Olimpiadi ieri e oggi

OLIMPICAST: intervista a De Coubertin

Buonasera gentili ascoltatori e benvenuti su Olimpicast, il nuovo podcast a tema sportivo. Nell'episodio di oggi abbiamo il piacere di avere con noi un ospite che certamente non ha bisogno di presentazioni, vi chiediamo quindi un grande applauso per Pierre de Coubertin!

“Grazie di avermi invitato, è un gran piacere essere qui.”

Grazie a lei per la sua disponibilità, ora direi che possiamo cominciare con l'intervista vera e propria, se lei è pronto ovviamente.

“Sì certo, iniziamo!


Allora Signor Coubertin, perché è tanto interessato allo sport?

“ È grazie ai metodi educativi di Thomas Arnold e alla lettura di alcuni romanzi che ho deciso di proporre lo sport e l’esercizio fisico come elementi pedagogici negli istituti scolastici. Penso infatti che il fair play e la fiducia in se stessi possano essere degli strumenti per educare i giovani e per aiutarli a crescere. Considero inoltre lo sport un calmante che garantisce un intenso piacere fisico. “

Cosa l'ha indotta a ideare i Giochi Olimpici?

“ Far rivivere le Olimpiadi è stato sicuramente uno degli obiettivi più ambiziosi che io abbia mai conseguito. In giovane età, come ho già detto, mi ispirai ai principi educativi di Thomas Arnold, teorie che apprezzai molto perchè promuovevano sport e attività fisica, non solo come passatempo ma anche come un confronto sano e costruttivo tra sportivi di nazionalità diverse. Fortunatamente il mio ambizioso progetto di restaurazione delle olimpiadi, promuovendo una sana e costruttiva competizione, ottenne abbastanza consenso, così fui nominato segretario del neonato C.I.O. e fui artefice dell'organizzazione della prima Olimpiade della storia moderna, quella organizzata ad Atene nel 1896. “

Come ha detto lei, il suo progetto è stato molto ambizioso; dato che lei ha voluto riproporre il massimo evento sportivo del mondo antico, quali sono gli elementi dei Giochi Olimpici greci che ha voluto mantenere in quelli moderni?

“ Per la creazione dei nuovi giochi sportivi mi sono ispirato alle Olimpiadi antiche, come per la reintroduzione di diversi sport in auge anche nei Giochi del passato oltre alla dimensione classica che quelle moderne hanno assunto ereditandola da quelle antiche. “

Quali sono invece gli elementi di modifica apportati rispetto ai classici Giochi Olimpici? I valori sono diversi?

“ Nelle Olimpiadi moderne il C.I.O. ha deciso di effettuare dei cambiamenti oltre che organizzativi e formali, anche in merito alla figura dell'atleta. Infatti inizialmente erano dei dilettanti, invece nelle Olimpiadi moderne essi sono dei veri e propri professionisti e ricevono un premio in denaro per le loro vittorie. “

Se non le dispiace; è risaputo che lei si è battuto duramente per lo sport a livello dilettantistico, reso inizialmente esclusivo a danno di quello professionistico. Cosa la lega allo sport dilettantistico?

“ Sono legato allo sport dilettantistico poiché con esso si intende una passione genuina e onesta per lo sport senza l'interferenza del denaro, perché questo corrode la bellezza e la purezza dell'attività sportiva. Comunque io ho voluto solamente difendere i valori dello sport ma ormai capisco che le attività sportive si stiano evolvendo continuamente fino a divenire un vero e proprio lavoro. Per questo non posso contrastare più la diffusione dello sport professionistico. “

A grande richiesta, le nostre ascoltatrici vorrebbero sapere perché non ha preso parte all'inserimento dello sport femminile nei Giochi. Cosa ci può dire a riguardo?

