Lo Sciamanesimo esiste in molte culture del mondo: tra i Lakota d’America, gli sciamani siberiani, le popolazioni amazzoniche…
Ognuno di questi popoli ha i suoi rituali, canti, simboli e medicine sacre, che appartengono alla loro storia e alle loro radici spirituali.
Il lavoro che propongo non è lo sciamanesimo tradizionale dei nativi americani o di altre popolazioni indigene: non utilizzo le loro piante sacre, non riproduco i loro rituali e non intendo appropriarmi di ciò che non mi appartiene.
Quello che pratico è lo Sciamanesimo Transculturale (o “core shamanism”), una via sviluppata in Occidente che raccoglie i principi universali dello sciamanesimo:
il viaggio sciamanico con il tamburo,
l’incontro con animali guida e spiriti alleati,
il recupero di parti dell’anima,
la connessione profonda con la natura e con i cicli della vita.
Si tratta quindi di un percorso adattato alla nostra cultura, accessibile a tutti, rispettoso delle tradizioni native ma non una loro imitazione.
È una via che ci permette di vivere lo spirito sciamanico qui e ora, con autenticità e radicamento nella nostra realtà.