Resilienza

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L'angolo di Francesca

“Ciao a tutti, inizio col dirvi che é un'iniziativa bellissima l'idea dello sportello d'ascolto soprattutto in questo periodo così difficile. Ciò nonostante, vorrei un attimo distogliere il focus dalla scuola e spostarlo verso noi giovani. Le mie domande sono veramente tante e non so davvero da dove iniziare. Purtroppo quest'anno non é il più bello. Ma una domanda mi viene spontanea: voi avete ancora voglia di scoprire il futuro? Siete curiosi di sapere che cosa ci aspetterà più in là? Cito una frase fatta: i giovani sono il futuro. Ma io sinceramente non mi sento di rientrare in questa categoria. Non so se sono l'unica ma vorrei essere solo spensierata, vorrei non avere limiti e restrizioni. Vorrei vivermi ogni giorno nel migliore dei modi. Ma non so come fare mi sento di vivere dentro una bolla di vetro, in cui non posso assaporare la vita e conoscere il mondo. Quindi la vera domanda é: voi come vi sentite ? Che cosa vorreste fare per cambiare la vostra situazione? Chi come me si trova in questa condizione?”


Sono davvero contenta che ti piaccia questa iniziativa e che tu abbia voluto confidarti con noi; spero che almeno un pò, nel nostro piccolo, riusciremo a darti conforto.

Personalmente sì, sono curiosa di sapere cosa ci riserverà il futuro e non vedo l’ora di scoprirlo anche se non dovesse essere un orizzonte colmo di speranze, credo fermamente che si debba sempre puntare in avanti senza mai voltarsi oppure ci ritroveremo tutti nella stessa situazione di Orfeo.

Come te anche io mi sento chiusa in una bolla, ma il vetro è fragile e sono sicura che riusciremo a romperlo e a sentirci liberi come prima.

L’unico consiglio che voglio darti è di non creare un muro attorno a te fatto di rassegnazione; tutti purtroppo attraversiamo momenti difficili e so che non è facile superarli, soprattutto in questo periodo nel quale mancano il contatto ed il calore degli altri; non abbatterti perché sono sicura che davanti a te si cela un futuro ricco di felicità ma devi essere tu la prima a crederci.



“Io ho questo problema fin dalle medie: mi blocco alle interrogazioni perché ho paura di sbagliare e di essere giudicata dagli altri...durante le verifiche mi faccio prendere dal panico e non ricordo più nulla, non so come fare. A volte vorrei essere alta come tutte le altre ragazze, non la solita nana, quando mi trovo davanti allo specchio certe volte mi faccio del male perché non mi piaccio e scoppio a piangere.”


Non preoccuparti troppo della scuola, i voti sono solo numeri passeggeri nella vita, certo è molto importante il bagaglio culturale che ti lascia ma la cosa essenziale è che tu stia bene con te stessa.

Cosa importa se si è alti, bassi, magri o in carne? Il libro non si giudica dalla copertina e volendo citare il piccolo principe “l’essenziale è invisibile agli occhi”.


“Di batoste nella mia vita ne ho prese...e potrei stare giorni a parlarne, sono l'ultima persona a cui piace fare la vittima,(ma visto il contesto mi sento in dovere di raccontare una mia esperienza ), quando ho rischiato di andare in casa famiglia è stato un bel momento, all'eta di 9 anni (dove già tutti i miei familiari seguivano un percorso di psicologia ) andai dallo psicologo cercando di fare il duro, dicendo "io sono forte non ho bisogno di aiuto, riuscirò da solo con le mie forze " lasciai i soldi della seduta e me ne andai; quello fu l'inizio della mia ascesa, cercavo in tutti i modi di farmi scivolare addosso ogni cosa che mi accadeva, tenendo dentro tutto, mascherando la mia vera personalità.

Tornassi indietro, molte scelte che ho preso le cambierei perchè ,la mia voglia di non farmi aiutare e di chiudermi mi ha portato ad avere una rabbia repressa che non mi fa vivere libero come vorrei veramente ...

Ho raccontato questo piccolo aneddoto perchè spero possa essere di aiuto per chi,come me, preferisce tenere tutto dentro, senza chiedere aiuto .



Caro F.R. ti ringrazio davvero per aver raccontato la tua esperienza con noi, sono sicura che riuscirai ad aiutare chi come te ha passato tutto questo.

Non ho nulla da dirti se non di affidarti un pò di più a chi ti circonda, parlo per esperienza.

