Kuno's Mansion: la Community italiana di Ranma - Vietata la riproduzione anche parziale dei testi senza autorizzazione
La "prima stagione" coincide in realtà con la serie Nibunnoichi, composta da 21 episodi (solamente 18 dei quali furono però trasmessi alla prima messa in onda). Il regista designato era Tsutomu Shibayama, ma questi dovette farsi da parte per i numerosi impegni e così gli subentrò, di fatto, il direttore del suono Tomomi Mochizuki (già regista del film di Maison Ikkoku e della serie TV di Kimagure Orange Road). La serie si affida per il character design ad Atsuko Nakajima (Maison Ikkoku) e per le musiche a Eiji Mori, maggiormente conosciuto con il nome di Hideharu Mori e tastierista della band Picasso (la quale porta la firma di alcune sigle di Maison Ikkoku, nonché di "A Piece of Love" per il secondo film di Ranma). Lo sceneggiatore capo è Yoshio Urasawa, che però abbandona la serie dopo sole 7 puntate e viene sostituito da Toshiki Inoue ("Non volevo occuparmene, e ho accettato l'incarico solo perché il produttore venne direttamente a casa mia", ha poi raccontato Inoue).
Alla supervisione dei disegni, oltre ad Atsuko Nakajima, prendono parte Asami Endo (veterana da Urusei Yatsura) e Masako Goto (Kimagure Orange Road). La prima stagione è considerata da molti fan il picco di qualità della serie, per l'alto livello stilistico e la stretta aderenza al manga (del quale traspone integralmente i primi quattro volumi). Originariamente mandato in onda il sabato alle 19:30, secondo una leggenda metropolitana l'anime fu interrotto a causa dei bassi ascolti e della concorrenza del popolare Obocchama-kun; i dati di share smentiscono queste dicerie, mentre lo stesso regista Mochizuki in un'intervista (pubblicata su Animedia di maggio 1993) racconta che la cancellazione fu dovuta, invece, ad una divergenza di vedute con la Kitty Films che si occupava della produzione. Negli Stati Uniti la stagione è stata rinominata "Digital Dojo".
NOTA: Gli episodi "Hanno rapito P-chan!", "La danza degli spiriti" e "Il triste amore di P-chan" erano i numeri 14, 15 e 16 della serie Nibunnoichi. Già prodotti, non vennero tuttavia trasmessi per motivi di tatto: in quel periodo a Tokyo e Saitama il caso dell'Assassino Otaku aveva catturato l'attenzione pubblica, così si evitò di mandare in onda delle puntate intitolate, a loro volta, ad un rapimento. Mentre nelle VHS italiane della Granata fu rispettato l'ordine cronologico di produzione, successivamente i DVD giapponesi e nostrani (a cura di Dynit) spostarono di nuovo le tre puntate all'interno della seconda stagione, ripristinando così l'ordine (sbagliato) della loro prima trasmissione; l'errore è stato finalmente corretto nelle uscite Blu-Ray giapponesi del 2013.
(Link alle Serie TV) - (Link alla Stagione 2)
Opening: じゃじゃ馬にさせないで ("Jaja Uma ni Sasenai de" - "Don't Make Me Wild Like You") by Etsuko Nishio (eps 1-18).
Ending: プラトニックつらぬいて ("Platonic Tsuranuite" - "Let's Keep It Friends") by Kaori Sakagami (eps 1-13);
EQUAL ロマンス ("Equal Romansu" - "Equal Romance") by CoCo (eps 14-18).
Gli episodi sono numerati secondo l'ordine di prima trasmissione televisiva. Tra parentesi, l'ordine di produzione. I titoli riportati si riferiscono esclusivamente all'edizione della Dynamic Italia. La colonna "manga" si riferisce ai 38 tankouban originali giapponesi, che in Italia sono stati fedelmente riprodotti nella testata Greatest del 2001-04. E così, ad esempio, "V1P1" significa Volume 1 (originale/Greatest) Parte 1.
Episodio 1
Titolo giapponese: Chūgoku kara kita aitsu! Chotto hen!!
Titolo italiano: "Che strani tipi sono arrivati dalla Cina..."
Capitoli adattati del manga: 1-2
Riassunto: Una ragazza e un panda seminano il panico per Tokyo. Nel frattempo Soun Tendo attende con ansia il ritorno dalla Cina del figlio di un suo amico, Ranma Saotome, promesso sposo di una delle sue figlie: Kasumi, Nabiki e la minore Akane. Quando il panda e la ragazza fanno irruzione in casa, quest'ultima si presenta come "Ranma Saotome" per la disperazione di Soun. Ma le sorprese non sono finite: Ranma è in realtà un ragazzo, padre e figlio sono infatti caduti nel leggendario campo di addestramento delle sorgenti maledette di Jusenkyo e si trasformano ogni volta che vengono bagnati con l'acqua fredda.
Commento: Episodio diretto ottimamente da Mochizuki, e le animazioni sono usate al meglio. La presenza di alcuni tempi morti e l'utilizzo ridotto delle ost, per adesso, non disturbano la visione. Le modifiche rispetto al manga ci sono: comprensibile, forse, quella di dirottare l'attenzione su Ranma fin dall'inizio (mentre la Takahashi dedicava le prime pagine del capitolo ai membri della famiglia Tendo, sottolineando la loro importanza nell'economia della storia). Si capisce molto meno l'idea di eliminare la splash-page di introduzione di Akane, in cui corre atletica ed aggraziata verso casa, per passare invece subito al maschiaccio che spacca le assi di legno a mani nude: la Takahashi ce la presenta nella sua dualità, mentre l'anime (quasi con una dichiarazione di principio) decide di mostrarci soltanto il suo aspetto violento. Voto: 9/10.
Episodio 2
Titolo giapponese: Asobi janai no yo gakkō wa
Titolo italiano: "La scuola non è un parco di divertimenti!"
Capitoli adattati del manga: 3-4
Riassunto: Ranma si appresta a frequentare lo stesso liceo di Akane e Nabiki, cercando di tenere nascosta agli altri la sua maledizione. Lungo il tragitto fa la conoscenza del dottor Tofu, chiropratico di famiglia per il quale Akane mostra avere una cotta. All'ingresso a scuola, la minore delle Tendo si trova costretta ad affrontare in combattimento i propri pretendenti: il più ostico di questi, Tatewaki Kuno, scopre che Ranma vive a casa sua e perciò, stizzito, decide di affrontarlo in duello. Una raffica improvvisa di pioggia costringe il ragazzo col codino a sospendere lo scontro, ma la tregua viene interrotta non appena Tatewaki viene a sapere del fidanzamento di Ranma e Akane.
Commento: Il ritmo blando della trasposizione animata comincia a pesare un po'. La regia di Takeshi Mori si fa notare per un uso frequente dell'effetto dissolvenza tra una scena e l'altra, quasi a considerarle dei veri e propri "atti" da commedia teatrale. Si nota anche il tono più serioso rispetto al manga, sebbene per adesso siano solo dei piccoli spunti. Il personaggio di Kuno viene reinterpretato in maniera più raffinata rispetto all'originale, mostrando una passione per l'eloquio forbito e le citazioni colte. Voto: 8/10.