Il terzo occhio è il sesto chakra, chiamato Ajna nella tradizione yogica.
È situato al centro della fronte, poco sopra la linea delle sopracciglia, e rappresenta la sede dell’intuizione, della percezione sottile e della capacità di “vedere oltre” la realtà materiale.
Sul piano fisico, il terzo occhio è associato alla ghiandola pineale, una piccola ghiandola endocrina sensibile alla luce e ai cicli naturali.
Mentre la pineale regola ritmi e ormoni, il terzo occhio è il suo “riflesso energetico”, capace di percepire immagini interiori, intuizioni e visioni simboliche.
Sviluppo dell’intuizione e della percezione extrasensoriale.
Maggiore lucidità mentale e capacità di discernimento.
Connessione tra mente razionale e mente intuitiva.
Visione simbolica nei sogni e nelle meditazioni.
Equilibrio: chiarezza mentale, intuizioni affidabili, visione creativa della vita.
Squilibrio: confusione mentale, eccessiva razionalità o, al contrario, fuga nella fantasia senza radicamento.
Meditazione e visualizzazioni mirate al centro della fronte.
Respirazione alternata (Nadi Shodhana) per equilibrare i due emisferi cerebrali.
Frequenze armoniche come 963 Hz o il canto di mantra specifici (OM).
Connessione con la natura per mantenere radicamento e stabilità mentre si espande la percezione.
Il terzo occhio non serve a fuggire dalla realtà, ma a leggerla in profondità, scorgendo connessioni e significati che altrimenti resterebbero invisibili.