La donna

“Errore della natura”, ”uomo mancato” , “ genere debole”: queste definizioni dimostrano come quasi sempre la donna sia stata considerata inferiore all’uomo. Per secoli è stata sottomessa all’autorità maschile, lasciata nell’ambito domestico ed esclusa dai campi più rilevanti del sapere e del fare. Questa esclusione si riflette anche nella lingua : la parola “uomo” significa sia totalità degli esseri umani sia genere maschile, come se questo rappresentasse tutta l’umanità o ne fosse la parte più significativa. Solo di recente le donne hanno cominciato a rivendicare il loro diritto di “esserci “e di contare in territori che in passato erano loro vietati . Nelle prime società umane la donna godeva di una grande considerazione per la sua facoltà di procreare. 


LA DONNA NELL’ANTICHITÀ:

Nelle prime grandi città dei Sumeri e dei Babilonesi, la donna ha un indipendenza quasi assoluta . Può disporre dei propri beni, firmare contratti e fare testamento. Presso gli Egizi e gli Assiri le donne possono partecipare alla politica .Nella cultura ebraica, invece la donna viene sottomessa ed esclusa dalla vita politica e viene relegata nella sfera domestica. 


DONNA NELL’ANTICA GRECIA:

Nell’ antica Grecia la donna è totalmente sottomessa all’ uomo. Quando ha raggiunto l’ età per sposarsi una ragazza passa dall’autorità del padre a quella del marito.

Una donna ateniese, a differenza di suo marito, trascorre l’ intera giornata in casa svolgendo i lavori domestici e uscendo soltanto per partecipare alle feste religiose.

Nel  famoso “ teatro greco”  i maschi sono gli unici che possono recitare, infatti quando devono interpretare una parte femminile si travestono da donna.

   

LA DONNA A ROMA:

A Roma la donna ha sempre occupato una posizione inferiore rispetto a quella dell’uomo.

Sottomessa prima al pater familias e poi al proprio marito, la donna, nell’antica Roma è totalmente esclusa da «virilia officia», come attestano molti documenti dell’epoca. 


LA DONNA NEL MEDIOEVO:

Nel Medioevo le donne non hanno alcuna considerazione.

Data la posizione della Chiesa Cattolica la donna viene considerata infedele e volubile e inoltre viene paragonata alla porta dell’Inferno.

La nascita di una bambina è considerata una disgrazia, l’educazione femminile è trascurata infatti le bambine devono restare in casa, vengono accolte, nutrite e vestite in cattivo modo e non viene lasciato loro tempo libero .

Alla giusta età le ragazze hanno due possibilità: essere portate in convento o sposarsi con un uomo scelto dai genitori. L’adulterio delle donne è punito con la morte di queste ultime, mentre i mariti possono avere relazioni con schiave o amanti .

 

LA DONNA AL GIORNO D’OGGI 

Alla fine del 19^ secolo, nei paesi occidentali le donne  incominciano ad ottenere le prime lauree. 

Nonostante i numerosi passi avanti fatti nei secoli a proposito dell'uguaglianza fra uomo e donna, a mio avviso ancora c'è molto da fare. Le cariche pubbliche e i ruoli apicali sono ancora oggi coperti principalmente da uomini, limitando il potere nella mani maschili. Allo stesso modo, la parità di ruoli e competenze sul lavoro è ancora oggi un fenomeno ben noto. Altro aspetto da considerare è quello che riguarda la violenza domestica: ancora troppe donne, non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli più avanzati, sono oggetto di maltrattamenti, abusi e uccisioni.


Ecco degli esempi di pregiudizi contro le donne: 

“La donna è stata il secondo errore di Dio”

“Fragilità: il tuo nome è donna”

“Le donne immorali ti irritano, le donne buone ti annoiano”  


Esempi di grandi donne nel corso della storia possono essere: Cleopatra, Coco Chanel, Marilin Morroe, Benazir Bhutto, Malala Yousafzay, Cristoforetti…

C.R.