La scuola di arti marziali indiscriminate

La Musabetsu Kakutō Ryū (無差別格闘流), più comunemente nota nella versione internazionale come "Anything Goes Martial Arts" ed in italiano come "scuola di arti marziali indiscriminate", è una scuola fittizia di arti marziali fondata da Happosai, di cui fanno parte Ranma, Akane e i loro rispettivi padri Genma e Soun.


Storia

Si ritiene che la Musabetsu Kakutō Ryū sia stata fondata dal maestro di arti marziali Happosai durante i suoi viaggi in Giappone e Cina, e che pertanto la scuola di lotta abbia quasi un secolo di storia alle spalle. Qualche anno prima dell'inizio della serie Happosai prese con sé due giovani apprendisti, Soun Tendo e Genma Saotome, atto questo che avrebbe portato sia alla creazione dei due rami principali della Scuola di arti marziali indiscriminate, sia alla sua futura prigionia decennale senza cibo né acqua. Il vecchiaccio non perdeva infatti occasione per sfruttare i due poveri allievi per i suoi desideri e capricci, finché un giorno Soun e Genma, stanchi dei continui soprusi da parte del loro maestro, decisero di punirlo per vendicarsi di tutte le angherie subite: dopo averlo fatto ubriacare con del saké, lo imprigionarono in una grotta tra i monti Hida, sigillando l'entrata.

A questo punto i due decisero di comune accordo di dividere la Musabetsu Kakutō Ryū in due stili leggermente differenti, che presero i nomi delle loro famiglie. Soun si stabilì a Tokyo, nel quartiere di Nerima, dove fondò il suo Dojo personale per tramandare la scuola Tendo alla propria ultimogenita Akane, mentre Genma portò con sé suo figlio Ranma in un viaggio di addestramento durato più di dieci anni (alla fine del quale i due Saotome sarebbero malauguratamente incappati nelle sorgenti maledette di Jusenkyo) prima di presentarlo a Soun per procedere alla riunificazione delle due scuole, facendogli prendere in moglie una delle figlie di quest'ultimo.

Il duro allenamento del maestro Happosai.

Filosofia

Fedele al suo nome, la Scuola di arti marziali indiscriminate si basa sull'apprendimento e sull'adattamento di molti stili diversi di arti marziali, prendendo ciò che funziona e scartando il resto. Per questo motivo la Musabetsu Kakutō Ryū non si restringe ad un unico modo di pensare o filosofia di lotta: ciò fornisce al suo praticante il vantaggio dell'adattabilità e dell'imprevedibilità nel corso del combattimento, poiché egli sarà in grado di riconoscere mosse e tecniche di molte scuole diverse e potrà perciò ridurre al minimo i propri punti deboli. Ecco perché si può dire che il praticante ideale della Musabetsu Kakutō Ryū sia proprio il suo erede designato, Ranma Saotome. Nel corso della serie Ranma non solo impara molteplici stili e tecniche tanto dagli amici quanto dagli avversari, ma mette anche in mostra la sua incredibile abilità di adattamento, modificando queste stesse tecniche durante la battaglia in modo da prendere alla sprovvista il proprio rivale. È interessante inoltre notare che la filosofia della Musabetsu Kakutō Ryū è simile a quella di molte arti marziali miste nella vita reale, la maggior parte delle quali contempla allenamenti in molte discipline diverse, così da creare uno stile di combattimento ben equilibrato.

Praticanti conosciuti:

* Happosai - Fondatore e Gran Maestro 

* Genma Saotome - Maestro, scuola Saotome 

* Soun Tendo - Maestro, scuola Tendo 

* Ranma Saotome - Erede della scuola Saotome, l'erede scelto da Happosai 

* Akane Tendo - Erede della scuola Tendo 


Praticanti solo per estensione:

* Hinako Ninomiya - Insegnante di inglese. Non è un'artista marziale, ma è stata sottoposta a tecniche di modifica del proprio corpo così da sviluppare abilità speciali. 

* Natsume (solo anime) - Quasi esclusivamente allenamento indipendente. 

* Kurumi (solo anime) - Quasi esclusivamente allenamento indipendente. 

