Rumic Bits (seconda parte)

Memorial Interview (1996). Estratto da “Ranma ½ Memorial Book”.


Come ha avuto l’idea del protagonista che si trasforma?

Ho pensato: “Se il personaggio principale è sia uomo che donna, avrò modo di disegnare molti ragazzi e ragazze”. È davvero divertente per me disegnare sia ragazzi che ragazze, e tra l’altro così non c’è modo di annoiarsi.


Cosa le ha fatto scegliere l’acqua come agente della trasformazione?

Ho avuto diverse difficoltà a determinare ciò che la provocasse. Avevo preso in considerazione l’idea di far avvenire la trasformazione ogni volta che Ranma fosse colpito con un pugno. Ma dopo la sua faccia sarebbe stata gonfia... e patetica (un'idea simile è stata comunque utilizzata dalla Takahashi nella one-shot del 1985 "Buono come un cane", n.d.t.). E allora continuavo a pensare "ragazzo… ragazza… ragazzo… ragazza", e all’improvviso mi è venuto in mente un noren (i noren sono le tipiche tende giapponesi che separano gli ambienti di negozi e ristoranti, e di frequente fungono anche da insegne; spesso si legge "uomo" da un lato e "donna" dall’altro), più precisamente il noren di un bagno pubblico. A quel punto ho semplicemente realizzato: "Un bagno pubblico… acqua calda e acqua fredda!". È stata un’idea sciocca, forse, ma ci sono davvero affezionata.

Ho fatto il possibile per rendere Ranma ½ un manga che vi strappasse qualche risata, che vi rallegrasse o vi desse la carica. Penso di esserci riuscita per qualche tempo. Combattimenti... intrecci amorosi… gag comiche… Il mio Giappone, ma in stile cinese. Ho voluto fare di Ranma un manga senza nazionalità.


Il nome “Ranma” è insolito. Come mai lo ha scelto?

Ho pensato che sarebbe stato un nome carino sia per un ragazzo che per una ragazza.


Anche l’idea delle sorgenti maledette di Jusenkyo è molto peculiare.

Una volta che ho deciso che l’acqua sarebbe stata il fattore scatenante della trasformazione di Ranma, l’idea di una sorgente maledetta è venuta fuori di lì a breve. E ho capito subito che la Cina era l’unico posto che avrebbe potuto ospitare tali misteriose sorgenti.


Dalla Nyannichuan alla Maonichuan, le sorgenti introdotte nel manga sono davvero numerose. Aveva ideato fin dall’inizio i vari tipi di sorgenti maledette?

Mi ero limitata ad immaginare un posto che avesse molte sorgenti maledette, perciò non avevo prestabilito i loro effetti. Solo successivamente, man mano che creavo i nuovi personaggi, riflettevo su quali potessero essere le trasformazioni più adeguate al loro carattere. In un certo senso le sorgenti si sono sviluppate in armonia con i personaggi. (ride) Mi chiedo quante ce ne siano ancora là fuori, che non conosciamo.

Immagini di essere caduta dentro una sorgente maledetta. In cosa vorrebbe trasformarsi?

In qualcosa in grado di volare, penso che sarebbe bello. Ho anche introdotto personaggi, come Collant Taro ed il popolo del monte Hooh, dotati di ali. Sarebbe davvero una sensazione meravigliosa librarsi in cielo in assoluta libertà.


Ci sono dei personaggi la cui personalità è evoluta in modo diverso da come l’aveva originariamente concepita?

Proprio il protagonista, Ranma. In origine il suo personaggio era ben delineato, un ragazzo incredibilmente vivace e preso dalla passione per il combattimento. Ma in breve tempo è divenuto alquanto indeciso e schizzinoso. Credo che ognuno di noi abbia questi tipi di sentimenti, a volte. Allora penso che i miei stessi sentimenti di quella natura abbiano attraversato la mia penna e si siano riflessi nei miei disegni di Ranma. Originariamente Ranma doveva essere un giovane più curato, ordinato e vivace, ma prima che me ne rendessi conto era diventato indeciso e gretto. Ciò nonostante mi piace anche il Ranma con più difetti, quello più "umano".


In quale personaggio ha inserito maggiori emozioni?

Le personalità di Ranma e Akane sono uscite leggermente più contorte di quello che mi aspettavo… Ryoga, che mostra le sue emozioni in maniera più nitida rispetto a loro, è stato facile da mettere su carta. Ho avuto invece maggiori difficoltà a comprendere personaggi "forti" come Shampoo e Kuno. Dopo aver disegnato Kuno le prime due o tre volte, ho pensato: "Non riesco proprio a stargli dietro". (ride) Comunque, in termini di sviluppo della trama, la sua è stata una presenza molto utile, così come quella di Happosai. È stato un personaggio benefico nel senso che era uno di quelli che portava avanti la storia, per esempio causando problemi dovuti ai suoi sentimenti troppo intensi.


Lei ha anche introdotto molti personaggi secondari. Quali sono i suoi preferiti?