Un episodio successo due anni fa mi ha portata a non avere più fiducia in nessuno e ad aver paura dei miei stessi amici, ho dovuto sopportare un fardello troppo grande per una ragazzina di soli quindici anni, ho avuto la fortuna di avere dei genitori che mi sono stati accanto e dei veri amici che hanno alleggerito il carico, ma non sono più la stessa ragazza di prima, quello che è successo non può essere lavato via dall’acqua, le cicatrici causate dal macigno rimarranno indelebili nella mia mente, non mi abbandoneranno mai.

Se non avessi condiviso questo mio dolore probabilmente non sarei riuscita a superare quel periodo, per questo ho deciso di creare questo piccolo sportello di ascolto, per dare voce a coloro che hanno bisogno di aiuto o solamente di essere ascoltati, noi non siamo degli psicologi, siamo solamente dei ragazzi ma non per questo non siamo in grado di ascoltare e di dare una mano nel nostro piccolo.

Quindi grazie ancora, sarai da esempio per tutti coloro che soffrono e vogliono superare tutto con le loro sole forze…a queste persone vorrei ricordare una cosa: chiedere aiuto non significa essere deboli.

Degnitti Francesca

L’angolo di Luigi

“Ho tanti amici e provo ad essere gentile e simpatico con tutti ma nessuna mi ha mai chiesto di uscire, mi sento una m****”

Ciao, grazie per aver condiviso con noi il tuo problema, parto col dirti che moltissimi ragazzi si trovano nella tua stessa situazione, quindi non devi assolutamente sentirti così. Puoi stare tranquillo, se sei gentile ed educato prima o poi incontrerai sicuramente una ragazza che apprezzerà davvero le tue qualità, tuttavia se sei impaziente, prova tu a chiedere di uscire a qualche ragazza.

“Il mio problema è il pullman, io dopo le 14:10 non ho più nessun pullman per la mia destinazione e devo aspettare due ore per andare in un'altra destinazione e far scomodare i miei genitori che sono a lavoro...vorrei che questa cosa si risolvesse.”

Ciao, la problematica dei pullman è stata ed è tuttora sottovalutata. Anche io prendo il pullman abitualmente, ma fortunatamente non ho difficoltà con le corse. Tuttavia, sono a conoscenza di molti ragazzi/e che come te devono aspettare più di un’ora prima di poter salire sul mezzo, o che arrivano a scuola con largo anticipo.

Sfortunatamente questo problema non dipende da te, non devi sentirti in colpa per i tuoi genitori. Noi non abbiamo potere di modificare gli orari dei pullman, l’unica soluzione è quella di contattare la società di trasporti che utilizzi e segnalare il problema.

“Ho perso obiettivi e mi sembra di non avere più un sogno, inoltre non riesco più a concentrarmi su quello che faccio e ho timore di espormi. Non mi sento più a mio agio a socializzare. Ci metto il triplo del tempo per fare le cose e davvero voglio tornare a sognare perché mi pare che non ci sia più un futuro.”

Ciao, in primis vorrei ringraziarti per aver esposto le tue difficoltà, credo che questo sia già un grande passo. Ritengo che la perdita di obiettivi, sogni, concentrazione e la difficoltà nel socializzare siano alcune delle più comuni conseguenze del lockdown, moltissimi ragazzi in tutto il mondo provano le tue stesse sensazioni. Io cerco di essere ottimista, guardo sempre il bicchiere mezzo pieno, ma mi rendo conto che in situazioni complesse questo può risultare difficile. Comprendo che molto probabilmente la mancanza di stimoli, lo stress quotidiano e l’impossibilità di sfogarsi liberamente condizionino negativamente il tuo stato d’animo, ma devi cercare di essere forte, non lasciare che il lockdown predomini sulla tua personalità. Un giorno tutto questo finirà, e dovrai essere pronto/a per ripartire al meglio delle tue capacità. Approfitta del tempo che hai disposizione per svolgere attività costruttive come leggere, guardare un film, cucinare, disegnare, passare del tempo con i tuoi parenti. Mettiti alla prova, scopri nuove attività come potrebbero essere la fotografia, gli scacchi, la natura e lo sport. Sono sicuro che se rimarrai attivo/a la voglia di tornare a sognare ritornerà!