* Ryu Kumon - Non affiliato o addestrato direttamente dalla scuola; erede del Dojo Kumon e praticante dello Yamasen-ken, inventato da Genma. In seguito, dopo essere stato sconfitto da Ranma, è stato costretto a sigillare la pergamena che descriveva le tecniche dello stile di lotta. 

I rami della Musabetsu Kakutō Ryū

Dopo che Soun Tendo e Genma Saotome ebbero sigillato il vecchio Happosai in una grotta, la Musabetsu Kakutō Ryū fu divisa in due stili, le scuole di lotta Tendo e Saotome. Lo stesso Happosai avrebbe successivamente sviluppato una sua variante, la Ganso Musabetsu Kakutō Ryū, anche se quest'ultima sottocategoria, che si basa molto su trucchi ed espedienti, sembra essere stata sviluppata più che altro allo scopo di compensare la sua età avanzata.

Soun e Genma sembrano intenzionati a promuovere l'eredità della scuola attraverso Ranma, indipendentemente dal fatto che lui sposi Akane oppure una delle altre sorelle Tendo (sebbene non praticanti le arti marziali). Dato che il ramo Saotome sembra superiore nell'adattamento, nel combattimento aereo e a mani nude, nella velocità e anche nella potenza, gli unici contributi possibili della scuola Tendo sembrerebbero essere la lotta armata e probabilmente quella corpo a corpo (sebbene debba notarsi che Ranma è stato in grado di eccellere anche in quest'ultima). Il talento latente di Akane è stato comunque mostrato essere immenso durante l'arco della tutina da combattimento, quindi la ragione dei limiti apparenti della minore delle Tendo potrebbe venire individuata nell'allenamento mediocre impartitole da Soun, o più semplicemente nel fatto che Akane non si è immersa anima e corpo nelle arti marziali fin da piccola, al contrario di Ranma. La ragazza ha ricevuto un'educazione tradizionale e ha una vita sociale attiva, eccellendo comunque negli sport scolastici (pallavolo, softball) e distinguendosi come la migliore ginnasta del liceo Furinkan. Ad ogni modo la scuola Tendo sembra più limitata e apparentemente si concentra sulla potenza, sull'uso versatile delle armi tradizionali e possibilmente sul combattimento contro molti avversari, come quello che si vedrebbe su un campo di battaglia dei samurai.


Saotome Musabetsu Kakutō Ryū (早乙女無差別格闘流)

La scuola di arti marziali indiscriminate Saotome costituisce lo stile più aereo dei due, come si può constatare dalle prodezze acrobatiche compiute sia da Ranma che da Genma durante i loro combattimenti: nel corso di una competizione con Kodachi, il Saotome più giovane ha dichiarato pubblicamente che il combattimento a mezz'aria è la specialità di quest'arte marziale (capitolo 22). Sotto tale punto di vista si tratta probabilmente dello stile più vicino alla scuola originale di Happosai, poiché anche quest'ultimo predilige il combattimento aereo. Per gli esperti di questo stile di lotta è quasi come se la forza di gravità non esistesse: spiccare balzi da terra con estrema leggerezza o stare in piedi sulla punta di un bambù sono per loro giochi da ragazzi, cosicché nessun avversario può tenere loro testa in uno scontro in aria. La scuola Saotome fa inoltre sfoggio di un certo numero di tecniche stravaganti e diversive che prendono il nome da animali, come la "posa della tigre feroce".

La scuola possiede anche due arti marziali sigillate sviluppate da Genma Saotome, lo Yamasen-ken e l'Umisen-ken. Entrambe sono tecniche progettate per compiere furti ma al tempo stesso comprendono diversi attacchi mortali. È stato nel tentativo di imparare lo Yamasen-ken che il padre di Ryu Kumon ha finito per distruggere accidentalmente il proprio Dojo, dando inizio della ricerca del giovane Ryu della pergamena complementare "per ricostruire il Dojo Kumon".

