Lo stato Theta è quel momento sospeso tra veglia e sonno, quando i pensieri rallentano e si aprono spazi di immaginazione e intuizione.
È una frequenza naturale della mente, tra i 4 e gli 8 Hertz, che permette di superare i limiti della razionalità e di connettersi con una dimensione più profonda di sé.
In questo spazio, il mondo visibile e invisibile smettono di essere separati: diventano un unico flusso.
In questa frequenza, la realtà visibile e quella invisibile si fondono.
È il luogo in cui possiamo percepire messaggi interiori, ricevere intuizioni, ricordi, sensazioni sottili, vivere momenti di guarigione e di profonda connessione con il nostro Sé superiore, oppure la percezione di presenze interiori che ci guidano nel cammino.
Non occorre sforzo o particolari conoscenze:
lo stato Theta appartiene a tutti, e la meditazione consapevole è la via per rimanerci con lucidità.
Respirare lentamente, lasciar scorrere i pensieri e immaginare una luce che avvolge, significa aprire quella porta interiore.
Non si tratta di fantasia, ma di un richiamo al nostro legame con l’universo.
Ogni volta che si entra consapevolmente in quello spazio, si può ricevere un frammento di pace, una visione, una risposta che il cuore riconosce come vera.
Lo stato Theta non è un traguardo da raggiungere, ma una soglia da attraversare: un invito a ricordare che ciò che cerchiamo fuori è già dentro di noi, pronto a rivelarsi quando abbassiamo il rumore della mente.