il riposizionamento della sojuz ms-23

Sulla ISS ci si prepara per il riposizionamento della Soyuz MS-23 

Il 6 aprile, la Sojuz MS-23, si sgancerà dal modulo Poisk e verrà riposizionata nel modulo Prichal.

Nel frattempo, i cosmonauti Sergei Prokopiev, Dmitry Petelin e Andrei Fedyaev hanno verificato la tenuta delle tute spaziali Sokol-KV2. Precedentemente nella sezione SA della Sojuz, giunta sulla ISS senza equipaggio, sono stati montati i sediolini Kazbekh-UM, installati precedentemente sulla Sojuz MS-22, recentemente rientrata sulla terra in modalità automatica. 

Da sinistra: l'astronauta della NASA Francisco Rubio ed i cosmonauti di Roscosmos Segei Prokofieve Dmitri Petelin (Credit: TASS)

Il veicolo

La Sojuz MS-23, lanciata dal cosmodromo di Baikonur in modalità automatica il 23 febbraio 2023, era stata originariamente assegnata all’equipaggio misto Russo-Americano composto dal Comandante Cosmonauta Oleg Kokonenko, il pilota Cosmonauta Nikolai Chub e dall’astronauta della NASA Loral O’Hara. A seguito della perdita di refrigerante dal circuito di raffreddamento e condizionamento SOTR della Sojuz MS-22, avvenuta il 14 dicembre 2022 probabilmente causato dall’impatto di un micrometeorite, la stessa navicella venne dichiarata indisponibile per il rientro dell’equipaggio originario, cioè i Cosmonauti Prokopiev, Petelin e l’Astronauta Rubio. 

Dopo un’attento studio da parte dei tecnici di Nasa e Roscosmos, si è deciso di inviare la Sojuz MS-23 in modalità completamente automatica per poter svolgere funzione di navicella di salvataggio per l’equipaggio partito con la MS-22.

La stessa MS-22, danneggiata, è stata utilizzata come veicolo da trasporto e, privata dei sediolini Kazbekh-UM, fatta rientrare a terra in modalità automatica. rientro che è avvenuto, senza particolari problemi, il 28 marzo 2023. 

Il lancio senza equipaggio della Sojuz MS-23 avvenuto il 23 febbraio 2023 (credit: Roscosmos)

Un sistema integrato

Va ricordato che la Sojuz ha un sistema integrato di assorbimento d’urto e supporto vitale che comprende le tute semipressurizzate Sokol KV-2 ed i sediolini Kazbekh-UM. Entrambi questi due componenti sono realizzati su misura per il singolo occupante. Da qui la necessità di asportare  i sediolini dalla MS-22 e trasportarli sulla MS-23 che ne è partita priva.

Per raggiungere la ISS, la Sojuz MS-23 ha effettuato una traiettoria a basso consumo che l’ha portata all’aggancio circa 48 ore dopo il lancio. Ciò si è reso necessario per risparmiare carburante nei propulsori della navicella in previsione di eventuali numerosi tentativi di attracco nell’ipotesi di un malfunzionamento del sistema automatico di avvicinamento ed aggancio KURS-NA

La tuta Sokol-KV2 ed il sediolino Kazbekh-UM durante un test a terra. Dentro la tuta, Samantha Cristoforetti. (Credit: Roscosmos)

Perchè spostare la Sojuz?

Lo spostamento della Sojuz MS-23 dal portello di attracco del modulo Poisk  al nodo Prichal, si rende necessario per consentire un’uscita in sicurezza dei cosmonauti Prokopiev e Petelin durante la programmata EVA-57, programmata per il corrente mese di aprile, nella quale dovranno ricollocare un modulo airlock dal modulo Rassvet al modulo Nauka.

I moduli Prichal (in basso) e Nauka (sopra) sopra l'Egitto. (Credit: NASA)

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 06/04/2023
English version on www.spacevoyaging.com
Link to article
TwitterFacebookLinkedInLinkEmailLink