Secondo la scuola Saotome l'allenamento comporta la trasformazione di ogni cosa, anche di eventi banali, in esercizi di apprendimento, dando modo di sperimentare in continuazione nuove tecniche. Nonostante alcune voci contrarie è evidente che la Saotome-ryu contempla in caso di necessità anche l'uso delle armi, tuttavia non è stato dimostrato che in quest'ambito sia all'altezza dello stile della Tendo-ryu. Il combattimento "di spada" sembra avere più cose in comune con gli stili cinesi che con il kendo giapponese, almeno a giudicare dal duello sulla spiaggia tra Ranma e Cologne (capitolo 48). Ranma non ha un'avversione alle armi, ma è meno disposto ad usarle rispetto ad altri artisti marziali della serie ed è un po' meno abile nel loro utilizzo rispetto alle tecniche di lotta a mani nude: ciò detto, gli è sufficiente un addestramento relativamente breve per padroneggiare le "armi" più particolari (come set da tè, attrezzi da ginnastica o da cheerleader) fino ad eguagliare i propri avversari che sono invece specializzati nel loro uso (Sentaro Daimonji, Kodachi Kuno, Mariko Konjo), almeno nei casi in cui costoro presentino un'abilità generale notevolmente inferiore alla sua. La principale eccezione a questo talento innato del giovane Saotome sembra essere il pattinaggio su ghiaccio: in questo caso, anche dopo una lunga pratica, Ranma è appena in grado di stare in piedi e muoversi in avanti sui pattini.


Tendo Musabetsu Kakutō Ryū (天道無差別格闘流)

La scuola di arti marziali indiscriminate Tendo sembra costituire il ramo più tradizionalmente giapponese della Musabetsu Kakutō Ryū (in contrapposizione alla scuola Saotome, più "cinese" e vicina al kung fu), come si evince dal fatto che Akane e Soun Tendo usano più raramente tecniche di lotta aerea. Tuttavia sia Akane che suo padre sono stati visti saltare altezze significative e usare attacchi aerei quando necessario, e tra l'altro Akane ha mostrato una notevole destrezza in tal senso nelle battaglie contro il dojo yaburi (capitolo 72), l'Orochi (capitolo 273) e Kiima (capitolo 396).

Lo stile di lotta Tendo sembrerebbe enfatizzare la potenza rispetto alla velocità, come dimostra la capacità di Akane di sfondare regolarmente i blocchi di cemento, le pareti del Dojo e, almeno in un'occasione, anche le palizzate di pietra (capitolo 71). La scuola Tendo sembra anche insegnare l'uso delle armi, sia standard che improvvisate: nei suoi scontri con Ranma, Akane ha brandito shinai, bokken, mazze, bonbori, tavole, archi e frecce, e in un'occasione si è vestita con abiti da samurai (capitolo 110) e a sua volta Soun fa uso di armature ed armi arcaiche. L'addestramento di Akane con le armi si è dimostrato sufficiente per sostenere un incontro ufficiale di kendo quasi alla pari con Tatewaki Kuno, che è uno specialista molto abile.

È possibile che la Tendo-ryu sia stata insegnata a più persone rispetto a quelle che compaiono nel corso della serie. Questo è dovuto al fatto che Soun Tendo possiede il Tendo Dojo e senza dubbio lo ha usato per guadagnarsi da vivere impartendo lezioni, almeno prima dell'inizio della serie, sebbene non vengano mai mostrati degli studenti e la continuity dell'anime in particolare dedichi un intero episodio al problema della mancanza di allievi per la palestra (ep. 56, "L'amore di Kodachi"). Soun è tra l'altro sempre pronto a rispondere alle richieste del comitato di quartiere, che si tratti di sbarazzarsi di mostri, catturare ladri, fermare scocciatori, aggressori e simili.

La Tendo-ryu può essere più efficace contro grandi gruppi di avversari che nell'uno contro uno, come evidenziato dalle vittorie quasi istantanee di Akane contro le folle di sportivi della sua scuola e i membri del club di arti marziali, ma questo può anche essere dovuto al livello di abilità relativamente basso degli avversari.


Ganso Musabetsu Kakutō Ryū (元祖無差別格闘流)

La scuola originaria di arti marziali indiscriminate, o Ganso Musabetsu Kakutō Ryū, consiste nella variante di Happosai della Musabetsu Kakutō. Questo ramo della scuola coinvolge principalmente la manipolazione del ki, così come la furtività e l'inganno. Se quella vista all'opera sia davvero la Musabetsu Kakutō Ryū originale, o se Happosai l'abbia piuttosto sviluppata come risposta alla sua età che avanza, non è dato saperlo. Sembra abbastanza diversa dalle scuole Tendo e Saotome da poter essere considerata uno sviluppo successivo; tuttavia bisogna considerare che anche le scuole Tendo e Saotome si sono evolute ulteriormente con l'appropriazione di nuove tecniche.

