Olimpiadi ieri e oggi

Storia di sport, storia di donne

E’ necessario considerare il fatto che uomini e donne sono fisicamente diversi e che l’apparato riproduttore maschile è caratterizzato da ormoni sessuali che stimolano la produzione di testosterone.

La massa muscolare delle donne è meno rilevante di quella maschile, ma esse possiedono maggior tessuto adiposo che permette loro di eccellere in sport in cui è necessario percorrere lunghe distanze.

Nonostante queste differenze fisiche, uomini e donne devono avere pari opportunità e soprattutto in ambito sportivo queste diversità non devono condizionare in alcun modo il rendimento di ciascun atleta e deve essere dato a entrambi i generi lo spazio

per esprimersi ed eccellere nei settori opportuni.


Nell’ Antica Grecia, durante le prime Olimpiadi del 776 a.C, le donne non poterono partecipare alle gare e neanche assistere in veste di spettatrici.

I primi Giochi Olimpici aperti alle donne furono quelli a Parigi nel 1900, ma le atlete costituivano soltanto il 2% dei concorrenti totali.

Col passare del tempo, il numero di donne alle Olimpiadi è aumentato e l’obiettivo delle prossime competizioni, che si terranno nel 2024 a Parigi, è quello di raggiungere una perfetta uguaglianza di genere nei protagonisti, con il 50% di atleti uomini e atlete donne partecipanti.


Del resto è già cresciuta la percentuale di donne nel comitato esecutivo dei Giochi e la nuova presidente, Hashimoto Seiko, ha portato al 42% la commissione di donne nel team di produzione, promuovendo l’uguaglianza di genere e in questo progetto è stata affiancata anche dalla direttrice sportiva Kotani Mikako.

Perfino il C.I.O. ha recentemente cambiato la formulazione del giuramento olimpico, raddoppiando da tre a sei il numero delle persone che hanno pronunciato la dichiarazione di apertura dei giochi, in modo che uomini e donne siano rappresentati in egual misura.

Per rendere più accessibile lo sport alle donne e per permettere loro di proseguire il percorso sportivo interrotto durante la gravidanza, è stato istituito dal 2018 un fondo maternità per le atlete (prima di questo provvedimento, infatti, alle agoniste veniva risolto immediatamente il contratto).

Tutte le atlete, così come accade per gli uomini, dovrebbero essere giudicate per le loro prestazioni sportive e non per la loro vita privata.

Ad esempio ,un’atleta che è stata bersaglio di numerose polemiche e critiche è la nuotatrice italiana Federica Pellegrini. Le importanti vittorie della sua carriera sportiva sono state messe in discussione tirando in gioco criticando la recente relazione amorosa con il suo allenatore sportivo Matteo Giunta.

Pertanto, sono stati molti gli obiettivi raggiunti, ma ne restano altrettanti a cui aspirare e, solo quando questi saranno finalmente conseguiti, si potrà dire che sia stata raggiunta la parità totale dei due generi e la discriminazione passata resterà soltanto un brutto, ma superato, ricordo.




Aurora De Santis

Anna Di Giuseppantonio

Giulia Passacquale

Virginia Recchiuti

Alessia Mambella