Scania Omnicity CN94UB

NOTE / FONTI:

Si ringrazia piermattino per la condivisione degli avvistamenti in zona Mirano e Maerne.

Il primo lotto, quello del 2004-2005, va a costituire la serie 500-541 per l'extranord, e la serie 945-959 per l'extrasud. 

Queste, in allestimento extraurbano, montano un totale di 32 sedili, di cui 28 del modello "Arianne S" della Fainsa, mentre i restanti 4 del modello "Arianne I" (la versione interamente rivestita), sempre della Fainsa (vedi foto per la disposizione). Per quanto riguarda i sedili "Arianne I", non tutti gli esemplari hanno il rivestimento con lo stesso tema: nella maggior parte dei casi è come quello nella foto degli interni della 506 (vedi sotto), in altri, come nella 510E, è semplicemente grigio chiaro.  Talvolta il rivestimento è stato rimosso, facendo si che i sedili subissero la trasformazione da "Arianne I" ad "Arianne U" (infatti, il sedile di per se è identico in entrambi i modelli, cambia solo che nell'Arianne I è applicato un rivestimento morbido).  Invece, per quanto riguarda gli Arianne S, in alcuni (seppur rari) casi, il tema in tessuto del pezzo centrale dello schienale è stato sostituito dal corrispettivo pezzo in plastica del modello Arianne U, trasformando di fatto tali sedili da Arianne S ad Arianne U (infatti, il sedile di per se è identico in entrambi i modelli, l'unica differenza sta nel fatto che nell'Arianne S il pezzo centrale dello schienale è in tessuto, ed ospita una trama, che può essere standard, per il quale vi è una discreta scelta – vedi trama Arianne S Scania Omnicity CN94UB di ATVO – o personalizzata, come negli esemplari di Actv). 

A questi 28 posti a sedere si aggiungono i 2 della panca reclinabile posizionata sul posto riservato a passeggini o sedia a rotelle. In totale sono in grado di trasportare circa 100 persone fra sedute ed in piedi. Sopra il copriruota della ruota posteriore destra è disponibile un supporto molto utile in metallo per poggiare zaini, borse o bagagli di piccole dimensioni.

Il layout porte è 2-2-2, tre porte rototraslanti, dove ogni anta è dotata nella parte interna di una spazzola per "pulire via" eventuali ostacoli all'apertura, come piccoli sassi, cartacce, altro. Da notare come, per quanto riguarda la porta anteriore, l'anta sinistra (da dentro) sia più grande rispetto a quella destra, non tanto per una questione di ingombri, ma (probabilmente) per il fatto che nei paesi scandinavi (paesi dove, all'epoca, Scania vendeva molto) l'anta destra (dall'interno) non veniva quasi mai azionata¹. Inoltre, l'autista può scegliere di aprire solamente l'anta di sinistra (sempre da dentro), lasciando chiusa quella di destra: tale opzione è stata utilizzata di frequente durante il periodo Covid, quando era attaccato sull'anta sinistra il cartello che imponeva di non salire dalla porta anteriore: in questo modo, durante le soste ai capolinea, il conducente poteva aprire 2/3 della porta anteriore, e allo stesso tempo non nascondere tale cartello alla vista di possibili passeggeri ignari del fatto. Dalla seconda metà del 2021 tale soluzione è meno utilizzata rispetto all'anno precedente, dato che il foglio di avviso sopracitato è stato rimosso da molti mezzi, ed ormai i passeggeri si erano abituati a non salire dalla porta anteriore. 

È curioso notare la modalità di apertura della porta posteriore. Mentre l'anta destra (dall'interno) ha il classico movimento di apertura di una porta rototraslante, quella di sinistra, dopo aver compiuto il movimento rotatorio, compie una traslazione in diagonale guidata per non andare ad urtare la parte terminale del copriruota. 

A differenza di altri modelli della concorrenza coetanei che montano dei "rubinetti", le Omnicity dispongono di un pulsante dedicato per ogni porta per poterla aprire in modalità emergenza: questo è posizionato:

• per la porta anteriore, a destra dell'anta destra. Qui non c'è alcun vetro di separazione (anche perché non servirebbe);

• per la porta centrale, dietro il vetro di separazione fra la porta stessa e i sedili anteriori sul lato destro idealmente riservati ad invalidi o donne incinte/con bambini;

• per la porta posteriore, dietro il vetro di separazione fra la porta stessa ed il "vano portaoggetti" sopra il copriruota.

Tranne che per la posizione del pulsante relativo alla porta anteriore, quella degli altri due è alquanto insolita, dato che in situazione di emergenza sarebbe meglio avere il pulsante che svolge tale funzione a portata di mano, e non "nascosto".

