciata, per mezzo di un Sojuz 2.1b con lo stadio supplementare Fregat, la stazione automatica Luna-25.

Si tratta del ritorno di un veicolo di fabbricazione russa sulla Luna dall’ultima missione, Luna-24, lanciata il 9 agosto 1976 ed allunata con successo, nel Mare Crisium il 18 agosto.

La stazione ha riportato sulla terra 170 grammi di suolo lunare, per mezzo di un piccolo veicolo atterrato in Siberia Occidentale il 22 agosto 1976.

La corsa al Polo Sud

Il volo di Luna-25, che seguirà una traiettoria diretta, la porterà ad immettersi in un orbita polare lunare dopo circa quattro giorni.

Giunta a destinazione inizierà progressivamente a diminuire il raggio dell’orbita fino ad allunare, in una zona compresa tra i 69°545’ e 68°648’ di latitudine sud.

Ma, durante la fase finale della missione, Luna-25 ingaggerà una vera e propria gara a chi allunerà per primo con la sonda indiana Chandrayaan-3, partita il 14 luglio e destinata ad allunare, dopo una traiettoria a basso consumo durata circa quaranta giorni, alla latutudine di 69°368 sud proprio negli stessi giorni in cui Luna-25 dovrebbe raggiungere il suo obbiettivo.

chi arriverà per primo? lo scopriremo intorno al 20 agosto! 

Schema di volo di Luna-25. (Credito: Roscosmos)

Schema di volo di Chandrayaan-3. (Credito: ISRO) 

L’importanza del Polo Sud lunare

Non saranno Luna-25 e Chandrayaan-3 le uniche due stazioni automatiche dirette in quella regione dove, peraltro, alla latitudine di 45°444’ Sud, già opera la cinese Chang’e-4.
Presto anche una stazione automatica della JAXA dovrebbe tentare un allunaggio a quelle latitudini così com’è noto che l’obbiettivo per le missioni Artemis è quello di raggiungere il polo sud lunare.
Questa è una delle regioni dove si è rilevata maggiore presenza di ghiaccio d’acqua, indispensabile per impiantare un’insediamento permanente sulla superficie lunare.
Acquisire e sviluppare le tecniche di allunaggio a quelle latitudini, sarà un patrimonio strategico per chi vorrà arrivare per primo a sfruttare le risorse naturali della Luna.  

Le aree di allunaggio primarie e secondarie selezionate per Luna-25 e Chandrayaan-3. (Credito: Roscosmos)

Luna-25 e Chandrayaan-3 a confronto

Esternamente sono molto diverse: Luna-25 è alta più di 3 metri e pesa 1750 Kg, mentre Chandrayaan-3, a quasi parità di peso (1752 Kg.) è alta circa 1,70 m.
La stazione automatica russa è, però, progettata per durare circa un anno terrestre al suolo, mentre la sua collega indiana ha una vita operativa di un giorno lunare (14 giorni terrestri).
Differente anche la dotazione di strumentazione di bordo delle due stazioni: la piccola indiana ha, oltre a strumenti per la misurazione della conduttività termica del suolo (ChaSTE), dell’attività sismica (ILSA) ed una sonda Langmuir per la misurazione del plasma (LP). trasporta un piccolo rover dotato di uno spettrometro a raggi-X per le particelle Alfa (APXS) ed uno spettroscopio laser (LIBS) per determinare la composizione del suolo circostante la zona di allunaggio.
Luna-25, che non trasporta un rover al suo interno, è un vero e proprio laboratorio di analisi mineraria.
Dotata di un braccio robotizzato telecomandato da terra, sarà in grado di raccogliere ed analizzare sul posto il terreno circostante per determinarne tutte le caratteristiche fisiche.
Il tutto in una missione di lunga durata, un anno terrestre, che dovrebbe fornire un quadro completo della morfologia della zona di allunaggio propedeutica alle successive missioni che, dalla Luna-26 in poi, a cadenza annuale, vedranno il ritorno della Russia sulla Luna in previsione dello sbarco, finalmente, dei primi cosmonauti, probabilmente in una missione congiunta con l’agenzia spaziale cinese.

Comparazione tra Luna-25 (a sinistra) e Chandrayaan-3 (Credito: Roscosmos)

Beethoven sulla luna

Ludwig Van Beethoven compose la celebre Sonata per pianoforte n.14 più comunemente conosciuta come Sonata al chiaro di Luna. A quest’opera ed alle sue suggestioni si sono ispirati gli abitanti della regione dell’Amur, dove sorge il Cosmodromo di Vostochnij per il nome da assegnare alla mascotte della missione, una simpatica sonda animata realizzata dalla disegnatrice Ksenia Fetisoba dello studio di animazione Soyuzmultifilm.

Nella gara, indetta dal canale Telegram di Roscosmos, per scegliere il nome da assegnare alla mascotte, sono stati proposti molti nomi, tra cui Luntik, Lunyasha, Lunarik, Prilunia, Zoya, ma alla fine l’ha spuntato Sonata.
Sarà quindi l’immortale opera di Beethoven ad accompagnare la stazione automatica Luna-25 durante il suo volo verso la Luna.

"Sonata" la mascotte di Luna-25. (Credito: Roscosmos)

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 12/08/2023

English version on: www.spacevoyaging.com

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