Piangere non è debolezza
Io sono una persona che si commuove facilmente.
Mi succede davanti a un film, a una canzone, a una frase che mi tocca nel profondo. A volte basta uno sguardo o il dolore di un’altra persona per farmi venire le lacrime agli occhi.
Per molto tempo ho pensato che fosse qualcosa di cui vergognarmi, soprattutto quando capitava in pubblico.
Le lacrime arrivavano improvvise e io mi sentivo “troppo sensibile”.
Col tempo ho capito che non è una debolezza, ma un modo del cuore per esprimersi. Piangere significa lasciar uscire ciò che non riesce a stare dentro, alleggerire, aprirsi.
La mia emotività è parte di me: mi rende più vicina agli altri, mi permette di sentire davvero, di non restare indifferente.
Le mie lacrime raccontano chi sono:
una persona che sente profondamente la vita.