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In questa sezione è presente un elenco che comprende i veicoli di Actv, non già trattati in una sezione dedicata in questo sito, di cui si dispone di poche informazioni e non documentati tramite fotografie in questo sito. Data la difficoltà nel reperire informazioni sul parco mezzi degli autobus entrati in servizio prima del 1999, alcune informazioni potrebbero essere incomplete od inesatte. Non vi è alcuna pretesa di correttezza e completezza.
Nel 1991 vengono acquistati cinque esemplari di Bredabus BB.3001LL lunghi 12m, assegnati alla serie 965-969. Nonostante fossero destinati all'extraurbano sud, in quanto appartenenti alla serie 9xx, negli anni hanno prestato regolarmente servizio nelle linee dell'extraurbano Nord, ancor prima di essere dati in sub-affidamento, tanto che nel 2011 le matricole 967 e 969, le uniche non ancora in subaffidamento, risultavano assegnate all'extraurbano Nord!
Nel 2015, con il trasferimento della sottoserie 558-563 (Scania Omnicity CN94UB) dall'extraurbano nord all'extraurbano sud, per far posto alle "nuove" matricole, la 965 viene rinumerata in 970. Fra 2016 e 2018 tutti i cinque Bredabus vengono radiati.
NOTE
BB.3001.LL: 3001 indica che l'autobus è in allestimento suburbano (in questo caso a due porte a libro), LL indica il materiale con cui è realizzata la carrozzeria, ovvero l'alluminio.
Extraurbano nord ed extraurbano sud sono i due "settori" in cui vengono suddivise le linee extraurbane di Actv.
Nel 1998 entrano in servizio otto esemplari di BredaMenarinibus M321S: i sei destinati al deposito di Dolo per lo svolgimento della linea 53E hanno occupato le matricole da 830 a 835, mentre i due assegnati all'extraurbano nord per lo svolgimento della linea 7E hanno occupato le matricole 606 e 607. Fra luglio 2005 ed ottobre 2006, per questioni di riorganizzazione interna, la serie 830-835 viene rinumerata in 907-912. Tra aprile 2012 ed agosto 2014 le matricole 606 e 607 vengono trasferite al deposito di Dolo per svolgere la linea 53E, e di conseguenza rinumerate in 913 e 914, in continuità con gli altri autobus dello stesso modello: conseguentemente la matricola 913 (Scania Omnicity CN94UA), è stata rinumerata in 915.
Fra 2018 e 2019 tutti i Monocar 321 S sono stati radiati.
Nel 2009, insieme ai tre BredaMenarinibus M231CU Vivacity a metano, vengono consegnati due esemplari di BredaMenarinibus M240NU Avancity destinati all'urbano Chioggia, che prendono le matricole 726 e 727. Da allora svolgono servizio urbano a Chioggia. Una volta un M240NU Avancity ha prestato servizio sulla linea 81E Sottomarina-Cavarzere, in un caso particolare di sostituzione d'emergenza di un autobus interurbano. Su Google Streer View è possibile vederlo in sosta al deposito di Cavarzere. L'11 novembre 2019 la matricola 726 ha avuto un principio d'incendio, poi domato: a seguito delle dovute riparazioni, l'autobus è poi tornato in servizio.
Con il passaggio di gestione da Actv ad Arriva Veneto del bacino urbano di Chioggia, i due esemplari sono stati ceduti al nuovo gestore: in prima istanza, hanno mantenuto le matricole originali. Già il 3 gennaio 2025, la matricola 727 non aveva più i loghi Actv. I loghi di Arriva Veneto sono stati aggiunti poco più tardi.
Nel 2002 vengono consegnati sei esemplari di CAM Autodromo Alé, serie 101-106, con tutta probabilità in sostituzione degli Inbus U150. Hanno servito sulle poche linee superstiti che richiedevano l'utilizzo di minibus, come la linea 44, soppressa entro il 2008. Le matricole 104 e 105 erano ibride.
Sia (e soprattutto) a causa della soppressione delle ultime linee per cui erano necessari i minibus, sia (pare) per la scarsa affidabilità dei mezzi stessi, nel 2008 le matricole 104 e 105 vengono acquistate dall'ATC, poi Tper, di Bologna (matricole in Tper, rispettivamente, 2642 e 2643), mentre le matricole 101 e 102 sono state demolite. Attualmente non si conosce il destino delle matricole 103 e 106.
