Ho fatto numerosi corsi nella mia vita, e ogni volta ero convinta: “da oggi scrivo ogni giorno sul diario”, “da oggi faccio la pratica quotidiana”, “da oggi seguirò la routine con costanza”.
La verità? Non ce l’ho fatta quasi mai.
All’inizio sì, piena di entusiasmo, poi mi scordo, mi passa la voglia, mi annoio.
E sai cosa ho scoperto? Che non sono sola: succede a tantissimi.
Viviamo credendo che la trasformazione arrivi solo con la costanza perfetta.
Ma a volte non serve diventare “soldatini disciplinati”.
A volte basta avere uno strumento semplice da usare quando serve:
un respiro profondo, un gesto che ci riporta al cuore, una frase che ci ricorda la nostra luce.
Non è questione di fare tutti i giorni.
È questione di ricordarsi, al momento giusto, che dentro di noi c’è già la forza, la gioia, la pace.
E forse la vera costanza è questa:
non nel fare sempre, ma nel non dimenticare mai che possiamo tornare a noi stessi.
E col tempo mi sono accorta di una cosa semplice:
di tutto quello che ho seguito, pochissimo è rimasto davvero dentro di me.
E quel poco è ciò che risuona con la mia anima.
Il resto… passa, non lo ricordo, non lo sento mio.
Perché la verità è questa: non ci serve sapere tutto.
Non ci serve collezionare corsi e dispense.
Ci serve solo ciò che davvero ci tocca, che vibra con noi, che diventa parte della nostra vita.
È facile cadere nella trappola del “voglio imparare tutto” e ritrovarsi pieni di materiale che non useremo mai.
La vera saggezza, invece, è scegliere e restare con quello che ci fa sentire vivi, presenti, trasformati.
Quello che risuona con te, resta per sempre.
Il resto… puoi lasciarlo andare senza rimpianti.
Io non voglio essere una persona finta, costruita, che indossa una maschera.
Io voglio mostrarmi per quello che sono: con le mie imperfezioni, le mie cadute e i miei nuovi inizi.
Quello che condivido nasce dalla mia vita, da ciò che ho provato sulla mia pelle, non da teorie astratte.
Per questo oggi scelgo di trasmettere solo la semplicità, la verità e ciò che sento nel cuore.
Senza finte maschere, senza costruzioni.
Perché credo che solo ciò che è autentico può davvero toccare e trasformare.
Ai tempi del Covid quasi tutto si è spostato online.
Era inevitabile, ed è comprensibile: non tutti hanno la possibilità di avere uno spazio fisico dove incontrarsi.
Ma io credo che la presenza abbia una forza insostituibile.
In presenza possiamo guardare le persone negli occhi, sentirne l’energia, creare un’esperienza viva e autentica.
L’online può essere un supporto utile, ma non potrà mai sostituire quello scambio reale che nasce solo quando siamo insieme, nello stesso luogo.