“ Quello sulle donne è senza dubbio un tema molto delicato. Alla nascita delle Olimpiadi temevo che l'agonismo potesse togliere grazia alle donne e volevo anche scongiurare il rischio che gli spettatori vedessero un'atleta infortunarsi. Molti mi hanno accusato di essere maschilista, tuttavia io ho sempre scritto a favore della parità di genere, inoltre approvai anche la partecipazione di donne nei Giochi della VIII Olimpiade del 1924, dedicata al genere femminile. “

Ci potrebbe spiegare il significato del simbolo e del motto delle Olimpiadi?

“ Come ben sappiamo la bandiera olimpica si compone di cinque anelli intrecciati su sfondo bianco. Ogni anello ha un colore diverso a rappresentare ognuno dei 5 continenti: abbiamo scelto il verde per l'Europa, il nero per l'Africa, il rosso per le Americhe, il blu per l'Oceania e il giallo per l'Asia. Gli anelli sono intrecciati tra loro per simboleggiare l'unità tra tutti i paesi del mondo. Il motto che ho proposto per rappresentare le Olimpiadi è "Citius, altius, fortius", ma l'ideazione di esso è di Henri Didon e vuol dire "Più veloce, più in alto, più forte". Ora che è stato cambiato in "Citius, altius, fortius-communiter" che invece vuol dire "Più veloce, più in alto, più forte-insieme" sono ancora più contento, dato che nello sport il "noi" viene prima dell' ‘io’. “


Siamo tutti al corrente del problema del doping che da decenni rovina, secondo noi, una gran parte dei Giochi. Questa pratica è spesso favorita da veri e propri sistemi nazionali che hanno lo scopo di compiacere una politica spesso autoritaria. Quant'è grave per lei il problema? I Giochi Olimpici per lei necessitano di un'influenza politica?

“Sono convinto che il problema del doping sia molto grave per lo sport in generale, infatti elimina la competizione sana. Ho sempre inteso i Giochi Olimpici come delle competizioni dove prevalgono i veri principi dello sport: Impegno, fatica, lealtà e rispetto per l'avversario. La brama di vittoria e il desiderio di primeggiare sono i mali dell'umanità che portano l'essere umano a fallire, questo desiderio spinge molti atleti ad assumere sostanze proibite dimenticando i veri valori delle Olimpiadi. I Giochi Olimpici non necessitano assolutamente di influenza politica, essi devono essere intesi semplicemente come una sana competizione tra atleti di nazionalità diversa.

Signor Pierre, alcuni attivisti ritengono che i giochi di Pechino 2022 siano solamente un modo per sviare l'attenzione dai problemi che affliggono la popolazione cinese, come i diritti calpestati e la mancanza di libertà d'espressione, cosa ne pensa a riguardo?

“ Le Olimpiadi sono un momento fatto di sport e di sana competizione, nonché di confronto e incontro fra persone di tutto il mondo e fra culture diverse. Le influenze politiche, specialmente quelle negative, non dovrebbero interferire con i Giochi, facendo perdere lo spirito positivo e sano in essi intrinseco. “

L'ecosostenibilità è sempre più legata alle Olimpiadi; ad esempio i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 che sono stati improntati alla sostenibilità e si è visto un grande impegno da parte del governo e della popolazione. Qual è il suo pensiero a riguardo?

“ Ho sempre promosso uno sviluppo riguardante vari aspetti delle Olimpiadi. Personalmente sono soddisfatto che l'umanità si stia impegnando nell'ambito della sostenibilità energetica, perciò sono convinto che questo sia un segnale importante per il mondo che verrà. “


In conclusione, quali sono per lei i valori più importanti espressi dai Giochi Olimpici?

“ Penso che i valori meglio incarnati dalle Olimpiadi siano il rispetto, l'impegno e il sacrificio, l'integrazione e l'appartenenza, sano spirito di competizione e l'uguaglianza. “

L'episodio di oggi termina qui, ringraziamo ancora il qui presente Pierre de Coubertin per essere stato con noi e gli spettatori che ci hanno seguito. Al prossimo episodio di Olimpicast!

“ Grazie a tutti, un saluto. “



Alessandro Antenucci

Nicola Canosa

Michelangelo Cavallari

Alessandro Luciani

Alessio Pierangeli