I Fotoni sono particelle di luce.Viaggiano a una velocità incredibile e non hanno massa. Appartengono al mondo della fisica quantistica, ma sono anche ponti tra scienza e coscienza.
Nel linguaggio spirituale, i fotoni sono visti come informazioni luminose,
codici di energia pura che attraversano l’universo.
Ogni raggio di sole che ti sfiora è fatto di fotoni.
Ogni guarigione energetica, ogni attivazione spirituale, avviene anche grazie a loro.
Stimolano il DNA spirituale, risvegliando memorie di luce
Attivano la ghiandola pineale, aprendo stati di coscienza più elevati
Nutrono il corpo di luce (Merkaba), favorendo il passaggio verso frequenze superiori
Sono portatori di codici galattici in molte tradizioni stellari (come Pleiadi, Sirio, Arturus)
Durante meditazioni, pratiche energetiche, connessioni con il Sole o le stelle,
il corpo può ricevere un “bagno di fotoni”, come un battesimo di luce.
Si tratta di un nutrimento sottile, che lavora su anima, mente e cellule.
Non si vede con gli occhi fisici, ma si percepisce con il cuore aperto e lo Spirito presente.
I Biofotoni
I Biofotoni sono particelle di luce (fotoni) emesse spontaneamente dalle cellule di ogni organismo vivente. Sono luce ultra-debole, non visibile a occhio nudo, ma misurabile con strumenti molto sensibili.
In parole semplici: Le nostre cellule emettono luce.
Siamo letteralmente esseri di luce, anche dal punto di vista biologico.
Il primo a studiarli fu il biologo Alexander Gurwitsch negli anni ’20, ma è stato Fritz-Albert Popp, fisico tedesco, a dimostrare che le cellule comunicano attraverso questi fotoni, come se inviassero messaggi luminosi.
Coordinano la comunicazione cellulare (più veloce dei segnali chimici)
Riflettono lo stato di salute: le cellule sane emettono luce in modo ordinato; quelle malate in modo caotico
Sono legati ai ritmi biologici, alla coscienza e perfino alla meditazione (la coerenza aumenta durante stati meditativi profondi)
Nelle visioni spirituali e sciamaniche, si parla di corpo di luce, aurico, energia vitale.
I biofotoni possono essere visti come il ponte tra scienza e aura, tra spirito e materia.
“La luce non è solo intorno a te: vibra dentro ogni cellula. Sei fatta di stelle, e ogni tuo respiro è una scintilla viva dell’universo.”
La Macchina del Punto Zero (come quelle ispirate al lavoro di Loris Sichetti o altri dispositivi radionici o quantici) viene descritta come uno strumento di armonizzazione energetica, in grado di:
influenzare il campo bioenergetico umano, riportare coerenza vibrazionale,
“informare” l’acqua o il corpo con energie sottili coerenti.
In questo contesto, non emette direttamente biofotoni, ma potrebbe:
Stimolare le cellule della persona che la usa a emetterne di più, in modo più coerente e armonioso.
Questo sarebbe simile a ciò che avviene durante una meditazione profonda, un trattamento Reiki o l’esposizione a musica armonica: non è lo strumento a produrre biofotoni, ma la persona reagisce all’interazione energetica, aumentando la propria emissione luminosa.