A volte nella vita capita di incontrare una persona e provare subito un’intensa attrazione, come se ci si conoscesse da sempre. Gli occhi si incrociano, nasce un’intesa immediata, ed è facile credere che sia la mano del destino.
Quello che spesso accade, in realtà, è un riconoscimento karmico: le anime si sono già incontrate in altre vite, come amanti, compagni, amici o anime affini. L’energia di quel legame resta impressa nei campi sottili e si riattiva quando ci si ritrova.
Questo incontro può avere diverse funzioni: riportare a galla ciò che è rimasto incompiuto, farci prendere coscienza di dinamiche profonde, mostrarci una lezione che l’anima deve ancora imparare.
Ma attenzione: non significa che il rapporto debba per forza durare per sempre.
All’inizio può sembrare tutto perfetto, i gusti e i pensieri coincidono, il sentimento è travolgente. Ma poi la vita quotidiana fa emergere differenze, e ci si accorge che il partner di oggi non è la stessa persona del passato, ma un’anima nuova, con esperienze e scelte diverse.
Se c’è maturità e consapevolezza, la coppia può crescere insieme, comprendendo il senso di quell’incontro e trasformando il legame in un’occasione di guarigione. In questo modo il nodo karmico si scioglie.
Ma se manca questa comprensione, spesso la relazione si interrompe. E allora la lezione rimane sospesa, pronta a ripresentarsi con un altro volto, in un altro tempo.
Gli incontri karmici non sono quindi “favole d’amore”, ma porte che la vita ci apre: possiamo attraversarle con coscienza, o continuare a fuggire ripetendo gli stessi schemi.