Fonte: Manga Wideban - Vol. 1


Cresciuto a pane e arti marziali sotto la guida del padre (in tutti i flashback ambientati durante la sua infanzia indossa sempre una divisa "karategi", compresa la volta in cui Genma lo portò via dalla madre), Ranma è un lottatore completo, con valori molto alti sotto ogni aspetto. In particolare, in "modalità" maschio, non ha praticamente punti deboli: non eccelle solo nella forza fisica ma possiede anche un'intelligenza fuori dal comune, che gli permette di escogitare sempre nuovi modi per diventare ancora più forte. In pratica è dotato di un "senso" per le arti marziali a dir poco straordinario.

La sua velocità sbalorditiva gli permette di superare la guardia del suo avversario in un istante, consentendogli di attaccare da qualsiasi posizione, in qualunque situazione ed in ogni maniera possibile. Con la sua eccezionale leggerezza, Ranma riesce inoltre ad evitare i colpi con estrema facilità. La sua specialità sono gli scontri a mezz'aria, in cui è come se riuscisse ad eludere la forza di gravità: a rendere possibile tutto ciò sono la sua sovrumana capacità di salto e un grande senso dell'equilibrio, che gli permette di non sbilanciarsi in volo. La sua agilità è proverbiale: è stato visto più volte aggrappato al soffitto, o appeso a testa in giù dal bordo del tetto, e spesso cammina e corre sui recinti.

A ciò va aggiunta l'incredibile rapidità di Ranma nell'imparare nuove tecniche: il più delle volte gli bastano pochi giorni, una settimana al massimo, per apprendere un intero "stile" (inteso come insieme di tecniche) ed in qualche occasione gli è stata sufficiente un'unica sessione di allenamento. Ha perfino imparato alcune mosse difficili dopo aver assistito una sola volta alla loro esecuzione. Una specialità di Ranma è quella di analizzare gli avversari ed individuare i loro punti deboli, così da ritorcerli contro di loro.

Focus on: una stima della potenza di Ranma (a cura di Chris Rijk). L'autore ha preso come esempio un evento del capitolo 307, in cui Ranma cade da circa 100 metri di altezza con addosso a sé il peso di quattro ragazze (Akane, Shampoo, Pink e Link). La caduta non sarebbe stata priva di conseguenze, costringendo Ranma a letto per un po' di tempo, ma bisogna considerare che il giovane Saotome aveva già subito dei danni in precedenza e soprattutto che il solo fatto di essere riuscito ad atterrare in piedi in una situazione simile fornisce una valida idea della forza del ragazzo (sia pure non al massimo della condizione). 

La formula per calcolare la velocità di impatto al suolo è "gh = v²/2" dove v è la velocità (m/s), g la gravità terrestre (10 m/s²) e h l'altezza da cui si cade (in metri).

Pertanto nel nostro caso abbiamo "v = (2*gh)" = (2*1*100) = 2.000 = 45 m/s (con un po' di arrotondamento ed ignorando l'attrito dell'aria).

Ammettiamo che Ranma sia riuscito a decelerare nel tempo di 0,1 secondi, per fare ciò gli sarebbe occorsa la forza strumentale ad una decelerazione di 450 m/s².

La formula è "F = ma" (Forza = Massa*Accelerazione). Stimando il peso (massa) di Ranma e delle quattro ragazze in circa 300 chili, abbiamo:

F = 300*450 = 135 chilonewton, ossia circa cento volte più di quanto la maggior parte degli esseri umani potrebbe sopportare.

Usando l'equazione dell'energia potenziale (PE), abbiamo: "PE = gmh" = 10*300*100 = 300.000 joule.

Prendendo in considerazione l'energia prodotta in 0,1 secondi, otteniamo finalmente l'effettiva potenza di Ranma:

P = 300.000/0,1 = 3.000.000 Watt (o 3 Megawatt).

