I "Rettiliani"
Sono una delle figure più controverse e affascinanti della moderna mitologia alternativa e delle teorie del complotto.
La teoria più popolare è stata diffusa da David Icke, ex giornalista britannico, che sostiene che i rettiliani provengano da costellazioni come Orione, Draco e Zeta Reticuli, e che siano capaci di cambiare forma (shapeshifting) per apparire umani.
Secondo Icke e altri teorici, questi esseri avrebbero colonizzato la Terra migliaia di anni fa, influenzando stirpi reali, linee di sangue aristocratiche e sistemi religiosi.
Al di là delle teorie letterali, alcune letture più simboliche o psicologiche vedono i “Rettiliani” come:
Archetipi dell’ombra: rappresentazioni delle parti più fredde, calcolatrici e manipolative dell’essere umano.
Simboli del potere disincarnato: raffigurazioni mitiche di élite disconnesse dal cuore e dall’empatia.
Manifestazioni psichiche collettive: come nella psicologia junghiana, potrebbero essere espressioni di traumi antichi o paure profonde.
In alcune visioni esoteriche, si dice che esistano razze stellari con livelli di coscienza molto diversi: Alcuni “Rettiliani” sarebbero esseri ancora ancorati alla terza densità, dominati dal controllo e dalla sopravvivenza.
Altri invece – secondo alcune canalizzazioni – sarebbero in fase di evoluzione, proprio come noi, e non necessariamente “malvagi”.
Ma esistono davvero?
Non esistono prove scientifiche dell’esistenza dei rettiliani. Per alcuni sono fantasie complottiste, per altri sono verità nascoste.
In ogni caso, la domanda che può essere utile è:
“Cosa rappresentano per me?”
Paura? Controllo? Ombra? O un invito a discernere meglio ciò che guida le scelte del mondo?
Gli Anunnaki, nelle antiche tradizioni della Mesopotamia, erano descritti come esseri provenienti dal cielo, portatori di conoscenze e legati alla creazione dell’uomo. Alcuni li considerano divinità mitologiche, altri messaggeri di civiltà stellari.
Al di là delle interpretazioni, ciò che emerge è il filo rosso che unisce l’essere umano al cosmo. Fin dall’antichità l’uomo ha sentito di non appartenere soltanto alla Terra, ma anche alle stelle.
Gli Anunnaki, al di là della loro realtà storica o simbolica, ci ricordano che dentro di noi esistono memorie antiche:
frammenti di saggezza cosmica,
tracce di un’origine più grande,
forze interiori che aspettano di essere risvegliate.
Che siano mito, archetipo o realtà, gli Anunnaki continuano a parlarci di un destino che ci lega al cielo e alla terra, e della nostra ricerca senza fine: ricordare chi siamo davvero.