Le radici dell’anima: l’infanzia e il bambino interiore
I primi anni di vita sono un terreno fertile dove ogni esperienza, parola e gesto ricevuto lascia un’impronta profonda.
L’amore, la cura e la sicurezza sperimentati nell’infanzia gettano le fondamenta della fiducia in noi stessi e negli altri. Quando queste basi sono solide, ci sentiamo liberi di esplorare, creare e amare.
Lì dove siamo stati amati, impariamo ad amare.
Nei primi anni di vita, l’anima assorbe ogni gesto come fosse verità.
Un abbraccio diventa sicurezza.
Un sorriso diventa fiducia.
Un’assenza diventa ferita.
Il carattere si intreccia con ciò che abbiamo ricevuto… o con ciò che abbiamo atteso invano.
Ma se in quel tempo prezioso ci sono state assenze, ferite o mancanze, dentro di noi può restare un bambino che chiede ancora attenzione.
Riconoscere questa parte interiore non significa rivivere il dolore, ma offrirle oggi ciò che forse non ha ricevuto allora: amore incondizionato, ascolto, protezione.
Anche da adulti, possiamo tornare a quella radice, stringere la mano a quel bambino interiore e dirgli:
"Ora ci sono io. E ti amerò come avresti sempre meritato."
Guarire il nostro bambino interiore è un atto di profonda riconnessione con noi stessi. È il primo passo per vivere nel presente senza essere prigionieri delle ferite del passato, portando luce e calore laddove un tempo c’era ombra.