Olimpiadi ieri e oggi

Ambra Sabatini: dal tragico incidente alla rivincita "d'oro"

Due trecce corte, il

sorriso stampato sul

volto e la bandiera

italiana sventolata sotto

la pioggia; è questa

l’immagine catturata

dai fotografi subito dopo che l’atleta

ha portato a casa una

medaglia d'oro dal

gradino più alto di un

p o d i o i n t e r a m e n t e

dipinto d’azzurro.


“I BAMBINI MI CHIEDONO SPESSO SE HO LA GAMBA DI UN ROBOT E RACCONTO LORO SEMPRE LA STESSA STORIELLA: HO INCONTRATO UN ROBOT E POICHÉ MI PIACEVA LA SUA GAMBA ABBIAMO FATTO SCAMBIO.”


Nata a Livorno, ma cresciuta a Porto Ercole, la

Sabatini rappresenta uno dei volti migliori

dell’Italia oggi. Una ragazza che ama la corsa e

che, dopo l’incidente che l’ha privata di una

gamba fino a sopra il ginocchio, ha deciso di

non abbandonare la sua passione.



Tutto è cambiato nel giro di pochi anni, cos’è successo in quel 5 giugno del 2019?

“Io e mio padre stavamo andando ad Albinia, dove mi avrebbe aspettata una mia amica per andare a Grosseto ad allenarci. Una macchina ha invaso la nostra corsia, colpendo di lato il nostro scooter. A salvarmi la vita è stato un pompiere, che ha fermato l’emorragia con una cintura, ma la gamba non era ormai curabile. Quando sono uscita dall’ospedale mi era stata amputata poco sopra il ginocchio.”

Chi ti ha aiutato di più dopo l’incidente?

“Dal punto di vista sportivo, la persona che mi ha supportato di più è sicuramente il mio allenatore Jacopo, che mi ha seguito da prima dell’incidente sino a ora. Mi ha aiutato a ricominciare, anche se ero sicura che anche senza una gamba avrei corso lo stesso.”

Cosa rappresenta per te lo sport?

“Sono riuscita a fare della mia passione il mio lavoro, lo sport è concentrazione e condivisione di valori con la squadra. Mi piace stare all’aperto e amo il fatto che quello che serve è la voglia di allenarti e la costanza, e non ci sono fattori esterni che non ti possono condizionare.”

Qual è stata la tua fonte di ispirazione?

“L’atleta Martina Caironi è stata sicuramente l’esempio più grande per me poiché mentre ero in ospedale guardavo i video delle sue gare, che mi hanno dato la forza di credere ancora nel mio sogno di gareggiare.”

Come ti sei sentita dopo la vittoria alle olimpiadi di Tokyo?

“Fare il record mondiale dei 100m è stata un’emozione unica, soprattutto per aver condiviso il podio con Martina Caironi e Monica Contraffatto. Tutto ciò mi sembra incredibile, mi ero immaginata centomila finali diverse, ma così belle mai.

Vincere con loro è stato meraviglioso, fra noi c’è un bel clima. In questi mesi ho passato molto tempo con Martina e Monica, siamo la dimostrazione che anche nella competizione possono nascere grandi amicizie.”

Hai dei riti scaramantici pre-gare?

“Assolutamente sì, come tutti del resto. Indosso il mio anello e la mia collana porta fortuna, e, oltre a portare altri piccoli oggetti, mi raccolgo i capelli in un’acconciatura.”

Che rapporti hai con la tua disabilità? Che consiglio daresti a chi è nella tua stessa situazione?

“La vita con due gambe è molto più semplice, è ovvio, fisicamente ho perso qualcosa, ma non provo rancore. Fortunatamente ho un bel rapporto con la mia protesi, dopo l’incidente sono potuta ritornare a correre e fare sport. Sono contenta di essere un esempio per le persone che hanno bisogno di sentirsi dire che tutto questo si può fare.”




Lavinia Giampietro

Camilla Merlini

Federica D’Antonio

Lucrezia Di Sabatino

Camilla Neri