Clemente Luigi

L’angolo di Gabriella

“Da settimane capita che mi addormento subito dopo aver avuto degli attacchi di panico a causa della situazione che ho in casa e parlarne con i miei amici mi mette a disagio perché sentirmi dire andrà tutto bene non mi fa stare meglio. Non so se voi abbiate dei consigli per me ma ho voluto scriverlo come sfogo.”

Parto col dire che hai fatto benissimo a condividere con noi la tua situazione attuale e il tuo stato d’animo.

Sfogarsi, in queste situazioni, è la cosa più importante da fare. Non sarà la soluzione ai problemi, ma di sicuro una strada che ti porta a stare meglio, a sentirti più libera e sicuramente meno sola.

Indipendentemente da quale sia il problema che hai a casa, io personalmente posso capirti benissimo, in quanto sto vivendo la tua stessa situazione.

A casa le cose non sono semplici, non ho la “famiglia perfetta” che appare agli occhi degli altri ed anche io, come te, soffro per il clima che c’è all’interno.

Attacchi di panico, ansie, tanta voglia di dormire e staccare tutto, vergognarsi di parlarne con qualcuno.

Ma ad oggi posso dirti che dopo averne parlato, dopo essermi sfogata con persone di cui ho piena fiducia, mi sento meglio. Non devi aver paura del giudizio altrui, non devi farti paranoie. In questo momento devi pensare a te stessa e a ciò che può tirarti su di morale.

Bisogna partire col dialogo: parlare, parlare e ancora parlare. Vedrai che dopo esserti sfogata con qualcuno con cui ti trovi bene, dopo aver ascoltato i suoi consigli, i suoi pareri, ti sentirai più esterna alle problematiche che hai in casa e più vicina a te stessa.

Da lì riuscirai a tranquillizzarti e a ritrovare la voglia di fare, di stare attiva.

E vedrai che il tempo risolverà tutto, bisogna soltanto avere pazienza, metterci buona volontà e parlare, sfogarsi.


Faragalli Gabriella

L’angolo di Giulia

“Sono innamorato perso di una ragazza, cosa ne pensate dei gesti romantici ? Ho scritto una poesia.”

C’è molta soggettività in questo tipo di atteggiamento, i gesti romantici sono un po’ come il nero… ma non è detto che a tutti piaccia! Ritengo siano ambivalenti: da un lato sono la via più rassicurante e scontata, ma dall’altro esiste davvero chi apprezza e non sottostima affatto la spontaneità. Scrivere una poesia d’amore, sincera e che nasca dal profondo del cuore, può forse essere un approccio rado oggi giorno, e credo che proprio per questo riesca a tracciare un segno anche nei meno sdolcinati, conservando pur sempre un certo impatto. Riesce ad essere, ovviamente, uno dei modi più genuini per esternare i propri sentimenti, ormai rinchiusi e schermati da una tastiera.


“A causa ai lockdown e a tutte le restrizioni che ci sono, ho perso la voglia di fare quasi tutto, uscire con gli amici, ridere e scherzarci... insomma tutto quello che facevo prima con gran piacere. Ho paura che tutto ciò che è successo mi abbia cambiata per sempre, che non tornerò più a fare quello che facevo spensieratamente, che mi abbia spento dentro.”


E’ scientificamente provato come il lockdown abbia messo a dura prova soprattutto le menti fresche, di conseguenza, anche il risvolto psicologico. Sicuramente non è stato salutare rinchiuderci in casa per mesi e mesi, oltretutto, con pochissimi giorni in presenza nelle aule, che, per un giovane, sono luoghi in cui si costruisce tanta socialità, oltre che cultura. Con la vita di tutti i giorni non riuscivamo ad accorgerci di quanto la presenza altrui ci spingesse ad andare avanti, e di quanto influisse nei nostri pensieri e nelle nostre azioni; poi, tutto ciò non è venuto a mancare. Riprendere il vecchio stile di vita sarà forse un processo lungo e faticoso, viste le nuove abitudini che le restrizioni ci hanno imposto, ma ciò che conta è pur sempre tanta forza di volontà, dobbiamo imparare a ricostruire il nostro percorso all’esterno, così come abbiamo dovuto lottare per adattarci ad una chiusura senza preavvisi. Chi ci è intorno può sicuramente fare una grande differenza e spingerci, come una volta, ad essere motivati ed ottimisti per il futuro: tieni duro, momenti temporanei di sconforto ci aiutano a capire come poter aggiustare la nostra vita.

Giordani Giulia