Quanti tramonti avrò ancora davanti agli occhi?
Quanti abbracci non ho ancora dato?
Quanti sogni lasciati chiusi in un cassetto
che forse… non aprirò più?
E allora mi ricordo che il tempo non si conta in anni,
ma in attimi pieni.
Nel respiro consapevole.
Nel coraggio di dire “ti voglio bene”.
Nel silenzio che guarisce.
Nel suono che vibra dentro.
E' spesso una domanda che arriva silenziosa, tra un respiro e un pensiero.
Non per paura, ma per comprendere.
Ma attenzione…
Se ci soffermiamo troppo su quella risposta, rischiamo di smettere di vivere,
di creare, di amare, di danzare la nostra luce nel presente.
Allora forse la domanda può cambiare:
"Cosa posso lasciare dietro di me che profumi di verità?"
"Che atto di bellezza posso compiere oggi, anche se piccolo?"
"In che modo posso onorare questo giorno come se fosse sacro?"
Non è il tempo che ci resta a contare.
È la vita che ci mettiamo dentro. ”Quindi quanto tempo mi resta?
Nessuno lo sa.
Ma so che oggi… sono viva.
E oggi scelgo di esserci davvero. Con il cuore aperto. Con l’anima presente.
Con gratitudine per ogni passo, anche quello incerto.