Nel 1996 vengono consegnati i primi autobus urbani a pianale ribassato di Actv: trattasi di tre esemplari di CAM Autodromo Busotto UL, numerati da 130 a 132. Nel 1997 si aggiungono altri tre esemplari, numerati da 133 a 135: rispetto a quelli del 1996, i Busotto del 1997 montano sedili modello Arianne della Fainsa, mentre gli altri sono equipaggiati con i sedili urbani standard arancioni molto comuni negli autobus italiani degli anni '90. Un autista di vecchia data ricorda come, nei primi mesi di servizio, quando si era in fase di frenata prossimi all'arresto, i Busotto tendevano ad inchiodare autonomamente: il problema è stato successivamente risolto.
Verosimilmente nel 1999, con la consegna del primo lotto di Iveco 491E.12.27, i Busotto vengono trasferiti al Lido di Venezia e ri-numerati nella serie 374-379 (unico cambio noto: la 130 viene rinumerata in 374). Probabilmente è in questo frangente che le velette originali, indicanti solamente il numero di linea, vengono sostituite con dei display a led arancioni, uno medio per l'anteriore, uno medio per il fianco destro, ed uno piccolo per il solo numero di linea al posteriore: così è possibile visualizzare anche la destinazione.
Entro aprile 2005 la serie viene riportata a Mestre, curiosamente senza essere rinumerata. Entro il 2010 tutti gli esemplari sono utilizzati dalle aziende subaffidatarie. Nel 2018, pochi mesi prima della radiazione, tre esemplari vengono finalmente rinumerati: la matricola 377 viene rinumerata in 298, mentre la matricola 376 viene rinumerata in 299: inoltre, pare che un altro esemplare sia stato rinumerato in 297. La matricola 299 è stata ri-targata più o meno nello stesso periodo. Gli ultimi esemplari sono stati radiati poco prima del trasferimento a Mestre della serie 332-343 (BMB M240LU, già ex 2xx).
Si riportano i rilevamenti dell'ultima revisione per ogni esemplare:
374: 843758km al 29/05/2013
375: 1004510km al 28/10/2015
376: 787730km al 17/01/2018 (già con nuova targa)
377: 905313km al 16/05/2018
378: 802600km al 20/09/2017
379: 804515km al 07/12/2016
Entro il 1991 Actv acquista cinque esemplari di CAM Siccar 177/4 LU in allestimento urbano a tre porte a libro, a cui ssegna la serie 435-439. Hanno sempre mantenuto l'indicatore di linea originale. Almeno a partire dal 2010 stati utilizzati dalle aziende subaffidatarie. Tutti gli esemplari della serie sono stati radiati fra il 2011 ed il 2012. Si riportano i dati dell'ultima revisione di ogni esemplare:
435: 399022km al 22/02/2011
436: 506936km al 27/01/2011
437: 276054km al 21/07/2011
438: 605288km al 28/07/2011
439: 460443km al 25/05/2011
Non è possibile stabilire se per le matricole 435 e 437 la cifra del milione di km (presunto) sia stata omessa o se, invece, siano state utilizzate molto poco (in almeno vent'anni 400000km è un po' poco per un autobus).
Nel 1979 erano già in servizio al Lido di Venezia alcuni esemplari di Fiat 409 carrozzati Menarini. Unica foto reperita in rete è della matricola 311 del 1979 (fonte).
Actv ha posseduto svariati esemplari di Fiat 410 Cansa, ereditati dall'ACNIL. Occupavano parte della serie 1xx e 2xx.
Actv ha posseduto almeno un esemplare di Fiat 306/3 carrozzato Macchi, in allestimento interurbano, livrea blu ministeriale con fascia bianca al centro, matricola 751.
Nel dicembre 1980 vengono immatricolati i 4 Inbus U150 di Actv, matricole da 1 a 4. Hanno prestato servizio su quelle linee che per caratteristiche particolari delle località che servivano, richiedevano l'utilizzo di autobus di ridotte dimensioni, fra cui le linee 44 per Ca' Solaro, Vallon, Borgoforte, ed 88, per via Gatta. Con tutta probabilità sono stati dismessi dal servizio nel 2002 con l'entrata in servizio dei CAM Autodromo Alé serie 101-106.