A questo punto è possibile anche stimare il peso massimo che Ranma potrebbe sollevare sopra la sua testa (cioè ad un'altezza di circa due metri):

Data l'equazione "PE = gmh", se "PE = 300.000 joule", "g = 10", "h = 2", ne consegue che "m" (la massa) è "m = PE/gh" = 300.000/(10*2) = 15.000 chili.

In pratica Ranma è in grado di sollevare 15 tonnellate, anche se non necessariamente per molto tempo. Se questo dato appare impressionante, si consideri però che il manga offre dimostrazioni di forza ancora più spaventose: Lime nel capitolo 255 afferra un masso che, dall'aspetto, dovrebbe pesare circa 60 tonnellate.


Segue: la rapidità di esecuzione dei colpi. Anche questa è incredibile, specialmente dopo che il giovane Saotome ha fatto sua la tecnica delle castagne. Durante il combattimento con Ryoga nel capitolo 55, Ranma colpisce infatti ripetutamente l'avversario con una tale velocità da aver fatto sembrare che gli avesse sferrato un solo pugno. Assumendo che per fare ciò abbia colpito Ryoga 200 volte in 0,1 secondi, dalle immagini non sembra che il movimento del braccio di Ranma copra una distanza particolarmente grande, diciamo 0,25 m in ogni direzione, colpendo in avanti e portando il braccio indietro. Quindi ogni pugno muove 0,5 m al ritmo di 2.000/sec. Il che significa che i suoi pugni si muovono in media a 1.000 m/s. Si tratta di un valore pari a tre volte la velocità del suono (senza considerare che si tratta di un valore medio e che perciò la velocità massima sarebbe più alta, diciamo circa il doppio).


Segue: la velocità assoluta. Ranma non viene mai visto correre in modo particolarmente rapido, ma l'autore ha applicato alcune equazioni standard di Newton per calcolare la sua velocità mentre compie uno dei suoi famosi balzi in alto. Nel momento in cui salta, se sta decollando con un angolo di 45 gradi, allora la sua velocità orizzontale sarà uguale alla sua velocità verticale. Poiché l'accelerazione verticale è una costante (cioè g), la sua velocità può essere calcolata in base alla sua altezza dal suolo. Diciamo che salta circa 20 metri di altezza, allora (dall'equazione precedente) la sua velocità verticale sarà (20*10*2) = 20m/s, e la sua velocità effettiva (20²*2) = 28m/s. Si tratta di una velocità di circa tre volte superiore a quella dell'atleta più veloce nel mondo reale, e Ranma può mantenerla per una certa distanza senza stancarsi.


Segue: la capacità di incassare. Durante l'addestramento di Ranma per apprendere l'Hiryü Shoten Ha, Ryoga lo colpisce con un pugno mandandolo a sbattere contro il fianco di una montagna (capitolo 131) e Ranma crea un cratere largo circa tre metri e profondo un metro. Ebbene, dopo aver incassato un pugno così forte, Ranma è solo stordito, non ha perso i sensi e può ancora combattere, e questo avviene in un momento in cui Ranma ha perso la sua forza per colpa della moxa di Happosai.


Conclusione: statistiche dei combattimenti disputati (dati ufficiali da Shonen Sunday n. 12/1996). Legenda: conta come vittoria quando l’avversario è battuto e non chiede la rivincita, oppure ammette la sconfitta o non è più in grado di continuare a combattere. È una sconfitta quando Ranma stesso ammette di essere stato battuto, oppure perde i sensi o non è più in grado di continuare a combattere. Un combattimento vale come pareggio se uno dei contendenti si allontana, oppure un personaggio estraneo s’intromette e rovina la sfida. 

● Numero di vittorie di Ranma: 44

● Numero di pareggi di Ranma: 22

● Numero di sconfitte di Ranma: 24

Fonte: Manga Wideban - Vol. 12


Genma è un combattente completo come Ranma, tuttavia non ha mostrato di avere né l'estro né l'inventiva del figlio ed inoltre non è altrettanto agile: lui stesso nel capitolo 213 ha ammesso di essere stato superato da Ranma. Dimostra inoltre più volte di essere un vigliacco, soprattutto quando si deve confrontare con Happosai, ed appare infine un po' pigro, anche se questo difetto sembra essere più che altro sopraggiunto con l'età, dato che in gioventù è stato al contrario capace di ideare due tecniche letali come l'Umisen-ken e lo Yamasen-ken, e anche per il fatto che ha trascorso più di un decennio ad allenare Ranma.