Mi piace lo sguardo sospettoso di King, il re del gioco d'azzardo. Inoltre ho un debole per la guida delle sorgenti maledette; per qualche ragione mi sento davvero a mio agio quando lo disegno. Tra gli animali, direi P-chan. Mi piacciono pure Genma panda e Shampoo gatta ma, se esistesse anche nella realtà un porcellino carino come P-chan, senza dubbio ne vorrei uno a casa mia. (ride)


Quale storia è stata la più divertente da disegnare?

Mi piacciono tutte. Volevo disegnare un manga che facesse ridere e gradevole da leggere, così ho cercato di inserire molte gag in ogni episodio. Dato che la serializzazione è stata lunga, sarebbe potuto diventare noioso se ci fossero stati solo "combattimenti, combattimenti" o "romanticismo, romanticismo". Così, subito dopo una saga di combattimenti, realizzavo un breve episodio comico, seguito a sua volta da una storia romantica… Per avere un Ranma sempre "fresco", ho intervallato a rotazione le varie tipologie di storie. E così ci sono tre elementi essenziali della serie: Ranma, i combattimenti e il romanticismo.


C’è una scena romantica di cui va particolarmente fiera?

Mi piace il modo in cui Ryoga diventa timido quando parla con Akane… l’atmosfera di quando si sente a disagio e non riesce a dire quello che vuole. Quando scrivo una scena più seria come questa, io stessa mi sento timida, così devo per forza concluderla con qualche gag. Anche se è un discorso più generale, che non si limita alle scene romantiche. Cerco di inserire sempre una scenetta comica, fosse anche relegata sullo sfondo o in un angolo della vignetta. Sento che va bene così, anche se nessuno se ne accorge.


Quale episodio le è rimasto più impresso?

È l'arco narrativo in cui Ranma apprende l’Hiryu Shoten Ha. Ranma era stato reso debole come un bambino dalla moxibustione di Happosai e a quel punto tutti i personaggi che erano sempre stati battuti da Ranma si univano per sconfiggerlo. E al tempo stesso un gran numero di personaggi interveniva in difesa di Ranma. I personaggi secondari che erano stati introdotti fino a quel momento tendevano a subire l’attrazione gravitazionale ed entrare in collisione con questo individuo di nome Ranma. Dunque, in un certo senso, ho sentito che questi personaggi avevano finalmente assunto un ruolo attivo. Questa storia è davvero significativa per me, perché dà un senso di conclusione, di resa dei conti.

Limitandoci alle saghe di combattimenti, c’è la battaglia con Herb. Probabilmente perché per questo personaggio potevo disegnare sia la forma maschile che quella femminile. E sono riuscita anche a godermi l’ovvia confusione dei sottoposti di Herb.

Per quale illustrazione ha speso più tempo, fra quelle incluse in questo volume?

Sicuramente per il poster extra-large! (ride) È la prima volta che ho disegnato qualcosa di così largo! Ho cercato di far emergere una progressione dalla primavera all’estate, e poi dall’autunno all’inverno… c’è voluto molto impegno per collocare tutti quei personaggi con tutti i dettagli. Inoltre è stato più difficile di quanto pensavo abbinare i personaggi alle singole stagioni. Specialmente con riguardo all’inverno. Inizialmente non mi veniva in mente nulla, se non la coppia d’oro del pattinaggio artistico marziale (Mikado Sanzenin e Azusa Shiratori, n.d.t.). Dopo un po’ di riflessione, ho pensato che non ci fosse nulla che potesse rappresentare l’inverno meglio di un kotatsu (il kotatsu è una trapunta o coperta usata in Giappone per tenere i piedi e le gambe calde in inverno). Così ho realizzato una "zona di comfort" con vari personaggi radunati attorno ad un kotatsu (foto in alto, n.d.t.).

Tra le illustrazioni selezionate per il volume, quale le piace di più?

Quando disegno penso sempre: "Questa è la mia opera migliore!". Mi piacciono le illustrazioni da calendario, ma in particolar modo il disegno di Ranma a pagina 66 (foto in alto, n.d.t.).


Raccogliendo tutte queste illustrazioni, si è accorta di qualcosa in particolare?

Ho notato che un sorprendente numero di copertine che ho realizzato per Shonen Sunday sono molto simili tra loro. Mi chiedo se questa somiglianza sia dovuta alle pose… si tratta quasi sempre di pose molto energiche e sembra che i personaggi possano spiccare il volo da un momento all’altro. Non me ne sono resa conto finché tutte le illustrazioni non sono state riunite. Tra l’altro questa è la prima volta (per Ranma ½) che è stato prodotto un vero e proprio libro di illustrazioni. Sono davvero emozionata, perché non c’è normalmente modo di vedere le proprie illustrazioni disposte in una tale maniera.

Infine vorrei rivolgermi ai lettori. Grazie per il vostro supporto e incoraggiamento per Ranma. I nove anni di serializzazione (in Giappone, tra il 1987 e il 1996, n.d.t.) sono interamente dovuti al vostro sostegno. Quando leggo le vostre lettere, sento il vostro entusiasmo per i miei lavori e il vostro personale incoraggiamento. Questa è stata una grande fonte di motivazione per me. Da ora in avanti disegnerò nuove opere divertenti. Grazie ancora per il vostro continuo supporto.


Fonte originale: Rumic World. Traduzione di Luana Giardina. Adattamento di Kuno Senpai.