Angara A5: a Vostochnij iniziano i collaudi


È arrivato a Vostochnij il modello in scala 1.1 del lanciatore pesante Angara A5. Servirà per il collaudo della nuova rampa di lancio e dei test a terra della nuova navicella Orjol in particolare i test del sistema SAS di emergenza.

Inizia l’attività di preparazione per i lanci con equipaggio di Angara A5

Dopo i primi voli di prova, a cui, quest’anno, seguirà il primo volo operativo dal cosmodromo militare di Plesetsk, il nuovo lanciatore pesante Angara A5 prende la via del cosmodromo civile di Vostochny per l’avvio delle fasi di collaudo della nuova rampa di lancio in previsione del suo utilizzo con il veicolo pilotato di nuova generazione Orjol (in russo: Aquila).

Per questa fase è necessario l’utilizzo a terra di una versione in scala 1:1 del lanciatore completo, denominata Angara NZh dove NZh sta per prototipo statico.

Il primo stadio dell'Angara A5 (URM-1). Credito: Roscosmos

Che cos’è l’Angara NZh?

Si tratta di una versione completa, in scala 1:1, del lanciatore Angara nella sua versione A5 la più potente destinata anche a portare nello spazio la nuova navicella pilotata Orjol.

Dotata di tutti i sistemi di volo, tranne i motori, perfettamente operativi rappresenta il banco di prova per tutti i test di integrazione di sistemi necessari per poter installare un veicolo destinato al trasporto di equipaggio.

Come accennato, i motori non sono operativi, ma sono un modello perfettamente riprodotto che servirà per testare tutta la circolazione dei fluidi all’interno degli stessi.
Una volta assemblato, l’Angara NZh verrà trasportato sulla nuova rampa di lancio, attualmente in avanzato stato di costruzione, per tutti i test necessari al collaudo statico del sistema.
Inoltre verrà installato un prototipo del veicolo Orjol dotato del sistema completo SAS, la torre di espulsione già ampiamente collaudata sulle navi Soyuz.

L' URM-1 dell'Angara A5 duriante l'assemblaggio. Credito: Roscosmos

Il test H0

E proprio per il collaudo dell’efficacia, sulla Orjol del sistema di emergenza, che verrà effettuato il cosiddetto Test H0.
Si tratta di un test, da svolgersi sulla rampa di lancio, in cui viene simulata un’avaria critica nei secondi precedenti il lancio, a motori già accesi. Si tratta di un evento che, nella vita operativa della Soyuz è già accaduto il 26/9/1983 durante il lancio della Soyuz T-10.
I motori a combustibile solido della torre SAS, agganciati al modulo di comando della Orjol, la lanceranno ad un’altitudine ed ad una distanza di sicurezza dalla rampa raggiunta la quale la torre verrà sganciata. Il modulo di comando, dopo essersi liberato dello scudo termico che verrà recuperato in mare, procederà all’apertura del paracadute di emergenza e consentirà il rientro a terra in sicurezza dell’equipaggio. 

Test di lancio del sistema d'emergenza SAS (primi anni 60). Credito: Roscosmos

La famiglia Angara

I lanciatori della classe Angara (dal nome di un fiume della Siberia meridionale) ricalcano il concetto del cosiddetto Lanciatore Universale, tanto caro ai progettisti sovietici Celomej e Glushko.
Dotati di un sistema di stadi standardizzato, ha sostanzialmente due tipi di blocchi che possono essere configurati nei vari stadi del lanciatore: URM-1, equipaggiato con un motore monocamera a ciclo chiuso RD-191, destinato al primo stadio, ed URM-2,equipaggiato con un quadricamera a ciclo chiuso RD-0124A, lo stesso del Soyuz-2.
La combinazione dei vari URM definisce le varie versioni del lanciatore.
Attualmente ne esistono due: Angara 2.1, che utilizza un URM-1 al primo stadio ed un URM-2 al secondo, ed Angara A5, che utilizza cinque URM-1 al primo stadio ed un URM-2 al secondo.
Questo sistema, molto semplice e pratico, consente la possibilità di molte varianti, semplicemente aumentando o diminuendo il numero degli URM-1 al primo stadio.

I lanciatori della classe Angara. Credito:  Khrunichev Space Center

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 22/06/2023

English version on: www.spacevoyaging.com

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