tianzhou-6

come accorciare una stazione spaziale e farne un veicolo da trasporto

Il 10 maggio 2023, dal centro spaziale di Wenchang, un lanciatore Lunga Marcia-7, ha portato in orbita la nave da trasporto senza equipaggio Tianzhou-6.

Il lancio, avvenuto alle ore 15:30 CEST, ha trasportato combustibile e rifornimenti alla stazione spaziale Tiangong prendendo il posto della gemella Tianzhou-5, nel portellone di poppa del modulo Tianhe.

Rappresentazione artistica del cargo Tianzhou (Credits: CNSA)

La nobile arte del riciclo

Sappiamo bene che l’Unione Sovietica, prima, e la Russia, poi, hanno sempre riutilizzato in maniera virtuosa i loro progetti destinandoli, talvolta, ad altri usi. 

Il programma spaziale cinese, che molto deve del suo sviluppo, dalla lunga e proficua collaborazione con i suoi vicini del Nord, ha fatto tesoro di questo concetto ricavando dalla sua prima stazione spaziale, la Tiangong-1, un veicolo versatile, capiente ed affidabile: la Nave Celeste: Tianzhou, appunto.

A differenza della Tiangong-1, la Tianzhou è dotata di pannelli solari composti da tre segmenti per lato (contro i quattro della Tiangong).

il vano cargo, che in alcune versioni può anche essere pressurizzato, ricalca la cubatura della stazione spaziale da cui deriva: 15 m3 di volume per una lunghezza complessiva di 5 metri.

Il modulo di servizio, lungo 3,3 metri, è dotato di quattro motori per una spinta di 490 N ciascuno. 

Differentemente dalla Tiangong-1, ha serbatoi più capienti per consentire alla nave cargo di rifornire la stazione spaziale, analogamente all’omologa russa Progress.

Il cargo Tianzhou (Credits: China Daily)

Progress Vs. Tianzhou

Se la Shenzhou, la navicella pilotabile, deriva visibilmente dalla Sojuz, non si può dire che la Tianzhou derivi dalla Progress.
Piuttosto, se di influenza russa si deve parlare, è paragonabile ad una delle prime Saljut o, meglio ancora, alla sua versione militare Almaz.
La Progress mantiene la struttura a tre moduli distinti: quello a prua, di forma vagamente sferica, è pressurizzato mentre quello centrale contiene i serbatoi del combustibile per il rifornimento.
La capacità di carico della nave cargo russa è di 2.230 Kg.
La Tianzhou ha estremizzato il concetto del cargo aumentando la cubatura del volume dell’unico modulo per carico utile, fino a 6.500 Kg.
In entrambi i veicoli automatizzati, il sistema di attracco ha le canalizzazioni del carburante per il rifornimento della stazione spaziale.

Il cargo Tianzhou ha all’attivo già cinque missioni, la prima delle quali, avvenuta nel 2017, è stata lanciata verso la vecchia stazione spaziale Tiangong-2


Le navicelle da trasporto automatiche Progress (Sinistra) e la Tianzhou (Credits: Roscosmos e CNSA)

Per un veicolo più grande, un lanciatore più potente


Rimanendo in tema di differenze tra le due navicelle automatizzate, se da parte russa si è preferito, allo scopo di non dover modificare i processi produttivi del lanciatore Sojuz 2.1, mantenere tale e quale la configurazione della Sojuz anche nella sua versione cargo, la sua omologa cinese, di dimensioni più generose, necessita di un lanciatore di tipo diverso dal Lunga Marcia 3B utilizzato per le Shenzhou: Il Lunga Marcia 7.

Si tratta di un vettore medio-pesante, a due stadi con quattro boosters laterali, completamente a perdere, della capacità di lancio di 13.500 Kg in LEO.
Alimentato a combustibile liquido LOX-RP1, è, in termini di potenza, una via di mezzo tra  il Sojuz 2.1 ed il Proton.
Ha all’attivo undici missioni con dieci successi

Il lanciatore medio-pesante Long March-7 Launcher sulla rampa di lancio di Wengchang (Credits: CNSA)

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 11/05/2023
English version on www.spacevoyaging.com
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