Intervista alla dirigente scolastica

La rinascita

Il tema di questo mese del giornalino è la rinascita, in particolare rispetto al Covid. Come sta andando questo anno che sembra quasi “normale”? 

Ovviamente parliamo di una “rinascita” in senso sociale. La pandemia ha provocato un incremento di diverse forme di disagio e l’ansia è stata la risposta emotiva prevalente in tutte le fasce di età. Le motivazioni del crescente disagio sono state ricondotte in particolare alla riduzione dei contatti personali con i compagni di classe, gli amici, gli insegnanti, alla mancanza di spazi esclusivi in casa, all’utilizzo eccessivo della rete e alle difficoltà socio-economiche delle famiglie. Siete stati privati del contatto umano che è la chiave della crescita, poiché la scuola è sì luogo di apprendimento, ma soprattutto di socializzazione, emancipazione, aggregazione, luogo di scambio che favorisce l’armonico sviluppo psicoaffettivo e relazionale. Come afferma l’economista austriaco J.Schumpeter, l’adolescenza è il momento magico del progetto di vita e della definizione della identità, che è essere se stessi in rapporto con gli altri. D’altra parte il rapporto stretto che esiste tra la formazione della persona e la vita della comunità è stato ampiamente messo in luce dagli autori latini e greci: basti pensare alla Repubblica di Platone, in cui si descrive il rapporto del πολίτης con la πόλις, e al πολιτικὸν ζῷον di Aristotele.

Ora il contesto è migliorato di molto, anche se si percepiscono i postumi di una situazione particolarmente difficile ed inaspettata. Ha vinto la resilienza, cioè la capacità di reagire positivamente alle difficoltà: i corridoi risuonano del vostro vociare, sono stati progettati i viaggi di istruzione, si svolgono le assemblee di Istituto, il bar registra un alto numero di presenze…

Forse con l’isolamento abbiamo riflettuto molto su noi stessi. 

Sicuramente sì, poiché avete guardato il mondo con altri occhi, avete riflettuto sull’importanza della salute e degli affetti veri, apprezzato le piccole cose, il valore di un sorriso o di un abbraccio, vi siete abituati alla rinuncia e alla mancanza. Forse avete anche guardato in voi stessi per scoprire le vostre inclinazioni ed attitudini. Nel Canto XV dell’Inferno Dante fa dire a Brunetto Latini una grande verità: Se tu segui tua stella, non puoi fallire a glorioso porto. Fate vostra l’esortazione a seguire sempre i vostri ideali , non rinunciate ai vostri sogni ed evitate l’istinto di gregge, cioè la tendenza a seguire il pensiero collettivo. Affrontate la vita tenendo presenti le parole di Martin Luther King : “Non avete bisogno di vedere l’intera scalinata. Iniziate semplicemente a salire il primo gradino”. 

Vi auguro di inserirvi nel tessuto sociale in maniera critica e consapevole, da protagonisti e non da comparse. 

Ad maiora et meliora semper! 


La dirigente scolastica Loredana Di Giampaolo

Intervista di Morgana Chiarini