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Il calcio femminile

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Quante volte ci è capitato di vedere davanti alla TV una partita di calcio femminile e rimanere stupit*? Quante volte abbiamo pensato di come uno sport così bello possa trasmetterci tante emozioni?

Il calcio femminile nel tempo ha subito molte critiche ma non si è mai arreso e ha sempre lottato per combattere le continue discriminazioni a cui è stato soggetto.

Però facciamo un salto indietro: quando nacque questo sport?

Non ci si crederà mai, ma cominciò a posare le sue radici durante la prima Guerra Mondiale nella Dick, Kerr & Co. Factory a Preston (una fabbrica inglese), dove, delle donne, che lavoravano lì, durante le pause, cominciarono a calciare il pallone.

Nacque così la prima squadra di calcio femminile, nominata “Signore del Kerr”, che nel 1916 affrontò il loro primo derby tra fabbriche contro le operaie di Ulverston.

Pian piano il calcio femminile stava cominciando ad avere una svolta, ad acquisire maggiore importanza ma non era considerato da tutti un vero e proprio sport, a tal punto che nel 1921, fino al 1971, la Football Association lo bandì.

Durante questo lungo periodo, però, le Signore del Kerr continuavano a giocare le proprie partite e passarono alla storia come una tra le squadre di calcio femminili più forti del mondo.



In Italia invece, tale sport, fece il suo esordio nel 1933 a Milano quando nacque il Gruppo Femminile Calcistico, ma ben presto venne bloccato dal CONI.

Nel 1946 vennero fondate la Triestina e la San Giusto.

Qualche anno dopo fu istituita la “AICF”, ossia l'Associazione Italiana Calcio Femminile, sciolta nel 1959 e tra gli anni '60 e '70 si svilupparono la Federazione Italiana Calcio Femminile (FICF) che diede inizio al primo campionato suddiviso in due gironi e vinto dal Genova e la Federazione Italiana Femminile Giuoco Calcio (FIFGC).

Nel 1968 nasceva la Serie A e nel 1986, ci fu la svolta più importante: il calcio femminile entrò a far parte della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e venne eletta come presidente di tale Divisione Natalina Ceraso.



Oggi questo sport è quasi (d'interesse) al livello di quello maschile, e negli ultimi due anni la presenza dei tifosi è diventata ancora più importante di quanto non lo fosse prima.

Il record di presenze negli stadi lo si ebbe nel big match tra Atletico Madrid (femminile) e Barcellona (femminile) nel Marzo del 2019, registrando all'incirca un numero di 60.739 tifosi.

L'evento che, però, ha aperto gli occhi a tutt* xlx appassionat* è stato il Mondiale Femminile del 2019 vinto dagli Stati Uniti.

Attualmente sono molte le competizioni internazionali a cui il calcio femminile ha preso parte (Champions League, Europeo, Mondiali ecc..) e altrettanto molti sono i campionati come per esempio la Serie A dove prima in classifica c'è la Juventus (fondata nel 2017) e capocannoniere è l'attaccante numero 10 della medesima squadra: Cristiana Girelli.

Anche dal punto di vista dell'abbigliamento ci sono stati notevoli cambiamenti;

le ragazze, infatti, sono passate da gonne lunghe e pesanti corsetti a divise sportive molto più comode.


Possiamo dunque concludere che questo sport sta davvero col tempo diventando sempre più professionistico e inoltre sta ispirando molte ragazze da tutto il mondo a farne una parte nella loro vita.

Il calcio man a mano si sta rivoluzionando divenendo sempre più inclusivo e questo è un passo avanti importantissimo all'interno della nostra società ma anche dal punto di vista internazionale.



Annalaura Di Donato