Cala Purgatorio

La spiaggia italiana del Purgatorio dantesco

Vi sareste mai immaginati che la spiaggia descritta da Dante nel Canto I del Purgatorio potesse trovarsi proprio sulle coste italiane? Probabilmente no, eppure è così: sto parlando di Cala Purgatorio, una spiaggia situata a Monte Argentario, in provincia di Grosseto, Toscana. Con le sue rocce è incastonata all'interno di una suggestiva insenatura ed è bagnata da un mare cristallino.


Ovviamente Dante non nomina di preciso questa spiaggia ma si limita a descrivere le sensazioni che prova quando si trova davanti al Purgatorio, paesaggio nuovo e purificante per lui; il tutto, però, può essere ricondotto a questo luogo nascosto d' Italia.


Dai versi di Dante sappiamo che sulla vera spiaggia del Purgatorio ci sono alcune rocce sulla riva, nascono ciuffi di giunchi e il sole che nasce riverbera la sua luce sul mare ("conobbi il tremolar de la marina"). Anche Cala Purgatorio è caratterizzata dalla presenza di molte rocce, anzi, la stessa sabbia ha proprio una consistenza corposa, non come i granelli più fini che si trovano in qualsiasi altra spiaggia.


Bisogna precisare, però, che Cala Purgatorio è più comunemente chiamata proprio "Il Purgatorio" e la parte più bassa della riva è chiamata "Bocca dell' Inferno". Sebbene non sia chiara l' origine di questi nomi attribuiti ad essa, sicuramente sono stati scelti per esaltare Dante e la sua opera (anche perchè i suoi paesaggi sono suggestivi come quelli del poeta), inoltre queste particolarità possono essere ricondotte a significati diversi, proprio come faceva Dante in ogni cosa che scriveva. Se pensiamo, infatti, ai primi canti del Purgatorio, sappiamo che non sono subito incentrati sul luogo della purificazione, ma ci sono vari riferimenti all'Inferno, da dove Dante e Virgilio provenivano; è forse un caso, quindi, che la parte più bassa della riva di Cala Purgatorio sia chiamata proprio "Bocca dell'Inferno"? Non possiamo saperlo con certezza ma, sicuramente, ci sono vari elementi che ci suggeriscono questi collegamenti.


In ogni caso, forse non sapremo mai esattamente da cosa derivano questi nomi o cosa provò veramente Dante quando era su quella spiaggia, sovrastato dalla forte luce del Sole e provato nel corpo e nell'anima dall'inizio della sua purificazione ma, pur rimanendo nel dubbio, possiamo immaginare che Cala Purgatorio, così nascosta e così antica, con il suo mare limpido e le sue spiagge rocciose, possa essere ricondotta a quel luogo che è il Purgatorio, mistico e suggestivo per ogni anima che vi arriva.

Isabella Sfamurri