Il Coraggio di Guardarsi Dentro
L’Eremita ci ricorda che la vera conoscenza non si trova all’esterno, ma nasce da un cammino personale, intimo e silenzioso.
Il suo passo è lento, ma ogni passo è consapevole.
La sua lanterna non illumina il mondo intero, ma solo il tratto successivo del sentiero: quanto basta per proseguire senza smarrirsi.
Allo stesso modo, il cammino spirituale non può essere delegato.
Possiamo ricevere insegnamenti, consigli, indicazioni… ma il vero lavoro lo compiamo da soli.
Cercare, domandarsi, capire e risvegliarsi: sono atti profondamente personali.
E solo quando scegliamo di guardarci dentro con sincerità, iniziamo davvero a risvegliare la nostra luce.
"Ognuno deve cercare personalmente.
Domandarsi personalmente.
Capire personalmente e risvegliarsi personalmente."
(Detto Zen)
L’Eremita, negli Arcani Maggiori, è il viandante silenzioso che cammina con passo lento, portando una piccola lanterna davanti a sé.
Quella luce non illumina l’intero cammino, ma solo il tratto immediatamente successivo: quanto basta per continuare ad avanzare senza smarrirsi.
Possiamo ricevere consigli, insegnamenti, parole di incoraggiamento, ma nessuno può compiere la nostra ricerca al posto nostro.
La verità, la guarigione e la consapevolezza non sono doni che si ricevono dall’esterno, ma fiori che sbocciano dentro di noi quando scegliamo di coltivarli.
Il detto Zen ci ricorda che ogni passo è personale:
Cercare con sincerità, andando oltre le apparenze.
Domandarsi con coraggio, senza paura delle risposte.
Capire con il cuore, non solo con la mente.
Risvegliarsi, lasciando che la luce interiore torni a guidare la nostra vita.
L’Eremita non indica una solitudine vuota, ma la capacità di ascoltarsi, di fare silenzio e di fidarsi del proprio sentiero.
Perché solo chi ha il coraggio di guardare dentro di sé può davvero accendere la propria lanterna interiore.