Nel linguaggio comune, la parola guarigione viene spesso associata alla scomparsa di un sintomo o di una malattia. Ma nel mondo delle pratiche olistiche, la guarigione è molto di più: è un processo di riequilibrio che coinvolge corpo, mente, emozioni e spirito.
È un ritorno a uno stato di armonia, dove non si “combatte” il sintomo, ma si ascolta il messaggio che porta con sé.
Un guaritore non è chi “guarisce” un’altra persona, ma chi crea lo spazio perché la persona stessa possa riattivare le proprie naturali capacità di autoguarigione.
Il guaritore è un facilitatore: accompagna, sostiene, illumina strade interiori, ma non percorre il cammino al posto dell’altro.
Ogni vero guaritore sa che la guarigione è un atto di responsabilità condivisa, dove il ricevente è parte attiva del processo.
La guarigione non sempre significa “tornare come prima”.
A volte significa trasformare: cambiare prospettiva, liberarsi di vecchi pesi, ritrovare un senso di pace anche in presenza di una condizione fisica non perfetta.
È un viaggio personale, unico per ciascuno, e il guaritore è solo il compagno di un tratto di strada.
La vera guarigione non è solo vivere senza sintomi, ma vivere in pienezza, con il cuore aperto e l’anima libera.
Il corpo parla.
A volte con il dolore, altre con la malattia.
Non basta curarlo se il cuore resta chiuso e l’anima ferita.
Guarire davvero significa liberare il rancore, aprirsi all’amore e ritrovare armonia.