La Vescica Piscis nasce dall’incontro di due cerchi uguali che si intersecano, creando una forma ovale perfetta. Nella tradizione cristiana antica, spesso era disegnata in orizzontale per richiamare il pesce, segno segreto dei primi credenti:
un simbolo di riconoscimento e protezione in tempi di persecuzione. Questa forma, però, affonda le sue radici in simbolismi ben più antichi, legati all’idea di nascita, passaggio e incontro tra mondi.
La sua geometria ricorda la vulva femminile e, più in generale, ogni “porta” del corpo umano che permette lo scambio con la vita:
gli occhi che ricevono la luce, la bocca che pronuncia parole e genera vibrazione.
È immagine di un varco: venire alla luce, vedere la luce, portare luce nel mondo.
Nell’arte sacra cattolica, la Vescica Piscis appare in verticale a incorniciare la figura della Madonna.
Questa cornice, chiamata mandorla mistica,
è un richiamo alla capacità di Maria di unire cielo e terra attraverso il mistero dell’Incarnazione: un grembo sacro che dona al mondo la Luce.
Dalle cattedrali romaniche ai grandi sigilli di ordini religiosi,
la Vescica Piscis compare come cornice che esalta figure sacre e simboli iniziatici.
Anche nei Tarocchi, nella carta de Il Mondo, la figura centrale è racchiusa in una mandorla mistica: il compimento di un viaggio, la rinascita e l’inizio di un nuovo ciclo.
La Vescica Piscis è un segno di incontro: due mondi che si toccano, due essenze che si fondono, generando un terzo spazio. È lì che nasce la luce, è lì che si compie il miracolo.