Mercoledì 4 Marzo, dopo scuola, ho saputo che le scuole sarebbero state chiuse fino al 15 Marzo per l’emergenza Coronavirus. Io e la mia amica Federica, che stava a casa con me, eravamo felicissime; perché non avevamo capito la gravità della situazione in cui ci trovavamo. Oggi, 9 Marzo, ho finalmente compreso questa situazione. Ogni giorno la paura cresce sempre di più. Stamattina, per prendere un poco d’aria, sono scesa con mia mamma e mio fratello a fare una passeggiata e ho visto una cosa che non mi era mai capitata di vedere: nel bar Cimmino (via Petrarca) potevano entrare solo tre persone alla volta. Questa disposizione mi è sembrata un gesto rispettoso di grande civiltà, perché un contagiato è in grado di trasmettere la malattia ad altre 3 persone, dunque è fondamentale mantenere le distanze. Mentre camminavo ho incontrato mia zia e anche con lei ho dovuto mantenere le distanze, senza baciarla e abbracciarla. Anche quando sono andata in montagna non siamo potuti entrare nelle baite per pranzare, sempre per evitare luoghi affollati. A casa mamma mi ripete in continuazione di lavarmi le mani, e la vedo sempre disinfettare con l’alcol: maniglie, macchina, tastiera del computer, mouse, cose di acciaio, tutte le superfici, telefono… Questa è un’azione che tutti noi dovremmo compiere nelle nostre case perché si tratta di prevenire questo maledetto virus. Questi giorni che sono stata a casa ho approfittato per stare un poco di più con la mia famiglia. Il coronavirus può essere un esempio di globalizzazione perché si è diffuso dalla Cina in tutto 

il mondo. Tutti noi dobbiamo stare attenti, grandi e piccoli, perché è estremamente facile prendere questo virus. Cerchiamo di stare il più possibile chiusi in casa senza invitare amici, o al massimo se non riuscite ad ammazzare il tempo in casa ci possiamo incontrare con 2, massimo 3, amici all’aria aperta sempre mantenendo le distanze di sicurezza. Tramite i social ho saputo che alcuni ristoranti, pur non essendo uscita alcuna ordinanza, hanno chiuso. Secondo me se ognuno di noi segue le indicazioni che ci vengono trasmesse anche tramite spot pubblicitari, video-messaggi di personaggi importanti ed influencer, in poche settimane il numero di contagiati calerebbe. In questo modo, finalmente, ci potremo riabbracciare e ritornare alla vita normale.

C.C.