"Il Ritorno al Centro dell’Anima"
Ci sono momenti in cui l’Anima ci prende per mano e ci porta davanti a una verità che non abbiamo studiato, che non ci hanno spiegato, ma che riconosciamo subito come nostra.
In quell’istante il cuore accelera, i brividi attraversano il corpo, gli occhi si riempiono di lacrime, e la gola si stringe.
È il segno che stiamo toccando qualcosa di sacro:
una memoria che la nostra Anima conosce da sempre.
Shambhala
È il regno interiore, la dimensione di luce e armonia che non appartiene al mondo fisico ma che vive già dentro di noi. È il luogo del cuore puro, dove l’Anima si ricorda della sua origine divina.
Il Punto Zero
È il campo neutro, la sorgente da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna.
È il silenzio che precede ogni suono, la pace che esiste prima di ogni pensiero. Quando entriamo nel Punto Zero, ci riallineiamo con la nostra essenza più autentica.
L’Akasha
È la memoria universale, il grande libro dell’Anima e dell’umanità. Ogni esperienza, ogni respiro, ogni emozione vi è custodita.
Entrare in contatto con l’Akasha significa ritrovare le radici del nostro viaggio e aprirci alla saggezza che non appartiene solo a noi, ma a tutto il cosmo.
Questi tre nomi – Shambhala, Punto Zero, Akasha – sono diversi modi per indicare la stessa realtà:
il centro sacro da cui proveniamo, la sorgente in cui tutto è già scritto e tutto è ancora possibile.
Quando l’Anima riconosce la verità, non serve capire con la mente: il corpo lo sa.
Le lacrime scendono come segno di liberazione, i brividi percorrono la pelle come corrente viva, la gola si stringe perché la verità vuole essere pronunciata, riconosciuta, incarnata.
In quel momento sappiamo che non stiamo leggendo una teoria: stiamo riconoscendo casa.
E allora tutto si allinea:
Shambhala diventa il regno a cui possiamo accedere dentro di noi.
Il Punto Zero è la porta che ci riporta al silenzio e alla pace.
L’Akasha è la memoria che si apre per ricordarci chi siamo davvero.
Questo è il cammino dell’Anima:
non andare verso qualcosa di nuovo,
ma ritornare a ciò che è sempre stato dentro di noi.
E' quel momento in cui l’Anima ci sfiora con forza.
Il corpo trema, i brividi scorrono come onde,
gli occhi si riempiono di lacrime,
la gola si stringe fino quasi a mancare il respiro.
È questo che io sento come un Richiamo:
il segnale che stai toccando una verità che non viene da fuori,
ma che vive già dentro di te.
Un ricordo antico che si risveglia.
Se resti, se non scappi da quella commozione,
accade la trasformazione.
Il cuore si apre, il respiro torna fluido,
la mente si acquieta.
Ed ecco l’Ascesa Interiore:
ti ritrovi nel silenzio sacro,
in quel luogo che le tradizioni chiamano Shambhala,
che gli iniziati chiamano Punto Zero,
che i saggi riconoscono come Akasha.
È il centro dell’Anima,
dove non c’è più paura né divisione,
ma solo luce, pace e verità.
Il richiamo scuote il corpo,
l’ascesa illumina l’essere.
E insieme formano il cammino del ritorno a casa.
Quando riconosci la verità con tutto il corpo, sei già entrato in Shambhala.