KSLV-II
Il lanciatore venuto dal freddo
Il 25 maggio 2023, alle ore 09:24 UTC, dal Naro Space Center nella Corea del sud, sono stati lanciati i microsatelliti NEXTSat-2, un dimostratore tecnologico per un satellite radar operante nella banda X, SNIPE microsatelliti dotati di rilevatore Langmuir per lo studio del plasma nella ionosfera ed i cubesat JLC-101-v1-2, Lumir-T1 e KSAT3U.
Si tratta del primo volo operativo del lanciatore sudcoreano KSLV-II NURI, un veicolo di lancio che viene da molto lontano…
La ricerca di un partner
La Corea del Sud, già dal 1992, ha sviluppato sistemi per lanci suborbitali, utilizzando strutture di altri paesi, come i KSR-1 e KSR-2 a combustibile solido, e KRS-3 a combustibile liquido.
Sulla base di quest’ultimo viene annunciata, nel 2002, l'intenzione di sviluppare un proprio lanciatore leggero ed una propria struttura di lancio.
Le condizioni successive alla pace che ha sancito la fine della Guerra di Corea, impedivano alla Corea del Sud, di sviluppare una propria tecnologia di lancio e pertanto, all’epoca, venne indetta una gara internazionale ed a vincerla fu la Russia che offrì la sua collaborazione tecnica sia alla costruzione del Centro Spaziale di Naro, nell’isola di Goehung a sud del paese, che alla fornitura dell’intero modulo universale di primo stadio (URM-1) dei lanciatori della famiglia Angara.
Sostanzialmente il primo stadio del lanciatore leggero Angara 1.2 con un motore, l’RD-151 meno potente (1,7 Mn in meno) del monocamera RD-191 che equipaggia il vettore russo.
Il lanciatore russo Angara 1.2 Crediti: International Launch Services
I difficili esordi del KSLV-I
Nell’ottobre 2008 il KSLV-I venne presentato al pubblico. Al primo stadio, l’URM-1 dell’Angara con il motore RD-151 al posto dell’RD-191ed al secondo un motore a combustibile solido di produzione sudcoreana.
Il suo primo lancio, avvenuto il 25 agosto 2009, fu però un insuccesso: il lanciatore ha svolto il suo compito ma la mancata apertura del fairing aerodinamico ha causato la mancata inserzione nell’orbita bassa del satellite per telecomunicazioni STSAT-2A.
Analoga sorte al secondo test, avvenuto il 10 giugno 2010; stavolta si è perso il segnale del veicolo dopo 137 secondi dal lancio.
Finalmente, il 30/1/2013, il primo KSLV-1 riuscì a posizionare lo STSAt-2A nella sua orbita.
L'evoluzione dei lanciatori Sudcoreani. Crediti, YNA
Via la Russia, dentro l’Ucraina
Sebbene il successo del KSLV-I potesse portare avanti il programma di collaborazione tra Corea del sud e Russia con lo sviluppo di un motore completamente sudcoreano anche per il primo stadio, in realtà il terzo lancio del veicolo fu l’ultimo con tecnologia mutuata dall’Angara.
La necessità di potenziare il lanciatore KSLV fino a trasportare carichi in orbita geostazionaria, richiede che il secondo e l’eventuale terzo stadio utilizzassero un motore a combustibile liquido. In questo senso la prima opzione per il futuro motore sudcoreano KRE-75, venne offerta da NPO Energomash con i motori Rd-107 ed RD-111, tecnologia affidabile ma datata.
Nel 2008 KARI si rivolge all’ufficio di progettazione Yuzhnoe, in Ucraina, per la realizzazione del KRE-075 con spinta di 30 tonnellate utilizzando tecnologia datata, quella dell’RD-808, a gas generatore, ma affidabile.
Il successivo sviluppo sarebbe stato quello di realizzare un motore da 70 tonnellate basato sull’RD-8 ucraino a ciclo chiuso.
L’ultimo tentativo della Russia di riprendere la fornitura con la Corea del sud, avvenne con la richiesta di acquisto di un motore RD-191 per poterne copiare la struttura allo scopo di realizzare il proprio motore con spinta da 250 tonnellate.
La controproposta russa fu quella di fornire direttamente i motori, cosa che ha fatto orientare le autorità di Seul verso la partnership con Yuzhnoe per un motore, sempre da 200 tonnellate di spinta, derivato dal futuro RD-815.
Il KSLV-II ed i suoi motori. Crediti: KARI
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