Dentro ognuno di noi esiste un luogo dove la Luce e l’Ombra si incontrano.
Non si oppongono, non lottano per predominare: si riconoscono.
L’Ombra non è il “male”, così come la Luce non è “perfezione”.
La Luce è la parte che sa amare, accogliere, respirare l’essenza.
L’Ombra è la parte che custodisce il fuoco, il desiderio, la memoria delle ferite e del coraggio.
Quando queste due forze si avvicinano, nasce un momento sacro:
l’Alchimia del Sé.
È come se l’Angelo e il Demone interiori si sfiorassero la fronte, non per scontrarsi, ma per dire:
“Ti vedo.
Non sei sbaglio.
Sei parte di me.”
Molti cercano di diventare “solo Luce”, reprimendo l’istinto, il fuoco, il dolore non elaborato.
Ma ciò che viene negato non scompare: si trasforma in maschera, dipendenza, lotta interna.
La verità è che la Luce non è completa senza Ombra.
La Luce illumina.
L’Ombra radica.
Una illumina il cammino.
L’altra ci insegna perché lo stiamo percorrendo.
L’integrazione avviene quando permettiamo all’Ombra di parlare senza lasciarle governare.
Quando la Luce non giudica, ma ascolta.
Questo è il passo del Ritorno a Sé.
Non dobbiamo scegliere chi essere.
Dobbiamo imparare a tenere entrambi tra le nostre braccia.
Tra cielo e terra.
Tra respiro e presenza.
Tra il sussurro dell’angelo e il battito del fuoco.
Questa è l’Anima che ricorda la sua interezza.
Questa è la guarigione profonda.
Questa è la porta dei Sentieri Interiori.
Luce e Ombra non sono opposti.
Sono due mani della stessa Anima che imparano a toccarsi.