Curiosità

L’otto marzo si celebra la festa della donna, una festività che vuole ricordare i drammatici eventi riguardanti le donne e soprattutto il loro percorso di lotta per ottenere la parità dei diritti con gli uomini. 

La scelta di questa giornata è attribuita a un terribile incendio del 25 marzo 1911 in una fabbrica di New York, nel quale persero la vita circa 146 operai , quasi tutte donne. 

In Italia la prima festa della donna arrivò in ritardo rispetto agli altri paesi, l’8 marzo 1945. In quell’anno le donne ottennero finalmente il diritto di voto anche nel nostro paese, e l’anno successivo fu fondata, a Roma, l’UDI (unione delle donne italiane) e fu proprio questa associazione a scegliere la mimosa come simbolo della festa, perché era considerato il fiore più bello ed economico che cresce in questo Mese e per la sua capacità di crescere anche su terreni inospitali, e questa caratteristica è stata associata alle donne che superano le difficoltà e gli ostacoli. 

Questa giornata viene festeggiata in modo differente in ogni Paese del mondo; in Russia si organizzano spettacoli pirotecnici, in Perù le strade si riempiono di manifestazioni, in Africa vengono allestiti eventi culturali e artistici dai gruppi femminili. Il colore ufficiale della festa della donna, oltre al tipico giallo vivace delle mimose, è il viola. Questo colore rappresenta la dignità e la giustizia sociale per le donne, da sempre considerate un passo indietro rispetto agli uomini. 

Anche se questa giornata è molto utile per riflettere su temi così importanti, bisognerebbe farlo tutti i giorni, riconoscendo i sacrifici delle donne del passato per affermarsi in una società maschile e continuando a combattere per tutte noi. 

Elena Merlino