Gherman Stephanovic Titov fu il secondo uomo ad andare nello spazio e, tutt’ora, il più giovane Cosmonauta della Storia, avendo effettuato il suo volo, con la Vostock 2, il 6/8/1961, all’età di 25 anni.
Nato l'11/9/1935, era un figlio di un’insegnante, cresciuto nella regione di Altai, ai confini della Siberia con il Kazakistan. Sebbene fisicamente e teoricamente più preparato di Gagarin, gli fu preferito, per il primo volo, il suo amico/collega in quanto questi era figlio di un falegname e di una contadina e, prima di entrare nella VVS (l’aviazione militare), aveva lavorato come metalmeccanico. Pertanto, il Giovane Gagarin, tra l’altro nato in pieno territorio Russo, incarnava più di Titov l’ideale Socialista che dalle masse operaie e contadine potessero emergere eroi in grado di riscattare il proletariato. Inoltre, il Segretario Generale del PCUS, Nikita Kruscev, quando gli sottoposero i nomi dei canditati per il primo volo, vedendo il nome di Titov disse: "Gherman? E che razza di nome è Gherman? Sembra Tedesco!"... Anche questo piccolo particolare, influenzò la scelta.
Sebbene i due cosmonauti sapessero già, prima del lancio, chi dei due avrebbe volato con la Vostock 1, furono preparati ed accompagnati entrambi alla rampa e, addirittura, entrambi fecero il discorso di commiato. Ma solo Gagarin salì in cima alla rampa di lancio, mentre Titov restò nell’ascensore.
Gherman Stepanovic Titov (1935-2000)
Un altro aneddoto riporta che, mentre Titov era sempre ligio all’addestramento e non faceva mai obiezioni, Gagarin avesse uno spiccato spirito critico, che molto piaceva a Korolev. Inoltre, Titov non riferì ai suoi superiori, prima del lancio, che la moglie aveva perso il loro primo figlio, temendo che questo accadimento potesse turbarne la concentrazione in volo.
Ma il Cosmonauta Gherman Stephanovic Titov merita di essere ricordato per la missione, davvero importante che, con la Vostock 2 portò egregiamente a compimento.
Lanciata il 6/8/1961, la Vostock 2 giunse in orbita dopo pochissimi minuti; la brutale accelerazione impresse a Titov un carico di ben 8G che il suo fisico, allenatissimo, sopportò egregiamente (Gagarin perse conoscenza per un minuto con un carico di G inferiore). La Cosmonave restò in orbita per 1 giorno, 1h e 18’, compiendo ben 17 orbite. Durante il volo, Titov sperimentò, per primo, il “mal di spazio”, quella particolare forma di nausea che colpisce spesso la gente dello spazio una volta raggiunta la condizione di microgravità presente nell’orbita terrestre. Gherman Titov fu anche il primo cosmonauta a dormire a bordo ed il primo ad eseguire delle manovre autonome (molto limitate in verità poiché la Vostock, a differenza delle successive cosmonavi sovietiche, non poteva eseguire correzioni di rotta ma solo di assetto). Aveva a bordo anche una cinepresa e questo lo rese il primo uomo ad effettuare delle fotografie e riprese della terra dallo spazio esterno. Durante la permanenza nello spazio, la Vostock 2 ebbe anche un problema al controllo ambientale che fece scendere la temperatura interna a soli 6°C.
Il 7/8/1961 la Vostock 2 rientrò nell’atmosfera, non senza problemi: difatti il modulo di servizio, come era già successo a Gagarin, non si separò completamente al momento di rientrare nell’atmosfera. L’attrito, comunque, bruciò le giunzioni e Titov poté rientrare a terra, eiettandosi con il paracadute alla quota prestabilita ed atterranno nella zona di Krasnji Kut nella Russia Europea.
Titov e Gagarin, come detto, erano molto amici. Si dice che Gagarin cercasse di consolare l’amico dicendogli che, come in effetti fu, la sua missione sarebbe stata più lunga e ben più significativa dal punto di vista scientifico. Ma Titov rispose all’amico che, qualsiasi missione sarebbe stata svolta dopo, l’Umanità si sarebbe sempre solo ricordata del Primo.
Dopo il volo con la Vostock 2 Titov venne designato allo sviluppo dello spazioplano “Spiral”, conosciuto anche come MiG-105, piattaforma di studio per il programma Buran. Uomo di grande cultura e di spiccata predilezione per le arti, era appassionato di pittura (come Leonov) e di letteratura. In un video del canale della Roskosmos, si vede Titov, durante l’addestramento per il suo volo, declamare a memoria le poesie del suo autore preferito, Alexander Sergejevic Pushkin. Fu parlamentare della Duma e morì di infarto a 65 anni il 20/9/2000.
Una curiosità: la celebre frase, sempre attribuita a Gagarin "Qualche volta la gente dice che Dio è nei cieli, io guardavo intorno con attenzione tutto il giorno, ma non ho trovato nessuno lì, non ho visto né angeli né Dio", in realtà è di Titov. La pronunciò in occasione di un viaggio negli USA dove incontrò i suoi colleghi astronauti della NASA.
Il MiG-105 "Spiral", servito come base di studio per il programma Buran
Divenne amico dell'astronauta Frank Borman, uno degli astronauti di Apollo 8. Questa amicizia contribuì al successo di Apollo 11 poiché grazie a Titov vennero consegnati alla NASA tutti i dati relativi a frequenze radio e rotta della sonda sovietica Luna-15 destinata ad incrociare pericolosamente la navicella statunitense durante il suo volo lunare.
La missione della Vostock 2 segnò un ulteriore successo nella supremazia Sovietica dei viaggi spaziali. Infatti, gli Stati Uniti, all’epoca del volo di Titov, avevano compiuto solo i voli suborbitali di Alan Shepard e di Gus Grissom.
Gherman Titov e Frank Borman in un volo interno durante la visita dell'astronauta americano in URSS. Credito: Sputnik