In origine erano tutti i mezzi erano dotati di tendine parasole gialle, oggi rimosse interamente o solo in parte su alcuni esemplari: è interessante notare come, in corrispondenza dei finestrini, su alcune la tenda in corrispondenza dei finestrini sia stata rimossa dalla sua posizione originaria (un binario molto vicino al finestrino) per essere ricollocata qualche centimetro più distante dal finestrino, in modo da poterlo aprire anche quando la tenda è tirata, senza rovinarla. Si precisa che tutti i finestrini sono anta ribalta. In certi casi, anche le tendine spostate come appena spiegato sono state rimosse. In ogni caso, sono disponibili dei "ganci" per tenere salde le tendine qual ora non le si volesse utilizzare (vedi foto interni 506).

Per quanto riguarda il cruscotto, questo è alquanto originale rispetto a quelli dei modelli coetanei della concorrenza, in quanto è ben integrato con la parte anteriore interna del mezzo (non è un pezzo a se come nella maggior parte degli altri autobus). La strumentazione è interamente analogica, salvo per un piccolo display posto sotto a contagiri, e funzionale allo scopo per cui è stata creata. Nella parte destra della plancia sono presenti la centralina AVM (per corse, ritardi, fermate, ecc..) e la pulsantiera per inserire il codice necessario per poter avviare il motore. La postazione di guida è leggermente rialzata, e questo da una buona visibilità anteriore ed una discreta visibilità agli angoli anteriori. Curiosa, ma non per questo inefficace, la posizione dello specchietto retrovisore sinistro, posto alla base del finestrino del conducente. Inoltre, sulla sinistra del conducente si trova la centralina per il comando delle due botole sul tetto (la stessa presente su altri modelli di autobus a seconda degli impianti montati). Inoltre, sono disponibili una serie di funzionalità sfiziose ma utili al tempo stesso, come la funzione "minimo accelerato", disponibile anche sul successore dell'Omnicity: se azionata si ha una leggera accelerazione del mezzo, che lo porta ad una velocità massima di 10km/h circa. Per i meno esperti potrebbe tornare utile nel caso di manovre in punti stretti, dove si lascia accelerare di poco il mezzo in autonomia tenendo il piede pronto sul pedale del freno in caso di necessità. Da notare come l'accelerazione viene interrotta quando si esercita una pressione sul pedale del freno, ma al contrario persiste quando il freno di stazionamento è inserito o quando l'autobus è "in folle": ciò permette di recuperare più velocemente l'aria nei serbatoi che non a motore acceso a regime. Un'altra funzione particolare è l'"esclusione richiesta fermata", un interruttore che permette, quando azionato, di annullare il prenotamento della fermata, spegnendo la spia sul cruscotto e l'informatore luminoso nel vano passeggeri. Infine, è presente anche la funzione "esclusione porte posteriori" (quella che, volgarmente, permette le "partenze a razzo" dalle fermate). In pratica, se le porte posteriori (o anche solo una delle due) sono aperte, premendo questo pulsante si ha contemporaneamente la chiusura delle porte ed il disinserimento del freno di fermata, permettendo di iniziare ad accelerare ancora mentre le porte si stanno chiudendo (di norma, infatti, per il disinserimento del freno di fermata, bisogna aspettare che tutte le porte siano chiuse). Qualora la porta anteriore dovesse essere aperta, questa resterà aperta per qualche secondo, dunque si richiuderà in automatico dopo l'azionamento del comando in questione². Tale funzionalità, inoltre, inibisce l'apertura delle porte centrale e posteriore, motivo per cui, quando azionato, viene sempre disinserito dal conducente alcuni secondi dopo chiusura delle porte.

Particolarmente soddisfacente è il clacson di cui dispongono le Omnicity, che regala un suono forte, deciso, possente ma al tempo stesso non eccessivo, che fa ben ricordare di essere ala guida di una corriera vera, non come certi clacson della concorrenza che risulterebbero imbarazzanti persino su un'autovettura. Inoltre, sono disponibili anche le trombe bitonali, inseribili tramite un apposito interruttore. A differenza di altri modelli della concorrenza, il clacson si aziona premendo la parte centrale del volante.

Purtroppo non è disponibile la leva del retarder, in modo da poterlo azionare senza dover usare il pedale del freno; non è nemmeno possibile escludere il retarder.