Entro il 1984 Actv ha acquistato 30 esemplari di Inbus U210 in allestimento urbano a tre porte rototraslanti a due ante ciascuna (2-2-2), impiegati fino alla radiazione nelle linee urbane di Mestre.
La matricola 60 era ancora in servizio nell'aprile 2005. La matricola 74 era ancora in servizio nel giugno 2005. La matricola 65 è stata demolita nel 2006 presso le Autodemolizioni F.lli Artuso Group, a meno di un chilometro dal deposito Pertini. A luglio 2008 la matricola 59 era ancora in servizio. Su alcuni esemplari l'indicatore di linea originale è stato sostituito con un display a led arancioni, in modo da poter visualizzare, oltre al solo numero di linea, anche la destinazione.
Tutti gli esemplari sono stati radiati entro il 2010.
Fra il 1984 ed il 1988 Actv acquista alcuni Inbus U210 FT in allestimento urbano a tre porte rototraslanti a due ante ciascuna (2-2-2). Sette esemplari sono assegnati alla serie 49-55, mentre gli altri alla serie 420-434. Verranno radiati entro il 2016. Su tutti gli esemplari radiati dopo il 2010 l'indicatore di linea originale è stato sostituito con un display a led arancioni, in modo da poter visualizzare, oltre al solo numero di linea, anche la destinazione. In particolare, la matricola 52 è stata l'ultima della sua sotto-serie ad essere radiata (nel 2011 era ancora in servizio).
I primi Inbus S210 acquistati da Actv vanno ad occupare la serie 492-498 (presunta - pare che in rete non vi siano foto di una matricola 491 o inferiore): la serie ha prestato servizio almeno fino al 2004. Tutti gli esemplari erano in allestimento suburbano a due porte rototraslanti a due ante ciascuna (2-2-0).
Nel 1982 vengono acquistati numerosi esemplari di Inbus S210: gli esemplari destinati all'extraurbano nord sono assegnati alla serie 511-554, mentre quelli assegnati all'extraurbano sud vengono numerati da 960 a 979. Con tutta probabilità entro il 1991, anno della consegna della serie 965-969 (Bredabus 3001.12LL) la sottoserie 960-969 viene trasferita all'extraurbano nord e rinumerata in 572-581, in continuità con gli Inbus S210FT nel frattempo acquistati. Su alcuni esemplari la veletta originale (a caratteri mobili o a nastro) è stata sostituita con un display a led arancioni. A differenza delle versioni urbane, gli autobus extraurbani di Actv mostravano la destinazione, e non il numero di linea.
Con l'entrata in servizio delle Scania Omnicity CN94UB, alcuni esemplari vengono rinumerati (matricola originale aumentata di mille), in alcuni casi per sovrapposizione con le matricole delle nuove Scania, in altri per ragioni sconosciute. Gli ultimi Inbus S210 verranno radiati nel 2006: alcuni sono stati donati a Cuba come forma di aiuti umanitari (pare che lì alcuni esemplari abbiano raggiunto di quarant'anni di servizio!).
La matricola 975 è stata utilizzata in sub-affidamento da La Linea s.p.a. (non è stata applicata la "S", introdotta solamente nel 2010).
Fra il 1984 ed il 1987 vengono consegnati alcuni esemplari di Inbus S210 FT. La serie 555-571 è stata utilizzata per le linee dell'extraurbano nord, mentre gli autobus che sono stati impiegati per le linee dell'extraurbano sud hanno preso due serie distinte nella serie di matricole 9xx: nove hanno occupato la serie 921-929, mentre per gli altri esemplari è nota l'esistenza di una sottoserie 991-998. Data l'esistenza della serie 987-989 (Iveco 671.12.24 I-Effeuno), è ragionevole supporre l'esistenza di una matricola 990. Tutti gli esemplari erano in allestimento suburbano a due porte rototraslanti a due ante ciascuna (2-2-0). Su alcuni esemplari la veletta originale (a caratteri mobili o a nastro) è stata sostituita con un display a led arancioni. A differenza delle versioni urbane, gli autobus extraurbani di Actv mostravano la destinazione, e non il numero di linea.
