Intervista

Un semestre all'estero: l'esperienza di una nostra studentessa

L'esperienza di studiare all'estero è un'opportunità unica per arricchire la propria formazione da studente, perfetta per scoprire nuove culture e migliorare le proprie competenze linguistiche. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Emma Ruggeri, studentessa del IIB, che ha trascorso un semestre all'estero ed è tornata con bagagli pieni di ricordi indimenticabili. 

1) Quali sono le principali differenze tra il nostro sistema scolastico e quello del paese dove sei stata? 

Emma: avendo avuto la possibilità di trascorrere il semestre all’estero in America, posso sicuramente dire che la differenza tra i due sistemi scolastici si fa sentire molto, ho notato grandissime differenze tra il nostro liceo e la high school che ho frequentato. Penso subito al rapporto che si ha con i professori, in America sono ancora più amichevoli e affabili. Naturalmente però, la più grande differenza è stato il sistema di valutazione. In America vengono usati i test a risposta multipla e le interrogazioni sono inesistenti. 

2) Il semestre all’estero ha in qualche modo influenzato il tuo stile di vita? 

Emma: Sì, certo. Questa esperienza ha influenzato positivamente il mio stile di vita. Mi ha insegnato ad essere più autonoma e più responsabile, penso anche solo a piccole mansioni come lavatrici o rifare i letti. 

3) Qual è stata l’esperienza più bella che hai vissuto in questo periodo? 

Emma: posso dire che già solo il semestre in sé è stato l’esperienza più bella, ma non posso scordarmi dei viaggi con le famiglie ospitanti e soprattutto delle nuove amicizie che ho coltivato. 

4) Com’è stato fare amicizia? Hai avuto difficoltà?

Emma: Fare amicizia all’estero è stato molto facile perché ho notato che i ragazzi americani sono molto ospitali e socievoli, cercano di essere il più inclusivi possibile, senza escludere nessuno. 

5) Ci sono state difficoltà o problemi di comprensione linguistica? 

Emma: sì e no. Per quanto riguarda le lezioni a scuola non ci sono stati problemi: erano chiare e comprensibili. Per la vita pubblica è stato più complesso perché in America, in particolare sono andata in Texas, hanno un modo di parlare veloce, un accento stretto e spesso abbreviano le parole. Tutto sommato però, niente di impossibile.

 6) Hai avuto l’opportunità di vivere con una famiglia ospitante o hai soggiornato in un college? Com’è stata questa esperienza? 

Emma: ho avuto l’opportunità di vivere con una famiglia ospitante e devo dire che è stato davvero bello, sono capitata in una famiglia davvero molto simpatica e non ho perso i contatti, anzi! Ci sentiamo spesso! 

7) E’ stato difficile restare tutto questo tempo lontano da amici e familiari?

Emma: riuscire a rimanere lontani da amici e dalla famiglia è stato difficile, naturalmente ho sentito molto la loro mancanza, in alcuni momenti più di altri, anche se naturalmente siamo rimasti sempre in contatto. 

8) Sei riuscita a partecipare a corsi extrascolastici oppure lo studio lo ha reso difficile?

 Emma: sì, ho partecipato a diversi corsi extrascolastici, in particolare a quelli sportivi. Lo studio non mi ha ostacolato in alcuna maniera perché in America si studia veramente poco rispetto all’Italia, l’esperienza è stata quasi un’estate prolungata.

 9) Sei riuscita a visitare il paese e a scoprire nuove culture, magari partecipando a fiere o eventi culturali? Se sì, di cosa si trattava?

 Emma: sì, ho partecipato a diversi eventi tipici della cultura americana, principalmente fiere con numerosi stand e giostre davvero divertenti. Questo mi ha permesso di scoprire le culture del luogo e ampliare il mio bagaglio culturale.

 10) Vuoi dire qualcosa a chi è titubante re non è sicuro di partire?

 Emma: il consiglio principale che posso dare è di partire e di fare questa meravigliosa esperienza perché aiuta a crescere e a migliorarsi! 

Mattia Maloni