Fra il 2005 ed il 2006 vengono consegnati i restanti Omnicity, che in origine costituivano la serie 542-563 per l'extranord e 935-944 per l'extrasud. Le caratteristiche di allestimento (posizione sedili, tende, finestrini, botole sul tetto) e postazione di guida sono le stesse descritte nel paragrafo dedicato al primo lotto, con uniche differenze nei comandi della climatizzazione, che qui sono differenti (vedi foto), per il suono di fermata prenotata (qui per niente armonioso, il contrario rispetto a quelle del primo lotto), nel il suono degli indicatori di direzione (non più dal tono acuto, seppur equilibrato, bensì di semplice relè), nelle porte, per la modalità di apertura in modalità emergenze delle porte, e nei sedili. In particolare, gli anonimi sedili dispongono di due maniglie nella parte sommitale per reggersi da in piedi, più pratiche rispetto agli Arianne, in aggiunta (per i sedili lato corridoio) ad un'altra e particolarmente utile maniglia nera in ferro a forma di rettangolo³ smussato posizionata esternamente in corrispondenza della giunzione fra schienale e parte orizzontale del sedile. Tale soluzione è presente anche sugli Arianne S, nei quali, però, la maniglia, che è di colore grigio scuro, è più spessa e più grande ed ha una forma circa simile ad 1/4 di circonferenza. L'unico difetto dei sedili montati sui lotti successivi al primo è in merito alla comodità di seduta. In particolare, tali sedili possono avere la seduta o in plastica grigio chiara, o foderata (vedi foto). Quando la seduta è in plastica, il sedile risulta decisamente più scomodo rispetto agli Arianne S, per non parlare degli Arianne I. Quando, invece, la seduta è foderata, il sedile risulta decisamente più confortevole, principalmente per il fatto che la federa è meno dura della pura plastica, sulla quale, peraltro, si scivola. Invece, per quanto riguarda lo schienale, questo è sempre foderato. In ogni caso, è doveroso precisare come la percezione della comodità di un sedile è del tutto soggettiva.

Il layout rimane invariato (2-2-2), le porte sono sempre di tipo rototraslante, ma sono di concezione differente. Intanto, si nota subito come la superficie vetrata sia maggiore, arrivando fino alla parte inferiore della porta, migliorando notevolmente la visibilità dell'autista per ostacoli bassi sul lato destro del mezzo: si pensi al marciapiede, dove una visione laterale non data dallo specchio aiuta molto nella parte anteriore. Inoltre, è disponibile su ogni anta una rotella che ne permette, quando chiusa, il blocco della stessa, accessorio non presente sulle porte montate sui mezzi del primo lotto. In particolare, questo meccanismo permette, come si è appena accennato, di bloccare un'anta (da chiusa) impedendone l'apertura: ciò può tornare utile in caso di guasti, dove si sceglie di bloccare l'anta difettosa (permettendo all'altra di operare) in attesa di terminare la corsa o il turno per poi riparare il guasto in officina o direttamente sul posto. Questa soluzione costringe a dotare le porte di "maniglie" curve, e non dritte, onde evitare di far passare la maniglia proprio sopra la rotella in questione.

Inoltre, a differenza delle Omnicity della prima fornitura, la porta anteriore ha le ante della stessa dimensione, mentre quella posteriore ha le ante di dimensioni differenti: infatti, la sola anta di destra (dall'interno) costituisce già di per se 3/4 della porta. Questo è dovuto, anche qui, ad una questione di ingombri e di praticità: l'anta sinistra (dall'interno) è di dimensioni ridotte e con il classico sistema di apertura rototraslante (e non quello modificato delle Omnicity del 2004, più complesso e soggetto a guasti) in modo da non urtare la parte terminale del copriruota. Di conseguenza, l'anta di destra ha dimensioni maggiorate. Inoltre, per questa tipologia di porte sono presenti due interruttori (come quelli sul cruscotto), posizionati al centro della parte bassa a copertura del meccanismo di apertura/chiusura della porta centrale. Su quello di destra è presente un simbolo raffigurante le due ante della porta con delle frecce ai lati indicanti verso l'esterno), mentre su quello di sinistra non vi è alcun pittogramma. In compenso, sopra quest'ultimo, è presente un adesivo che recita "Uscita Rampa".

Nel 2012 giunge in Actv, insieme alle 7 Irisbus 491E.10.29 Cityclass Cursor sempre ex TT, la Scania Omnicity CN94UB del 2004 ex 1201 Trieste Trasporti. Dopo alcune modifiche, come la riverniciatura in livrea Actv e la sostituzione di tutte le federe originali dei sedili con quella con il logo Actv ripetuto molteplici volte su sfondo blu chiaro, le viene assegnata la matricole 566. La struttura degli interni, sempre in allestimento extraurbano, è la stessa di quella delle altre Omnicity di Actv, salvo per i sedili, dato che monta la versione foderata dei sedili CitiPro, e per il colore dei sostegni (gialli anziché argentati). È curioso notare come il pezzo esterno inferiore in plastica delle porte sia nero su tutte le ante, e non bianco con il proseguo della fascia blu inferiore.

