Io non ho lauree in fisica, lo dico subito.
Queste non sono nozioni da scienziata, ma cose che sto imparando da sola, passo dopo passo, perché mi affascinano e sento che ci riguardano da vicino.
Le spiego con parole semplici, come le ho capite io.
Quando sentiamo parlare di fisica quantistica, spesso ci immaginiamo formule incomprensibili o teorie che solo i professori sanno affrontare.
In realtà, la fisica quantistica è la scienza che studia ciò che accade nel mondo dell’infinitamente piccolo: elettroni, atomi, fotoni… le particelle che formano tutto ciò che esiste.
E qui succede qualcosa di incredibile: le regole cambiano.
Non valgono più quelle della fisica “classica” di Newton, quella che spiega i pianeti, le automobili, le cose solide e prevedibili.
Le particelle non sono solo “palline”, ma si comportano anche come onde di energia.
Una particella può trovarsi in più luoghi contemporaneamente, finché non la osserviamo.
L’atto stesso di osservare cambia il risultato: come se la realtà aspettasse il nostro sguardo per prendere forma.
Non esistono certezze assolute: possiamo conoscere solo probabilità.
Due particelle che sono state unite restano collegate a distanza, come se un filo invisibile le tenesse insieme.
Cosa sono le Particelle
Le particelle sono i mattoncini più piccoli dell’universo.
Tutto ciò che vediamo – il nostro corpo, le piante, l’acqua, le stelle – è fatto di loro.
Un po’ come i pezzi di Lego che, combinati insieme, formano qualsiasi costruzione.
Ci sono i protoni e i neutroni che stanno al centro dell’atomo, gli elettroni che gli girano attorno e i fotoni, che sono particelle di luce.
Ma la cosa sorprendente è che queste particelle non sono blocchetti solidi come immaginiamo: la fisica quantistica ci dice che sono anche onde di energia.
A volte si comportano come materia, a volte come vibrazione. Possono trovarsi in più posti nello stesso momento, e persino comparire e scomparire dal “vuoto” – che in realtà non è vuoto, ma pieno di energia e possibilità.
Se tutto è fatto di particelle, e le particelle sono energia in movimento, allora significa che anche noi siamo energia.
Non siamo soltanto carne e ossa: siamo vibrazione, frequenza, luce condensata.
La fisica quantistica ci insegna che:
niente è rigido o immobile, tutto è in trasformazione;
la realtà è fatta di possibilità;
il vuoto stesso è vita potenziale;
ciò su cui portiamo attenzione prende forma.
Questo cambia il modo di guardarci: non siamo spettatori passivi, ma partecipi di un universo creativo.
Se siamo energia, possiamo cambiare frequenza, trasformarci, attrarre nuove esperienze.
In fondo, la scienza – con un linguaggio diverso – ci conferma ciò che le tradizioni spirituali hanno sempre detto:
tutto è connesso, tutto vibra, tutto è Uno.
Per me, questo significa che l’universo non è una macchina fredda e rigida, ma un campo di possibilità, dove tutto è connesso e la coscienza ha un ruolo fondamentale.
E se lo capisco io, che non ho fatto studi accademici ma mi sto avvicinando a queste cose con curiosità e cuore, allora può capirlo chiunque.
Basta avere la mente aperta e il desiderio di vedere la realtà con occhi nuovi.