Sono anime che hanno vissuto incarnazioni umane, affrontato prove, trasceso la dualità e scelto di restare a servizio del risveglio collettivo.
Operano da piani sottili, in collaborazione con angeli, guide spirituali, custodi stellari e il Sé superiore di ognuno.
Non appartengono a una sola religione o cultura, ma trascendono i confini.
Compassione, amore incondizionato, servizio.
Saint-Germain, Fiamma Violetta, alchimia, libertà, trasformazione.
Lady Nada, Amore femminile, guarigione del cuore, servizio silenzioso.
El Morya, Volontà divina, forza interiore, coraggio.
Kuthumi, Saggezza, umiltà, luce mentale.
Serapis Bey, Ascensione, disciplina spirituale, purezza.
Hilarion, Scienza sacra, guarigione, verità interiore.
Pablo il Veneziano, Bellezza, arte, armonia.
Maestro Lanto, Illuminazione, insegnamento, saggezza orientale.
Lady Portia, Giustizia, equilibrio karmico, misericordia.
A questi si aggiungono Maestri meno noti ma potentissimi, anche legati a tradizioni femminili, indigene, sciamaniche e stellari.
La parola Elohim appare nei testi più antichi dell’umanità. Nella Bibbia in ebraico significa “Dèi”, ma viene tradotta quasi sempre come “Dio”.
Un termine che racchiude mistero: indica l’Uno, ma allo stesso tempo lascia intravedere una pluralità di forze.
Per alcuni gli Elohim sono semplicemente il nome con cui le Scritture chiamano il divino.
Per altri, invece, rappresentano entità cosmiche, esseri di luce o messaggeri che hanno guidato l’uomo nei suoi primi passi sulla Terra.
Al di là delle interpretazioni, ciò che resta è la loro eco interiore:
il richiamo all’origine
la memoria delle stelle
la sensazione che la vita sia custodita da energie più grandi di noi
Gli Elohim, reali o simbolici che siano, ci ricordano che non siamo soli.
Ci invitano a guardare al cielo, ma anche dentro di noi, perché là dimorano le stesse forze creatrici che plasmano l’universo.