Quando tutto tace
Dove finisce la corsa, inizia la presenza
Quando senti il bisogno di rallentare.
Di smettere di spiegare, di mostrare, di fare per dimostrare.
Comprendi che non serve correre per sentirsi vivi,
né riempire il silenzio per sentirsi presenti.
A volte è proprio nel vuoto che la vita si risveglia.
E così lascia andare.
Le aspettative, le corse, i ruoli.
Tutto quello che pensavi di dover essere.
Resta solo con il respiro.
Lascia andare la corsa.
Non c’è nessun traguardo da raggiungere,
nessun ruolo da recitare meglio.
Il mondo continuerà a girare anche senza i tuoi sforzi.
Respira.
Permetti al silenzio di sciogliere la tensione che ti abita.
Non devi dimostrare niente a nessuno.
Osservati.
Quello che chiami “io” è solo un abito che indossi per un po’.
Sotto c’è qualcosa di più vero,
una presenza che non ha nome e non ha bisogno di essere capita.
Senti.
Ogni emozione arriva e passa come una nuvola.
Non sei quella nuvola: sei il cielo che la contiene.
E mentre vivi,
ricordati di non prendere troppo sul serio questa scena.
Cammina, crea, ama, sbaglia, ridi.
Ma fallo con leggerezza,
sapendo che dietro il sipario c’è solo la Luce che osserva se stesso.
E quando tutto tace,
forse capirai che non c’è fine —
solo un respiro che continua.