Con l'entrata in servizio delle Scania Omnicity CN94UB fra 2004 e 2006 alcuni esemplari sono stati rinumerati aumentando di mille la matricola originale: è curioso notare come siano stati rinumerati anche gli esemplari della serie 99x nonostante non vi fossero sovrapposizioni di matricole. Almeno dal 2010 tutti gli esemplari sono stati utilizzati dalle aziende subaffidatarie fino alla loro dismissione, avvenuta entro o nel 2018: in questa fase hanno prestato servizio anche sulle linee extraurbane non del loro settore d'origine.
Segue uno schema delle rinumerazioni note
555 >> 1555
557 >> 1557
559 >> 1559
560 >> 1560
564 >> 1564
565 >> 1565
991 >> 1991
992 >> 1992
995 >> 1995
998 >> 1998
Le matricole da 921 a 929 e le matricole 968, 969, 970, 971 non sono mai state rinumerate.
La matricola 1995 è stata salvata dalla demolizione nel 2016 da un'associazione di appassionati.
Nel 1988 entrano in servizio due esemplari di Inbus AID280FT (allestimento interurbano): si tratta dei primi autosnodati acquistati nuovi da Actv, matricole 808 ed 809. In origine, si era pensato di impiegarli sulla linea 80E, ma pare che per via della loro lentezza (in che termini?) siano stati dirottati sull'autolinea Venezia-Padova. Perciò, per tutta la loro "carriera" hanno prestato servizio sulla linea 53E Venezia-Riviera del Brenta-Padova. Nel 2009 i due Inbus autosnodati erano ancora in servizio: l'ultima fotografia disponibile della matricola 808 risale al settembre 2009, allo stesso modo della matricola 809 (utl. foto nel 2009).
Nel 1995 vengono consegnati nove esemplari di Iveco 370E.12.35 carrozzati Dalla Via e dotati di impianto di climatizzazione. Non è chiaro se siano stati assegnati fin da subito al deposito di Chioggia o a quello di Dolo: fatto sta che nel 2011 i nove dalla Via occupavano la serie 757-765 (le matricole 757 e 758 erano già in subaffidamento). Alcuni anni dopo altri esemplari sono stati dati in subaffidamento a La Linea e formalmente trasferiti al deposito di Dolo: in questo frangente, si conosce solamente il cambio di matricola della matricola 758, rinumerata in 898 entro il 2016. Inoltre, pare che, analogamente, la matricola 759 sia stata rinumerata in 899. Gli ultimi esemplari sono stati radiati nel 2018.
Nel 1984 entrano in servizio i primi Iveco U-Effeuno di Actv, a cui vengono assegnate le matricole 47 e 48. Nel 1986-1987, vengono consegnati ulteriori quindici esemplari, assegnati alla serie 440-454. Originariamente erano dotati di una veletta anteriore ed una posteriore che permetteva di visualizzare il solo numero di linea (massimo tre cifre), col nuovo millennio sostituite da display a led.
Alcuni esemplari, come le matricole 447, 452, 454, sono stati fra i primi ad essere utilizzati per i servizi in sub-affidamento, (fino al 2010 senza "S" accanto al numero di matricola), mentre altri esemplari negli ultimi anni di vita sono stati utilizzati direttamente da Actv, come la matricola 443.
Nel 1985 vengono immatricolati tre esemplari di Iveco 671.12.24 I-Effeuno, destinati fin da subito al deposito di Dolo, soprattutto per svolgere la linea 53E. Verso gli anni 2000 la veletta originale è stata sostituita con un display a led arancioni.
Nel 2007 i tre esemplari sono stati dismessi dal servizio di linea per essere utilizzati da un privato come servizio di trasporto tifosi della Reyer.
Nel 1999 entrano in servizio gli unici autosnodati usciti dallo stabilimento della De Simon, i MAN-De Simon IS.2, in allestimento interurbano, assegnati al deposito di Chioggia, perciò appartenenti alla serie 7xx, nello specifico serie 730-736. Hanno sempre prestato servizio sulla linea 80E Venezia-Sottomarina, eccetto che per un breve periodo nel 2013 (e forse in altre occasioni) in cui sono stati utilizzati sulla linea 53E Venezia-Padova dal deposito di Dolo. I sette esemplari non sono mai stati molto apprezzati ne dall'utenza ne dal personale di guida. La serie 730-736 è stata radiata nel 2018.
