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Elezioni in Russia

L’autocrate russo, Vladimir Putin, ha vinto ancora le elezioni presidenziali, nel voto più scontato e prevedibile di sempre della storia della Federazione Russa. Dopo aver eliminato fisicamente o impedito la corsa ai suoi concorrenti politici più pericolosi, Putin ha ottenuto l’87,8% delle preferenze alle urne il 17 marzo, mettendo il sigillo politico al quinto mandato presidenziale e altri sei anni di potere. Ciò che è interessante sottolineare è il risultato politico del voto. Da una parte c’è un Paese che, in gran parte, riconosce ancora, e forse più di prima, il ruolo di guida affidato a Vladimir Putin. Dall’altro, nello stesso Paese dove la repressione si fa sempre più oppressiva. Intanto, a livello internazionale, i Paesi si dividono tra chi si complimenta con Putin per la vittoria elettorale e chi la rinnega apertamente. 

Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier non intende inviare le sue congratulazioni. Mentre la Francia ha denunciato che “le condizioni di un’elezione libera, pluralista e democratica” non sono “di nuovo” state rispettate. Diversa la posizione della Cina, con il presidente Xi Jinping che si è congratulato con Putin sottolineando che la rielezione alla presidenza “riflette pienamente il sostegno del popolo russo”. E ha poi ribadito la vicinanza tra i due Paesi, rinsaldatasi dopo l’invasione russa dell’Ucraina e il tentativo degli alleati occidentali di isolare Mosca. 

Rachele Malizia