Ogni persona che attraversa la nostra vita
è un incontro sacro, anche se non lo sappiamo.
Non arriva mai per caso, non passa mai per davvero. C’è chi rimane per un istante,
chi per un tempo più lungo, chi lascia luce, chi lascia ferite.
Ma nessuno va via senza lasciare traccia. E nessuno parte senza portare con sé un frammento di noi.
A volte è solo uno sguardo, un gesto silenzioso, un dolore condiviso nel buio.
Altre volte è un amore, una frattura, un insegnamento che brucia.
Ogni anima ci chiama a ricordare qualcosa: una parte dimenticata,
una lezione da integrare, una verità da vedere.
Siamo fatti di incontri. Siamo fatti di addii. Siamo fatti di ciò che gli altri hanno risvegliato in noi.
E questa è la più grande responsabilità dell’essere umani:
sapere che tocchiamo la vita dell’altro anche solo con la nostra presenza.
Per questo, ogni incontro merita rispetto. Anche quelli che fanno male.
Anche quelli che non capiamo subito. Perché nell’invisibile, le anime si riconoscono.
Si sfiorano, si scambiano doni che la mente non può comprendere.
E quando il tempo passa, restano fili di luce tra chi ha avuto il coraggio di aprire il cuore, anche solo per un attimo.