Nel 1979, un anno dopo la fondazione di Actv, vengono acquistati nove esemplari di Menarinibus M201/0 LU, che vanno ad occupare la serie 96-104. Gli esemplari erano lunghi 12 metri (L) ed in allestimento urbano (U), con tre porte a libro. Utilizzati sulle linee urbane di Mestre, verranno radiati fra il 1999 ed il 2000, a seguito dell'entrata in servizio degli Iveco 491E.12.27 Cityclass. In rete è possibile reperire una foto per esemplare delle matricole 99 e 104.
Nel 1979, un anno dopo la fondazione di Actv, vengono acquistati dodici esemplari di Menarinibus M201/0 LS, che vanno ad occupare la serie 499-510. Gli esemplari erano lunghi 12 metri (L) ed in allestimento suburbano (S), con due porte a libro. Utilizzati sulle linee dell'extraurbano Nord, verranno sostituiti nel 2002 dai CAM Busotto New SL.26. In rete è possibile reperire una foto della matricola 501.
Negli anni '80 la Menarinibus consegna ad Actv diciannove esemplari di Monocar M201/1NU modificati, destinati al servizio urbano del Lido e Pellestrina, serie 380-398. Infatti, rispetto alla versione tradizionale, gli esemplari per Actv avevano la particolarità di avere lo sbalzo anteriore ridotto e l'assetto leggermente rialzato, in modo da agevolare le manovre d'imbarco nei ferry boat in caso di alta o bassa marea: non a caso venivano utilizzati soprattutto sulla linea 11 (UL-11L). Nel 2004 l'intera serie è stata definitivamente dismessa dal servizio.
Actv nel suo variegato parco mezzi ha annoverato anche alcuni esemplari di Menarinibus M201/2LU. Dalle pochissime informazioni reperibili, si apprende che nei primi anni '90 i M201/2LU occupavano le matricole 342, 343, 344, 345 e 106: in particolare, la matricola 344 aveva il muso nero (anche la parte alta). Entro il 2004, le matricole 342, 343, 344 e 345 sono state trasferite a Mestre, con conseguente cambio di matricola: nuova serie 401-404. Stando all'estetica, la matricola 344 è stata rinumerata in 404, poi venduta nel 2004; inoltre, il 403, ed è stato in servizio abbastanza a lungo per ricevere gli adesivi con il nuovo logo di Actv, oltre che la matricola in font Helvetica (o Arial, o molto simili).
Nel 1991 vengono consegnati cinque esemplari di Menarinibus M220LU, tre porte a libro, allestimento urbano, cambio ZF, prendono la serie 107-111. Originariamente erano dotati di una veletta anteriore ed una posteriore che permetteva di visualizzare il solo numero di linea (massimo tre cifre), col nuovo millennio sostituite da display a led. Pare che durante alcune estati (prima del 2010) abbiano prestato al Lido di Venezia in qualità di rinforzo estivo. Tutti gli esemplari sono stati utilizzati a più riprese, poi definitivamente, per i servizi esternalizzati. Tutti e cinque i Monocar 220 LU sono stati radiati nel 2018.
Nel 2012 vengono acquistati di seconda mano due autosnodati del 2003 (o 2001?) precedentemente di proprietà della Engadin Bus di St. Moritz, con lo scopo di sostituire le matricole 602 e 605 (MAN-Autodromo NG313 suburbani). Si tratta di due Neoplan N4421 Centroliner in allestimento suburbano, dotati di quattro porte, quella anteriore di tipo rototraslante con apertura verso l'interno, mentre le altre di tipo scorrevole ad espulsione ("sliding").
Sfortunatamente, il 5 marzo 2013 la matricola 634 è stata distrutta da un incendio provocato dallo scoppio di un pneumatico difettoso. La matricola 635 ha continuato a prestare servizio sia sull'unica linea dell'extraurbano nord, suo bacino d'assegnazione, per la quale erano e sono previsti autosnodati, sia sulle linee urbane 2, 6, 7. Man mano che passavano gli anni la 635 veniva sempre in maniera più sporadica, fino alla sua radiazione nell'estate 2020, quando è stata portata al demolitore.
