Un caffé con...

...due ragazzi piuttosto diversi

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Abbiamo intervistato due adolescenti che hanno vissuto la pandemia in modo completamente diverso: Stefano ed Elisa.

1- Hai trovato difficoltà nel rimanere a casa durante il primo “lockdown”?

Stefano: “Sì, perché sono una persona che non riesce a fare a meno di incontrare gli amici ogni giorno e avere una socialità attiva.”

Elisa: “Non molto poiché sono abituata a rimanere a casa durante le giornate e a uscire di rado.”

2- Da un anno a questa parte ti sei sentito privato nel creare nuovi legami?

Stefano: “Abbastanza, perché amo rapportarmi dal vivo con le persone, ma non ne ho avuto particolarmente modo.”

Elisa: “Non molto, perché maggiormente quest’anno i social media sono stati molto d’aiuto.”

3- Nel rapportarti con le persone pensi sia cambiato qualcosa tra il primo “lockdown” e la chiusura parziale nel periodo di Novembre?

Stefano: “Si, ho notato una netta differenza, perché nel secondo “lockdown” le restrizioni sono state molto più permissive, in tal modo ho potuto incontrare all'aperto solo i miei più cari amici.”

Elisa: “No, perché la paura era così elevata che sono rimasta a casa per tutto il periodo.”

4- In che cosa è venuta meno la tua libertà?

Stefano: “Sicuramente nell’incontrare i miei amici davanti ad uno schermo, piuttosto che nel nostro bar preferito.”

Elisa: “La mancanza che più ho percepito è stata nel non incontrare i miei nonni la domenica a pranzo, come da tradizione della nostra famiglia.”

5- Qual è la cosa che vorresti acquisire nuovamente terminata la pandemia?

Stefano: “Sicuramente il socializzare con nuove persone e le bellissime serate in discoteca con i miei amici.”

Elisa: “Io non vedo l’ora di poter tornare a viaggiare e scoprire nuovi luoghi.”

Lorenzo Speca,

Eleonora Di Francesco,

Beatrice Casolani