Non ho mai creduto nelle persone che si fingono perfette.
Quelle che indossano una maschera impeccabile e si presentano come maestri di vita.
La perfezione non esiste, e chi prova a mostrarla spesso nasconde le proprie fragilità dietro un’apparenza.
Anch’io ho attraversato momenti difficili.
Ho fatto errori, sbagli sia sentimentali che lavorativi.
Ho incontrato persone conflittuali che tiravano fuori la mia parte peggiore, e in quei momenti non sapevo come gestire rabbia ed emozioni.
Faceva male a me e a chi avevo vicino.
Oggi guardo indietro con occhi diversi.
Non considero quelle esperienze come fallimenti, ma come passaggi necessari.
Credo che la mia anima, incarnandosi, abbia scelto di vivere anche quelle prove per farmi imparare lezioni importanti.
Ogni persona arrivata sul mio cammino aveva un ruolo: farmi vedere qualcosa, costringermi a crescere, aiutarmi – anche nel dolore – a diventare più consapevole.
Eppure non voglio fingere: ancora oggi ci sono momenti in cui la rabbia può affiorare e rischiare di prevalere.
La differenza è che ora so riconoscerla, fermarmi e scegliere di non lasciarle il controllo.
Per questo non rinnego niente.
Ringrazio anche le cadute, perché mi hanno resa quella che sono oggi: più autentica, più vera, più capace di camminare senza maschere.
La vera forza non è sembrare perfetti.
La vera forza è trasformare le proprie ombre in luce, e scegliere ogni giorno di essere autentici.