Il finale di Ranma

Riassunto dei capitoli 389-406:


Plum, la figlia della guida di Jusenkyo, arriva in Giappone portando con sé cattive notizie: gli abitanti del Monte della Fenice, esseri dotati di ali dalla nascita per essersi abbeverati per generazioni da una fonte maledetta, vogliono impossessarsi del segreto delle sorgenti e, se ci riusciranno, tutte le fonti si prosciugheranno. Il capitano Keema e i suoi luogotenenti, Korma e Masala, dopo aver affrontato una prima volta Ranma e compagni, fanno il lavaggio del cervello a Shampoo con un incantesimo di imprinting e strappano ai nostri la mappa che contiene l'ubicazione della fonte che alimenta le sorgenti maledette. Gli uomini-uccello fuggono in Cina con Shampoo al seguito e così il gruppo dei maledetti (Ranma, Ryoga, Mousse, Genma), guidato da Plum, parte alla loro ricerca: durante il viaggio incontrano un bambino di nome Saffron, che li aiuta a raggiungere più velocemente la loro destinazione con il suo Kinjakan ("cerchio del serpente dorato"); tuttavia Saffron si rivela essere l'erede al trono del Monte della Fenice e li fa cadere in una trappola. Per fortuna del gruppo dei maledetti, Ranma è però riuscito a sottrarre il Kinjakan al marmocchio e grazie allo strumento sacro riesce a farsi strada fino al palazzo reale: qui Ranma e Keema si affrontano in un duello aereo in cui Ranma ha la meglio e recupera la mappa. A questo punto Saffron, scoperto dell'esistenza di Akane, la fa rapire e ordina a Keema di far immergere la ragazza in una delle fonti, creando la sorgente di Akane annegata: Keema utilizza l'acqua maledetta e, assunte le sembianze di Akane per ingannarli, riesce a prendere nuovamente a Ranma e agli altri sia il Kinjakan che la mappa.


I nostri, ora in totale svantaggio, raggiungono finalmente Jusenkyo ma è troppo tardi: le sorgenti sono state prosciugate e dunque non resta che affrontare i nemici presso la fonte che le alimentava. La prima avversaria è una Shampoo ridotta a burattino agli ordini di Keema; riescono a superarla ma non senza aver perso Genma, anche lui caduto vittima dell'incantesimo di imprinting. Ranma arriva ai rubinetti delle statue della fenice e del drago, che permetterebbero di far fluire di nuovo l'acqua nelle sorgenti maledette, ma Saffron lo ha preceduto utilizzando quell'acqua per attivare la propria metamorfosi, che gli permetterà di raggiungere l'età adulta e governare il suo popolo. Saffron cattura Ranma con i filamenti del suo bozzolo e a salvargli la vita è l'intervento di Akane (nel frattempo evasa dalla propria prigione) che, utilizzando il Kinjakan, chiude il rubinetto dell'acqua calda: ciò, tuttavia, al carissimo prezzo di ritrovarsi all'istante disidratata e trasformata in una sorta di bambola.


La guida di Jusenkyo, che aveva seguito di nascosto il gruppo di Saffron, spiega ai nostri che l'unico modo per salvare Akane è quello di aprire il rubinetto dell'acqua fredda utilizzando il Gekkaja, il "serpente del mulinello lunare", e bagnarvi la ragazza prima che sia troppo tardi. Ranma dapprima affronta di nuovo Shampoo, questa volta riuscendo a neutralizzarla e a liberarla dall'imprinting; poi ha di fronte lo stesso Saffron, la cui metamorfosi si è interrotta in modo incompleto per via della sua interferenza di prima. Dopo una lunga battaglia Ranma, impossessatosi del Gekkaja, ne utilizza il potere congelante per creare una spirale di ghiaccio e avvolgere Saffron dentro un potentissimo Hiryu Shotenha: tutto ciò non basta e, per proteggersi dallo spaventoso potere dell'avversario, Ranma è costretto a congelare se stesso, ma questa si rivela poi la sua arma vincente; utilizzando il proprio pugno congelato, riesce infatti a colpire in pieno Saffron con lo "sfondamento ghiacciato del drago volante". Ancora a mezz'aria, grida ad Akane che ora la bagnerà con l'acqua fredda che la riporterà alla normalità, ma proprio in quel momento la fidanzata pare aver perso conoscenza...


E ora... il capitolo 407. Senso di lettura: da destra a sinistra. Traduzione di Luigi Boccasile e adattamento di Anna Giuliani per "Ranma New Edition" n. 20. Ripristino delle pagine a colori come nella prima edizione su rivista. Editing di Kuno senpai.

Spesso ci è stato chiesto se nella celebre pagina 13 dell'ultimo capitolo Ranma pensasse o gridasse il "Voglio poterti dire che sono innamorato di te!" diretto ad Akane.

Si tratta di una domanda che affiora periodicamente nel fandom, perciò vogliamo provare a darvi la nostra risposta. Certezze non ne abbiamo, la certezza può averla solo la Takahashi, tuttavia appare evidente che la frase non è contenuta in un balloon parlato, ma piuttosto relegata in un "testo fluttuante". Tra l'altro la vignetta contiene già un balloon gridato ("Akane!"). Inoltre una chiave di lettura può individuarsi nel dialogo tra Ranma e Akane presente più avanti (pagine 24 e 25) e che vi riportiamo nella traduzione della New Edition (molto ben fatta e sicuramente migliore rispetto alla precedente Neverland):

“…sei innamorato di me, no?”

“Eh…? Che stai dicendo?”

“Beh, me l’hai confessato piangendo nella grotta delle sorgenti maledette…”

“Ma non l’ho detto!”

“È come se l’avessi fatto!”

Cosa ne possiamo ricavare?

Come potrete notare, tutte e tre le riflessioni esposte sono accomunate dalla nostra personale convinzione secondo cui la fantomatica dichiarazione di Ranma sia solo un qualcosa di gridato nella sua testa. Uno di quegli esempi in cui la Takahashi mostra ai lettori il vero e genuino pensiero del ragazzo, così rari che si contano sulle dita di una mano (ad esempio il ritorno a casa da Ryugenzawa, per dirne un altro). Dopotutto la vera chiusura finale della serie sta proprio nel codinato che fa finalmente chiarezza (con noi e con sé stesso) su ciò che prova realmente.


Autori: Neechin e Kuno

Prima pubblicazione: 5 giugno 2021

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