Alcuni siti riportano erroneamente che l'esemplare in questione sia stato rinumerato nel 2015: magari è vero, ma foto dimostrano che al 22/02/2017 aveva ancora matricola 566. Inoltre, la prima foto che ritragga il mezzo in questione con matricola 932 è dell'08/04/2017. Ok che stiamo parlando di Actv, ma comunque è strano che nel 2015 rinumerino la 566 in 932, che la riportino a 566 entro il 22/02/2017 e che poi entro l'08/04/2017 torni 932. Se ne conclude che è stata trasferita a Dolo e rinumerata da 566 a 932 fra il 23/02/2017 ed il 07/04/2017, insieme alla sottoserie 555-557. Le ultime due date tengono conto del tempo tecnico minimo di trasferimento e di rimozione dei vecchi numeri di matricola per incollarvi i nuovi.

Prima foto conosciuta del mezzo in questione con matricola 932: http://mondotpl.altervista.org/a/actv-venezia-/autobus-urbani-e-suburbani/932.jpg.html (Fonte: Galleria di mondotpl; foto di Matteo Spina).

A fine pagina, fra le varie, si trovano le foto della EP 308 XC del 22/02/2017, con matricola 566.

Come accennato nel primo paragrafo, nel 2017 Actv acquista usati due Scania Omnicity CN94UB, assegnandogli le matricole 556 e 557. 

556

Per quanto riguarda gli interni, questa si presenta identica alle Omnicity del primo lotto, salvo che per il pavimento, per il fatto che la rampa per carrozzine è ad azionamento manuale anziché elettrico, per il colore dei sostegni (gialli anziché argentati), e per i sedili, tutti Arianne U, dove le plastiche posteriori ed il pezzo centrale di schienale e seduta sono rossi, mentre i pezzi "di contorno" anteriori di schienale e seduta sono di colore grigio chiaro. Inoltre, non è presente alcun supporto per poggiare zaini o altro sopra il copriruota della ruota posteriore destra. Qui le porte sono dello stesso tipo di quelle delle Omnicity del 2004. Il cruscotto è quasi identico a quest'ultime, salvo per la posizione della "tastiera" per l'inserimento del codice necessario per poter avviare il motore. La federa originale della panca reclinabile posizionata nel posto riservato a passeggini o sedie a rotelle è stata sostituita da quella con il logo Actv ripetuto molteplici volte su sfondo blu chiaro. Ad inizio agosto 2023 la 556 "seconda" è stata trasferita all'extraurbano sud, con conseguente rinumerazione in 956, a sostituzione dell'omologa Omnicity fermata alcuni anni prima a seguito di un incidente avvenuto il 13 febbraio 2018.

966 (ex 557)

Per quanto riguarda gli interni, questa si presenta identica alle Omnicity del primo lotto, salvo per il colore del pavimento, per il fatto che la rampa per carrozzine è ad azionamento manuale, non automatico, e per i sedili, che sono tutti Arianne U dello stesso colore di quelli della 556 usata. E se per gli interni rispecchia le Scania del primo lotto, per le porte, invece, monta lo stesso tipo di quelle presenti sugli esemplari dei lotti del 2005-2006.

Targa in Actv: GB 841 WZ

Acquistata usata nel 2021.

Già a partire dal 2022 non sono rare le apparizioni in linee dell'extraurbano sud, specialmente 53E.

Ad agosto 2023 rinumerata in 967 a seguito del definitivo trasferimento a Dolo.

Non è dotata di display laterale.

Curioso notare come, su alcune ante, i "sostegni" non siano quelli curvi originali, bensì diritti: per via della loro forma, vanno a coprire parzialmente la rotella che serve a bloccare la relativa anta.

In conclusione, le Scania Omnicity sono un ottimo mezzo, molto apprezzato dagli autisti (soprattutto per guidabilità, manovrabilità, velocità apertura/chiusura porte, e altri motivi sopracitati), molto valido nel servizio di linea ed affidabile (alcuni esemplari hanno superato il milione di chilometri!). Al tempo stesso, le Omnicity sono estremamente valide anche dal punto di vista del passeggero (per chi sa coglierne le caratteristiche peculiari).