Durante la loro giovinezza, Genma e Soun si sono dedicati anima e corpo alle arti marziali indiscriminate sotto la guida di Happosai. Il loro è stato un addestramento durissimo: a volte il maestro li faceva correre portando sulle spalle un manzo da sei o sette quintali per fortificare le gambe e la schiena, mentre altre volte li incatenava affamati, facendo sentire loro il profumo della carne arrostita per rafforzarne lo spirito.

A differenza dell'amico, Soun, che pure ha fondato il suo Dojo personale, è divenuto un buon padre di famiglia e non sembra allenarsi con costanza da diverso tempo: per questo motivo potrebbe essere divenuto inferiore a Genma. Una possibile controprova di ciò è data dal fatto che il solo Genma, in uno scontro con Happosai nel capitolo 69, è stato in grado di rafforzare la propria energia ed emanare uno spirito combattivo tale da creare una gigantesca proiezione di sé, eguagliando il proprio maestro (sia pure per pochi secondi).


Essendo la figlia del fondatore della palestra Tendo di lotta indiscriminata, Akane si è dedicata alle arti marziali fin da bambina (presumibilmente addestrata da Soun, sebbene ciò non venga mai mostrato in via ufficiale nel manga). Nonostante questo fatto, si osserva che Akane ha uno stile di combattimento molto tradizionale: sia le sue posizioni che i colpi che utilizza ricordano il puro karate. In questo stile di lotta si rispecchia, a ben vedere, il carattere di Akane, non a caso dunque il suo modo di combattere è pulito e schietto e non si avvale mai di trucchetti come quelli usati da Ranma.

Non si può affermare che arrivi al livello degli altri specialisti di arti marziali indiscriminate, ma dal modo in cui combatte si intuisce il suo duro allenamento e di certo Akane non può definirsi una lottatrice debole. Vedendola abbattere uno dopo l'altro gli studenti dei vari club sportivi scolastici che la assalivano in gruppo, si evince in modo chiaro la sua capacità di farsi valere anche se viene attaccata da più avversari contemporaneamente.

I dati di Akane sono certamente superiori alla norma: la sua forza di presa è stimata in 56 kg nella mano destra ed in 54 kg nella mano sinistra, quando i valori medi sono calcolati in 48-51 kg per gli uomini ed in 26-29 kg per le donne. La capacità polmonare di Akane è stimata in 5400 cm3, contro i 4200 cm3 della media femminile; inoltre la minore delle Tendo riesce a compiere salti verticali di 1,55m e corre i 50 metri in 6.5 secondi (fonte: Animedia n. 135 del settembre 1992).

Akane continua ad allenarsi con regolarità al pari di Ranma, soprattutto da sola, senza partner o maestri. È brava nel corpo a corpo in generale, tuttavia non ha mai appreso abilità o mosse speciali, inoltre presenta come punto debole il fatto di essere parecchio goffa: non è portata per i lavori di precisione ed in particolare è terribile in cucina, tanto da mandare al tappeto chiunque assaggi i suoi piatti (in un certo senso, nel mondo di Ranma, anche questa è una tecnica...). 

Fonte: Manga Wideban - Vol. 7

Fonte: Manga Wideban - Vol. 4


A prima vista sembrerebbe solo un vecchietto minuto, ma in realtà si tratta di un lottatore imbattibile, malvagio e pericoloso, nonché del maestro più depravato dell'intero Giappone.

Al contrario di quanto il suo aspetto potrebbe far supporre, il maestro Happosai è dotato di un'enorme forza fisica che rende di fatto impossibile sconfiggerlo in uno scontro corpo a corpo (si pensi che nel capitolo 108 è stato capace di fermare con la pressione di un solo dito una bomba alta otto metri che rotolava verso di lui).

La tecnica in cui Happosai è maggiormente versato consiste comunque nello scagliare via l'avversario sfruttando la sua stessa forza: nella maggior parte dei casi fa andare il sangue alla testa del nemico, aspetta che questo gli si lanci contro e poi, usando preferibilmente la sua pipa, sfrutta questa energia moltiplicata più volte per lanciarlo in aria. Si tratta di una contromossa raffinatissima e davvero perfida poiché, oltre al fatto che il maestro non consuma praticamente nulla della propria energia, colpisce psicologicamente lo sfidante il quale prende atto di essere stato sconfitto senza la minima difficoltà.

