È noto che Febbraio venga riconosciuto sempre per la festa di San Valentino, la festa degli innamorati… e per festeggiarlo cosa c’è di meglio di una bella storia d’amore senza tempo, come quella di Jane Eyre e Mr Rochester?


Jane Eyre è il più famoso romanzo di Charlotte Brontë, scrittrice inglese, sorella di Emily, autrice di Cime Tempestose, di cui ho già parlato in uno dei numeri precedenti.

Scritto nel 1847, racconta di una ragazza orfana cresciuta nella casa della zia dalla parte del padre, e con i suoi cugini che le resero l’infanzia impossibile e traumatica, tra pugni e litigate.

Dopo una “grave” marachella combinata da Jane, la zia decide di chiuderla nella stanza nella quale era morto suo zio, apostrofata come “Stanza Rossa”. Durante la notte, Jane vede lo zio fuori dalla finestra che  la saluta e, presa dal panico, cade, batte la testa e sviene. Durante la settimana verrà accudita dal medico e dalla custode della casa e dopo questa, incontrerà il dirigente del collegio nel quale passerà gran parte della sua vita.


Una volta 18enne, decide di appendere alcuni manifesti nei quali chiedeva se in qualche casa ci fosse bisogno di una istruttrice per infanti, e dopo un mese di attesa riceve una risposta da parte di una vecchia signora, che la assume.

Dopo poco Jane si ritrova a vivere a casa di questa donna, di cui è solo la governante, e dopo poco incontrerà il proprietario, Mr Rochester, inconsapevole che diventerà il suo primo e unico grande amore.


Mr Rochester nel libro si presenta come un uomo scontroso, ma volenteroso di vivere, perché aveva perso gran parte della sua vita nell'infelicità più assoluta. Agli occhi di Jane appare come un uomo antipatico, dal quale si vuole tenere alla larga, ma agli occhi di lui Jane appare quasi come una creatura spirituale, da proteggere, con la quale inizialmente stabilirà un rapporto assolutamente confidenziale. 

Lei al principio si dimostra fredda e non disponibile a parlare con lui della sua noiosa vita, anche se con il passare dei mesi lui riuscirà a farla aprire, e, inconsapevolmente, innamorare.

Purtroppo Mr Rochester per un periodo sarà fuori casa, e al ritorno porterà alcuni suoi amici nobili che alloggeranno a Thornfield Hall per un mese, tra cui una donna che lo farà infatuare, ma solo per la sua bellezza esteriore e mai come Jane.

Così lui le annuncia che se ne dovrà andare perché sta per sposarsi, e metteranno la nipote in un collegio, ma Jane prende coraggio e gli confessa di amarlo, e anche lui le confessa di corrispondere il sentimento. 

Lui manda a monte il fidanzamento con l’altra donna, e dopo quattro mesi di preparativi, la notte prima del matrimonio, Jane viene aggredita da una donna misteriosa, che le strappa il velo e scappa. 

Così lei si prende un giorno per pensare, e lui si spaventa pensando che stia avendo dei ripensamenti. Finalmente il gran giorno arriva. I promessi sposi si dirigono alla Chiesa in gran fretta, e, nel bel mezzo della cerimonia, quando il prete dice :<<Chi ha obiezioni su questa unione, parli ora o taccia per sempre!>> arriva un uomo, un avvocato, che dice che Mr Rochester ha già una moglie…

Lui non nega, e il mondo in prospettiva che si era creata Jane una volta sposata le crolla dinanzi agli occhi. Lui la porta a vedere la “moglie” e scopre che è la stessa donna che l’aveva aggredita due notti prima, nascosta agli occhi di tutti per 20 anni perché malata di mente grave. 

Dopo tutto ciò, Jane si chiude nella stanza fino a sera e una volta uscita trova Mr Rochester accampato davanti alla sua porta, che appena la vede la prende e l’abbraccia. Ma Jane, dopo una lunga e straziante conversazione con Mr Rochester che l’aveva pregata di perdonarlo per averle mentito, decide di scappare.

Passa tre giorni nell’assoluta miseria, arrivando poi dinanzi alla porta di alcune persone, che più in là si scopriranno suoi cugini. Lega con uno di loro in particolare, che la farà uscire dalla miseria e la farà diventare indipendente dandole lavoro in una scuola per poveri, in un paesino dove si stabilirà. Durante il suo soggiorno in quel paese, sempre il cugino le annuncia che un suo lontano zio le ha lasciato un’eredità di 20.000£, che la porterà, finalmente, ad essere indipendente.

Il cugino, dopo aver acquisito abbastanza confidenza, la chiede in sposa per accompagnarlo sotto le vesti di missionario in India, e non per amore. Jane gli ripete più volte no, fino a quando,una sera,sente il richiamo di Mr Rochester. 

Così, senza pensarci due volte, scappa, ma arrivata a destinazione non trova la vera Thornfield Hall, ma un ammasso di macerie. Un uomo le racconta che la tenuta era andata a fuoco per via della pazza, che intanto era morta, e Mr Rochester, tentando di salvare la tenuta, era rimasto gravemente ferito e aveva perso una mano e la vista. Ora l'uomo viveva nella casa dove alloggiava il padre quando andava nei boschi. Jane si mette in cammino e lo raggiunge. Quando lo incontra rimane turbata. Lui, toccandole il volto, la riconosce e, dopo un attimo di diffidenza, la abbraccia. Il loro amore è ancora vivo. Decidono di non lasciarsi più. Avranno un figlio e, dopo un anno, Mr Rochester riacquisterà la vista.


PERCHÉ LEGGERE QUESTO LIBRO?

Perché non è una storia d’amore…ma “la” storia d’amore. 

Scritto in maniera impeccabile. Ti sembra di essere la protagonista per tutto il tempo della lettura. Leggerlo ti rincuora e ti fa credere nell’Amore con la A maiuscola.

E allora buona lettura e buon San Valentino a tutti! ❤️




S.d.F.