BRIZ-M

BRIZ-M, il traghetto spaziale.

Come fa un satellite geostazionario oppure una sonda per lo spazio profondo a raggiungere la sua orbita oppure la velocità di fuga necessaria?

I lanciatori pesanti in uso, come il Proton, l’Ariane V etc, sono, di norma, razzi a tre stadi. Nell’evenienza di dover posizionare un carico in orbita geostazionaria (33.000 km di altitudine) oppure inviare lo stesso in traiettoria di fuga dall’attrazione terrestre, è necessario un modulo aggiuntivo.

L’ex Unione Sovietica ha sempre utilizzato un modulo chiamato Block D, progetto risalente agli anni 60 che ha “spinto” tutte le sonde interplanetarie e Lunari. Negli anni 90 si è iniziato a pensare ad un suo sostituto, più potente e versatile e fu così che, nel 1999, vide la luce il modulo BRIZ-M.

Inizialmente concepito per usi militari, questo modulo è un vero e proprio traghetto. Infatti, è dotato non di un blocco motore unico, ma di una struttura coassiale che lo rende, a tutti gli effetti, un vettore multistadio.

La sua originale forma gli consente di caricare combustibile ed ossidante per ben 19,8 tonnellate, delle quali 5,2 nel nucleo centrale e 14,6 nel serbatoio toriodale esterno. In questo modo può avere una durata totale di funzionamento di più di 24 ore con la possibilità di poter effettuare fino ad 8 accensioni dei motori.

Non appena esaurito il propellente nel serbatoio ausiliare, questo viene sganciato ed il BRIZ-M può continuare il suo volo con il propellente contenuto nel nucleo.

Nato per il Proton-M, è stato reso compatibile con la famiglia di lanciatori ANGARA e per il Sojuz2. In quest’ultimo verrà impiegato con la funzione di trasporto di propellente di rifornimento, ad esempio per riempire i serbatoi dei motori di assetto della ISS.

Ha all’attivo 103 lanci con solo 3 insuccessi.

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK "LE STORIE DI KOSMONAUTIKA" IL 17/11/2020Link all'articolo su Facebook

Briz-M

Schema del Briz-M

(da russianspaceweb.com)

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