Happosai fa raramente sul serio, ma quando ciò avviene è in grado di emanare uno spirito combattivo spaventoso, con una proiezione di sé capace di espandersi fino a venti metri di altezza, così forte da raggelare gli avversari. Perfino Ranma si è bloccato quando nel capitolo 64 il vecchio gli è apparso sotto forma di gigantesco mostro.

L'unico vero punto debole del maestro Happosai è la sua dipendenza dai corpi delle donne e dalla loro biancheria intima, tanto da poter piombare in gravi crisi di astinenza quando ne è privato. 


Diverso tempo fa, quando la piccola Hinako era malata e ricoverata in un ospedale di provincia, il vecchio Happosai (che si trovava da quelle parti per rubare la biancheria) rimase impietosito e le premette gli tsubo del risucchio dello spirito combattivo, rendendo così il suo corpo in grado di assorbire l'energia altrui per trasformarla in forza. Oltre a questa sua speciale caratteristica, quando esegue una speciale "ginnastica della salute" utilizzando oggetti forati come ad esempio una moneta da 5 yen, Hinako riesce a privare il suo avversario dello spirito combattivo in un istante, rendendolo incapace di muoversi. 

Nel momento in cui assorbe lo spirito combattivo, braccia e gambe le si allungano, il seno si ingrandisce e Hinako assume improvvisamente le sembianze di una donna adulta: in pratica è come se il suo corpo si sviluppasse e crescesse grazie allo spirito combattivo (anche il carattere e il modo di esprimersi si fanno più maturi, almeno in apparenza).

Happosai ha spiegato che la tecnica in questione può essere utilizzata solo da Hinako per via della sua costituzione fisica peculiare, e che l'unico modo per farla tornare una ragazza normale sarebbe quello di premerle determinati punti di pressione (seno compreso) per un mese consecutivo, impresa a cui Ranma ha rinunciato per ovvie ragioni.

A parte questa tecnica, le abilità di Hinako nel combattimento corpo a corpo sono praticamente nulle, e presenta come ulteriore punto debole la sua grande ingenuità, specialmente nella sua forma da bambina. 

Fonte: Manga Wideban - Vol. 14

Fonte: Manga Wideban - Vol. 15

Ryu Kumon


Il "falso Ranma" comparso all'improvviso sostiene di far parte della scuola di lotta indiscriminata Saotome e utilizza uno stile molto potente chiamato Yamasen-ken, le cui tecniche, violente e ardite, rimandano all'irruenza di chi si introduce in casa altrui con la forza sfondando la porta d'ingresso. I suoi continui attacchi sono così potenti da mettere in difficoltà perfino Ranma, ma la sua forza, al contrario di altri avversari "dopati" dalle sorgenti maledette di Jusenkyo, è stata ottenuta grazie ad un rigoroso addestramento.

Ryu è in realtà un ragazzo proveniente da una famiglia molto povera. Un giorno suo padre, che era un artista marziale in rovina, ricevette in dono da Genma Saotome la pergamena dello Yamasen-ken, con la quale gli era stato assicurato che avrebbe potuto risollevare le sorti della scuola. Lo Yamasen-ken era una tecnica per scassinatori, perciò il consiglio di Genma era stato sostanzialmente quello di darsi al furto, ma il padre di Ryu, ignaro di ciò, sperimentò quella particolare tecnica di arti marziali all'interno della sua palestra malandata, finendo inavvertitamente per ridurla a pezzi.

Da allora Ryu ha viaggiato per il Paese solo e ramingo. Dopo aver salvato Nodoka dall'attacco di un orso (fuggito dalla "mostra internazionale degli orsi"), si è presentato a lei come Ranma Saotome ed è stato accolto nella sua casa: grazie a quell'insperato colpo di fortuna, si è convinto di potersi finalmente impadronire della pergamena complementare dell'Umisen-ken, che gli consentirebbe di perfezionare la tecnica e ricostruire così il Dojo Kumon.