Intervento del Dirigente Scolastico

Prof.ssa Loredana Di Giampaolo

Nomen omen


In un verso del commediografo latino Plauto si legge l’adagio “nomen omen”: un nome, un presagio. Infatti anticamente si pensava che il nome avesse in sé delle informazioni e pertanto anticipasse il futuro di una persona; quasi una sorta di corrispondenza semantica tra il significante, cioè il nome, ed il significato, vale a dire il destino. L’espressione si può ben riferire a Durante Alighieri, più noto come Dante Alighieri. Sia Durante che Dante sono nomi parlanti: Durante è “colui che resiste”, Dante è “colui che dà”. E’ ben vero che la sua opera ha resistito al tempo che tutto corrode e trasmette un messaggio imperituro di onestà, di serietà, di rigore morale ed intellettuale.

Compagno di viaggio e maestro di vita di innumerevoli generazioni, Dante offre profondi richiami etici da un passato che rivive nel presente e si riflette nel futuro. Nella sua opera c’è tutto l’uomo con la sua drammatica e complessa esperienza, con la sua grandezza e la sua miseria.

Nel Poeta é presente il concetto di humanitas ereditato dai classici latini ed inteso come formazione ed educazione globale che guida e condiziona il modus agendi dell’essere umano, come adozione del codice di comportamento del civis romanus che si sostanzia nella pietas, nei mores, nella dignitas , nell’integritas, nella gravitas, qualità che si compendiano nel decoro, che a sua volta esige equilibrio interiore e piena padronanza di sé. Il privilegio dell’uomo consiste nella ratio che consente di dominare gli eventi, di modificare e migliorare le condizioni di vita, di esercitare la libertà di pensiero e di azione.

Per l’esigenza fortemente sentita di un rinnovamento civile e spirituale e l’anelito ad una società retta, virtuosa, libera dai soprusi dei potenti, Dante assurge a poeta universale, cittadino del mondo, nume tutelare del cammino dell’umanità.


“Ché se la voce tua sarà molesta

nel primo gusto, vital nodrimento

lascerà poi, quando sarà digesta.


Questo tuo grido farà come vento,

che le più alte cime più percuote;

e ciò non fa d’onor poco argomento.”

Paradiso, XVII, 130-135

Il Dirigente Scolastico

Prof.ssa Loredana Di Giampaolo