NOTE
La matricola 602 è stata dismessa a seguito di un incendio divampato nel vano motore. La matricola 605 è stata dismessa a seguito di un incendio al vano motore come conseguenza dello schianto di un'autovettura contro l'autobus.
Nel 2018 viene consegnato un esemplare di Rampini Alé D80 destinato all'urbano Chioggia, con matricola 700. Da allora viene utilizzato quasi esclusivamente sulle linee CH1 e CH2.
Col passaggio di gestione da Actv ad Arriva Veneto del bacino urbano di Chioggia, la matricola 700 è stata ceduta al nuovo gestore: in prima istanza, hanno mantenuto la matricola originale, così come i loghi Actv.
A seguito dei problemi agli impianti di climatizzazione delle Scania Omnicity CN94UB, Scania diede in "regalo" ad Actv un autosnodato dello stesso modello. Nonostante l'allestimento urbano del mezzo, la neo matricola 913 è stata sin da subito assegnata al deposito di Dolo per lo svolgimento della linea 53E Venezia-Padova. Nel 2010, a seguito del trasferimento delle matricole 606 e 607 all'extraurbano sud, la matricola 913 viene rinumerata in 915, così da permettere di rinumerare i M321S fino ad allora impiegati sulla linea 7E in continuità con gli altri esemplari dello stesso modello da sempre assegnati al deposito di Dolo. La matricola 915 è l'unica Scania Omnicity in livrea arancione ministeriale; inoltre, è l'unico autosnodato Scania in flotta. Come accade solitamente con gli esemplari unici in Actv, l'Omnicity CN94UA non è stata molto utilizzata (nonostante il grandissimo successo della versione da 12 metri, CN94UB). Tra fine 2024 ed inizio 2025 la carrozzeria è stata rimessa a nuovo, con la sostituzione di alcuni pannelli.
A novembre 2025 è stata definitivamente accantonata. Almeno in un primo momento, è stata una fonte di pezzi di ricambio per le Scania Omnicity CN94UB della flotta.
Immatricolata nel 2019/2020, la matricola 999 è l'unico autobus Setra nella flotta di Actv. A partire da luglio 2024 è stato "spostato" dal servizio noleggio al servizio di linea presso il bacino extraurbano sud.
Nel 1996 vengono prodotti dalla VanHool ed allestiti dalla De Simon i sette esemplari di AG300 che verranno di lì a breve consegnati ad Actv. Così, l'anno successivo entra in servizio la seconda serie di autosnodati di Actv, a cui viene assegnata la serie di matricole 801-807. Autobus in allestimento extraurbano a tre porte rototraslanti, si tratta dei primi autobus dotati di display a led arancioni in Actv. Fin da subito vengono assegnati al deposito di Dolo per lo svolgimento della linea 53E Venezia-Riviera del Brenta-Padova.
Fra il 2002 ed il 2006, per questioni di riorganizzazione interna, i VanHool AG300 vengono rinumerati in disordine nella serie 900-906. Tutti gli esemplari della serie sono stati radiati entro il 2018 (ma non prima del 2015).
FONTI
Fotografie datate per: Inbus S210, Inbus S210FT, Inbus U210, Inbus U210FT;
Fotografie non datate per: Menarinibus M210/0 LU ed LS;
Post del 2020 nella pagina Facebook di Italianbuses in merito alle serie 96-104 e 499-510;
Alcuini post nella pagina Facebook di Italianbuses in merito agli Inbus S210, S210FT, Bredabus 3001.12.LL;
TPLItalia, sezione dedicata ad Actv;
Forum Busbusnet, sezione "Actv - autobus urbani ed extraurbani" e sezione "ACTV Lido di Venezia";
Documento https://vela.avmspa.it/sites/default/files/Allegato%20C.pdf
Phototrans.eu, sezione dedicata ad Actv;
Il portale dell'automobilista;
Foto del 3 gennaio 2025 ritraente le ex matricole 700 e 727 (cliccare sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo):
Testimonianze.