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Vi siete mai chiesti come mai la nostra rubrica è stata intitolata "sapere aude”? La locuzione è un’esortazione latina, traducibile con il significato di “abbi il coraggio di conoscere”. Kant utilizzò questa frase per descrivere il fenomeno dell’Illuminismo; infatti quando gli veniva chiesto di raccontare cosa fosse per lui questa fase rispondeva dicendo: “L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l’incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza è dunque il motto dell’illuminismo.” Gli illuministi difendevano tre valori principali: l'eguaglianza, la libertà e la tolleranza. La libertà prima di arrivare ad essere difesa, tuttavia, ha subito un grande processo che fonda le proprie radici già nei tempi del mito.


-Nel mondo greco e romano: Al concetto di «libertà» nel mondo greco non viene dato un significato universale: non si riferisce a tutti gli uomini, ma a coloro che, nella città, godono della cittadinanza pleno jure. Libero è in primo luogo chi nasce da genitori non schiavi. Libero è in secondo luogo chi non è asservito allo straniero o a un tiranno. La parola “eleutheria” acquista un significato più profondo durante le guerre contro i persiani, infatti dopo di esse fu istituita una festa in onore della Libertà, a Siracusa, per ricordare la liberazione dalla tirannia di Trasibulo. Lo stesso concetto di libertà, lo ritroviamo nel mondo romano. La Libertà è uno dei motivi fondamentali del pensiero romano, considerata già in tempi molto antichi come “potenza divina”. Le vennero tributati numerosi sacrifici e consacrati templi; la sua immagine appare ben presto anche sulle monete.

-Nel Medioevo: il concetto dell'epoca medioevale di “Libertà” è totalmente diverso da quello che abbiamo noi oggi, creatosi dopo la rivoluzione francese; infatti essa si basava principalmente sulle capacità che una singola persona aveva di costruire intorno a esso dei rapporti sociali. In questo periodo inoltre, la parola Libertà stava proprio a rappresentare la non esistenza di obblighi,quindi in un certo senso le persone del Medioevo si rifacevano al diritto romano.Con il passare del tempo, nel tardo Medioevo, il concetto di libertà incominciò ad essere associato a tutti i Privilegi (che venivano indicati con la parola Libertates).

-Nel 900: “Tutti gli uomini nascono liberi e eguali, in dignità e diritti” (dichiarazione Universale dei Diritti Umani) art.1”. Per arrivare a questa affermazione, i cittadini hanno dovuto aspettare fino al 1948, in quanto, come abbiamo visto prima, negli anni passati la loro libertà ed i loro diritti erano fortemente limitati. Infatti tutti i popoli, dopo gli orrori della guerra, erano riuniti con un obiettivo comune: rispetto della persona umana, della sua dignità e della sua libertà. Per questo motivo il periodo subito dopo la Seconda Guerra Mondiale è caratterizzato da momenti di ribellione, lotte, riscatti che hanno segnato il processo di emancipazione di persone tenute ai margini della società (donne, giovani, extracomunitari, minoranze...). Hanno fanno sentire la loro voce nelle piazze con cortei, parate, comizi... Non sempre sono stati ascoltati, ma hanno combattuto fino all’ultimo per rivendicare la loro libertà e i loro diritti.

Oggi siamo pronti a dire che la libertà è un diritto vero e proprio e che in quanto tale deve essere rispettato e non giudicato!

Gentile Angelica,

Di Carlo Valentina,

Di Giovanni Claudia,

Febbraio Stefano