Amore: tra Cuore e Cervello

L’amore a prima vista? Esiste, e lo segnala anche il corpo.

Non solo per le farfalle nello stomaco, gli occhi a cuore e il sorriso perenne sulle labbra… l’amore ha grande influenza sul nostro organismo, con effetti –positivi e negativi– sul cuore, sul cervello sul sistema immunitario e addirittura sulla linea!!

L’amore è una vera tempesta che travolge la mente e lo spirito, ma anche il corpo: no, non esiste una formula chimica o matematica che possa descrivere l’amore o l’attrazione che proviamo verso qualcuno; tuttavia, gli studiosi hanno scientificamente dimostrato che se ci innamoriamo è tutta colpa di una diabolica associazione tra cuore e cervello, tra Amore e Psiche, come sin dall’antichità narravano i greci. Eh sì, dobbiamo smetterla di prendercela solo con il cuore!! Se l'amore da sempre viene rappresentato da un cuore, in realtà, la vera cabina di regia dei nostri stati d'animo è “il cuore che abbiamo nella testa”, ovvero il cervello. 

Quando incontriamo una persona speciale, infatti, si attiva una sorta di meccanismo “ON-OFF” nel cervello: da un lato diminuisce l’attività dei circuiti coinvolti nel giudizio critico e nelle emozioni negative e si riduce lo stress mentale e fisico, dall’altro entrano in azione alcune aree del cervello responsabili della produzione di alcuni ormoni, tra cui la dopamina, l’adrenalina e l’ossitocina. 

Questi ormoni, che vengono rilasciati nel sangue e pompati in tutto il corpo dal cuore, sono “colpevoli” delle nostre reazioni e dei nostri comportamenti: la dopamina ci spinge a cercare continuamente la persona che ci ha colpito, l’adrenalina è responsabile del continuo senso di ansia che proviamo, mentre l’ossitocina ci rende euforici, un po’ come accade quando si assumono sostanze alcoliche o stupefacenti. 

Innamorarsi ci fa anche dimagrire! L’incremento della dopamina si accompagna, infatti, ad una diminuzione della serotonina, l’ormone del buonumore, legato alla regolazione dell’appetito: ecco perché quando si è in preda ad una “cotta” per qualcuno, si ha una diminuzione dello stimolo della fame.
Un altro effetto curioso provocato dall’innamoramento è la dilatazione della pupilla, responsabile di una visione meno precisa e più sfocata: si tende perciò a non vedere i difetti della persona amata…quando si dice che “l’amore è cieco!”

Ed ecco che finalmente entra in gioco il cuore: il forte coinvolgimento emotivo fa scattare nel sistema nervoso centrale un segnale di allerta che attiva le ghiandole surrenali e innesca il rilascio di sostanze come adrenalina, noradrenalina e cortisolo, le quali hanno l’effetto di alzare la pressione arteriosa e aumentare la frequenza cardiaca, in alcuni casi, anche di 10 battiti al minuto.E allora… batticuore, palpitazioni, mani fredde, bocca secca, sudorazione e rossore alle guance? Niente di grave: vi state innamorando…e, ora sì, è tutta colpa del cuore!!! 

Purtroppo questi “sintomi”, che tra l’altro tendono a rivelare il nostro sentimento molto più di quanto magari vorremmo, non hanno un rimedio: il linguaggio del corpo non è sotto il nostro controllo e, a differenza di quello verbale, difficilmente riesce a mentire.

Superata la fase acuta dell’innamoramento, nel cervello aumenta la produzione di ossitocina e di vasopressina, ormoni che contribuiscono alla creazione e al mantenimento di una relazione stabile, stimolando sentimenti di tenerezza e calore e spingendo alla fedeltà nei confronti del partner.

L’ossitocina, definita tra l’altro l’ormone dell’amore, svolge un ruolo fondamentale nel potenziare e rinforzare la memoria dei ricordi emotivi positivi, contribuendo alla creazione di una identità di coppia. Infine, aumenta la produzione di endorfine che favoriscono il benessere e il rilassamento in un clima di stabilità e fiducia.

Quando l’amore finisce dobbiamo stare attenti: esiste la possibilità che ci ammaliamo della sindrome del “cuore infranto”, più comune nelle donne, che provoca una temporanea incapacità del cuore di pompare il sangue e, in alcuni casi, può portare addirittura alla morte.

Anche essere troppo felici può essere pericoloso…di gioia inaspettata e repentina si può anche morire!! La sindrome del “cuore felice” ("Happy Heart"), infatti, provoca una riduzione della contrattilità del cuore che fa manifestare sintomi molto simili a quelli dell’infarto, come dolore toracico costrittivo, difficoltà respiratorie e senso di svenimento.

Insomma, anche se non mi è mai capitato di innamorarmi seriamente, penso che l’amore è il motore che muove il mondo e che sia perciò importante trovare qualcuno che ci faccia provare sensazioni uniche e straordinarie.
Certo, per dirla come Woody Allen “è molto, molto difficile mettere d’accordo cuore e cervello. Pensa che, nel mio caso, non si rivolgono nemmeno la parola!!!”  

Buon san Valentino a tutti, GDA